Premesse
1455. Risale all'antichità
l'uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il popolo
cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli
avvenimenti più importanti della comunità locale, per richiamare nel
corso della giornata a momenti di preghiera, specialmente al triplice
saluto alla Vergine Maria. La voce delle campane esprime dunque in certo
qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange,
quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso
luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore.
1456.
Dato lo stretto
rapporto che hanno le campane con la vita del popolo cristiano, si è
diffusa l'usanza, opportunamente conservata ancor oggi, di benedirle
prima di sistemarle sulla torre campanaria.
1457.
Le campane da benedire
si devono sospendere o collocare nel luogo designato in modo che,
all'occorrenza, si possa comodamente girar loro intorno e suonarle.
1458.
Tenute presenti le
diverse situazioni locali, le campane si benedicono in giorno festivo
fuori della chiesa o anche dentro di essa, secondo il rito qui proposto
ai nn. 1461-1475. Se invece si ritiene opportuno benedirle all'inizio o
durante la Messa, il rito di benedizione si svolge come indicato al n.
1476.
1459.
Il rito qui proposto può
essere usato dal vescovo e dal presbitero.
l460.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Se il rito è lodevolmente
presieduto dal vescovo, si facciano gli adattamenti del caso.
1. Rito della benedizione
INIZIO
1461.
Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
1462.
Il sacerdote saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre,
che ci convoca nell'unica
Chiesa,
e la comunione dello Spirito
Santo,
Sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1463.
Il sacerdote, o un
altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
La nostra chiesa è dotata di
un nuovo concerto campanario. Oggi è festa per noi e occasione per
cantare le lodi dei Signore. Il suono delle campane si intreccia con la
vita del popolo di Dio: scandisce le ore e i tempi per la preghiera,
chiama il popolo a celebrare la santa liturgia, a venerare la Vergine,
segnala gli eventi lieti o tristi per tutta la comunità e per i suoi
singoli membri.
Celebriamo dunque con devota
esultanza questo rito di benedizione. La voce del campanile ricordi a
tutti che formiamo una sola famiglia e ci raduni per manifestare la
nostra unità in Cristo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1464.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mc 16, 14-16.20
Andate in tutto il mondo e
predicate il Vangelo a ogni creatura.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù apparve
agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro
incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli
che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: «Andate in tutto il
mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e verrà
battezzato sarà salvo, ma chi non crederà verrà condannato». Allora
essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava
insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che
l'accompagnavano.
1465. Oppure (per esteso vedi
a p.
866 ss.
):
Nm 10, 1-8.10
Fatti due trombe d'argento.
1 Cr 15, 11-12.25-28; 16, 1-2
Il popolo accompagnava l'arca
dell'alleanza del Signore con grida di giubilo, con suoni di corno e con
trombe.
Is 40,1-5.9-11
Alza la voce con forza, tu
che rechi liete notizie in Gerusalemme.
At 2,36-39.41-42
Per voi è la promessa e per
tutti quelli che chiamerà il Signore.
Mt 3,1-12
Comparve Giovanni il Battista
a predicare: Il regno dei cieli e vicino.
Mc 1,1-8
Voce di uno che grida nel
deserto: Preparale la strada del Signore.
RESPONSORIO
1466. Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
995 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 28 (29), 1-2 3-4 7-9
10-11
R. Potente è la voce del
Signore.
Sal 150, 1-2 3-4 5
R. Ogni vivente dia lode al
Signore.
BREVE ESORTAZIONE
1467.
Secondo l'opportunità,
il sacerdote rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione e la
funzione delle campane.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1468. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
A Dio, nostro Padre, che
vuole riunire i popoli nella sua Chiesa, rivolgiamo con fiducia la
nostra unanime preghiera.
R. Raduna in una sola
famiglia tutte le genti.
Signore, nostro Dio, che ci
chiami all'unità,
perché animati da un solo
Spirito,
percorriamo insieme l'unica
via della salvezza: R.
Signore, nostro Dio, che del
tuo popolo santo,
vuoi fare un segno
privilegiato
della tua presenza in mezzo
agli uomini: R.
Signore, nostro Dio, che
mediante il suono delle campane
ci inviti a partecipare ai
dolori e alle gioie del prossimo,
perché sia più autentica la
solidarietà fraterna: R.
Signore, nostro Dio, che oggi
riempi di santa letizia
a nostra assemblea riunita
nel tuo nome,
perché annunzi ai fratelli
il mistero del tuo amore: R.
_____________________________________________________
1469. Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
Raccogliamo in una sola voce
le lodi e le invocazioni al
Padre,
che ci ha raccolti nella sua
casa.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
* Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1470.
