Premesse
I. CONFERENZA
EPISCOPALE ITALIANA
2004.
Presentazione
1. Questo
ministero straordinario, quindi suppletivo e integrativo degli altri
ministeri istituiti, richiama il significato di un servizio liturgico
intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e
alle assemblee numerose. Esso impegna laici o religiosi a
una più stretta unità spirituale e pastorale con le comunità nelle
quali svolgono il loro apostolato.
Anche questo
ministero straordinario richiede una preparazione pastorale e liturgica,
nella quale si porrà in luce il vincolo che esiste fra il malato e il
mistero di Cristo sofferente, fra l'assemblea radunata nel giorno del
Signore e la vittoria pasquale sulla morte e sul male, fra l'effusione
dello Spirito e l'annunzio ai fratelli della lieta novella di
liberazione e di guarigione.
2. La Comunione
ai malati a partire dalla Messa domenicale, è una espressione della
presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli
involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda
esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l'Eucaristia.
Il servizio dei
ministri straordinari che reca il duplice dono della Parola e della
Comunione eucaristica, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia
e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata
attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i
nostri dolori.
II. DALL'ISTRUZIONE
«IMMENSAE
CARITATIS»
2005.
La
Sacra Congregazione per la disciplina dei Sacramenti con l'Istruzione «Immensae
caritatis» del 29 gennaio 1973, ha dato facoltà agli Ordinari del
luogo di scegliere, qualora lo ritengano opportuno, persone idonee
come ministri straordinari della Comunione.
L'Istruzione a
riguardo di questo particolare caso dice:
2006.
L'Eucaristia,
questo dono ineffabile, anzi il massimo di tutti i doni, lasciato da
Cristo Signore alla Chiesa sua sposa come segno e testamento del suo
immenso amore, è un mistero così grande, che esige una conoscenza
sempre più approfondita e una partecipazione sempre più viva alla sua
sacramentale efficacia di salvezza.
Per questo la
Chiesa ha sentito il dovere pastorale di emanare, in più occasioni,
norme e documenti sull'Eucaristia; documenti opportuni e norme assai
indicate per ravvivare la devozione verso questo mistero, centro e
fondamento del culto cristiano.
2007.
Ai
nostri tempi si avverte poi un' esigenza nuova: salva sempre la massima
riverenza dovuta a un sacramento così grande, i fedeli
vorrebbero che fosse facilitata la possibilità di accostarsi alla santa
Comunione, per partecipare più abbondantemente ai frutti del sacrificio
della Messa e consacrarsi con maggiore impegno e generosità al
servizio di Dio e della Chiesa e al bene dei fratelli.
Ma perché i
fedeli possano accostarsi senza difficoltà alla santa Comunione, è
necessaria anzitutto una certa disponibilità di ministri che la
distribuiscano.
2008.
Vi
sono circostanze diverse nelle quali può mancare la disponibilità di
un numero sufficiente di ministri per la distribuzione della santa
Comunione:
— durante
la Messa, a motivo di un grande affollamento di fedeli, o per qualche
particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il celebrante;
—
fuori della
Messa, ogni qualvolta è difficile, per la distanza, recare le sacre
Specie, soprattutto in forma di Viatico, a malati in pericolo di morte o
quando il numero stesso dei malati, specialmente negli ospedali o
nelle case di cura, esige la presenza di un certo numero di ministri.
2009.
Perché
dunque non restino privi dell'aiuto e del conforto di questo Sacramento
i fedeli che, in stato di grazia e animati da buone disposizioni,
desiderano partecipare al banchetto eucaristico, il Sommo Pontefice ha
ritenuto opportuno costituire dei ministri straordinari, che possano
comunicare se stessi e gli altri fedeli, a queste determinate e precise
condizioni:
I. Gli Ordinari del luogo hanno la facoltà
di permettere che in singoli casi, o per un tempo determinato o, se
proprio necessario, anche in modo permanente, una persona idonea, scelta
espressamente come ministro straordinario, possa cibarsi direttamente
del pane del cielo o distribuirlo agli altri fedeli e recarlo ai malati
a domicilio, nei casi seguenti:
a) quando
manchino il presbitero, il diacono e l'accolito;
b) se
il presbitero, il diacono e l'accolito non possono distribuire la santa
Comunione, perché impediti da un altro ministero pastorale o perché
vecchi o malati;
c) se
i fedeli desiderosi di fare la santa Comunione sono tanti da far
prolungare in modo eccessivo la celebrazione della Messa o la
distribuzione dell'Eucaristia fuori della Messa.
II. Gli stessi
Ordinari del luogo possono permettere ai presbiteri in cura, d'anime di
affidare, volta per volta, in caso di vera necessità, a una persona
idonea l'incarico di distribuire la Comunione.
III. I predetti
Ordinari del luogo possono delegare queste facoltà ai vescovi
ausiliari, ai vicari episcopali