Il sacerdote, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti benediciamo, Signore,
Padre santo,
che hai mandato nel mondo il
tuo Figlio
per radunare gli uomini
dispersi a causa del peccato
e a prezzo del suo sangue
li hai riuniti in un solo
ovile
sotto un solo pastore
per nutrirli e guidarli ai
pascoli della vita.
Concedi, o Signore,
che i tuoi fedeli accorrano
alla chiesa
con festosa esultanza al
suono delle campane;
e, perseveranti
nell'insegnamento degli Apostoli,
nell'unione fraterna,
nello spezzare il pane e
nelle preghiere,
diventino un cuor solo e
un'anima sola,
a lode della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1471.
Oppure:
Gloria a te, o Padre:
nella prima alba del mondo
hai fatto risuonare la tua
voce
all'orecchio dell'uomo
e lo hai invitato alla
comunione con la vita divina
svelandogli i tuoi misteri
e indicandogli le vie della salvezza;
a Mosè tuo servo
hai ordinato di chiamare a
raccolta
con trombe d'argento il
popolo eletto;
e ora non disdegni che nella
tua Chiesa
risuonino i sacri bronzi
che invitano i fedeli alla
preghiera.
Benedici X
queste nuove
campane a te dedicate;
fa' che i membri della tua
famiglia,
all'udirne il richiamo
rivolgano a te il loro cuore;
e partecipando alle gioie e
ai lutti dei fratelli,
si raccolgano nella tua casa,
per sentire in essa la
presenza di Cristo,
ascoltare la tua parola
e aprirsi a te con fiducia
filiale
nella grazia del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
*
1472.
Dopo la preghiera di
benedizione, il sacerdote tocca con la mano ogni campana e dà a
ciascuna il nome della Vergine o di un santo, dicendo:
In onore di
N.
a lode e gloria di Dio.
R.
Amen.
1473. Quindi, secondo
l'opportunità, posto l'incenso nel turibolo, le incensa, mentre si
canta l'antifona seguente con il su salmo (vedi n. 2506) o un altro
canto adatto.
Antifona:
Cantate al Signore,
benedite il suo nome.
Salmo 149, 1-5
CONCLUSIONE
1474. Il sacerdote stendendo
le mani sui presenti dice:
Dio nostro Padre,
che vi ha riuniti per la
benedizione delle nuove campane,
apra il vostro cuore
all'annuncio del Vangelo
e vi colmi dei suoi favori.
R.
Amen.
Signore Gesù
conceda a tutti i suoi
discepoli,
che saranno qui convocati dal
suono delle campane,
un fruttuoso ascolto della
sua parola.
R.
Amen.
Lo Spirito Santo operi in
voi,
perché vinta ogni divisione
e discordia
possiate celebrare unanimi i
divini misteri.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
1475. Se lo si ritiene
opportuno, il sacerdote celebrante e i fedeli fanno suonare le campane
benedette in segno di gioia.
Un canto corale può chiudere
la celebrazione.
2. Rito della benedizione
unito alla Messa
1476.
Si dice la Messa del
giorno. Fuori delle solennità, delle domeniche e delle feste, le
letture possono scegliere o dalla Messa del giorno o da quelle proposte
sopra (nn.
1464-1466).
Per la benedizione finale si
può usare il formulario apposito (n.
1474).
Le campane si possono
benedire durante la Messa dopo l'omelia o, se le campane sono preparate
per ragioni di spazio fuori della chiesa, prima della Messa.
A. Se si benedicono DOPO
L'OMELIA, il rito si svolge secondo quanto descritto sopra (nn.
1468.1470-1473).
* B. Se il rito di
benedizione si svolge PRIMA DELLA MESSA si tenga presente quanto segue:
— dopo i riti d'inizio (nn.
1461-1463), si esegue un salmo
(n. 1466) o un altro canto adatto;
—
il sacerdote celebrante
invita tutti a pregare (n. 1469), quindi, omesso il «Padre nostro»,
dice la preghiera di benedizione e incensa le campane mentre si fa un
canto adatto (nn. 1470-1473):
—
poi, mentre suonano le
campane, il sacerdote celebrante si porta con i ministri in chiesa e,
baciato e incensato l'altare come di consueto, inizia la Messa con il
Gloria oppure, in Tempo Quaresima, con il Kyrie eleison.
*
BENEDIZIONE
PER UNA TORRE CAMPANARIA
1477.
Se le campane sono già
poste sulla torre campanaria, tutto si può svolgere come per la
benedizione delle campane con gli adattamenti necessari.
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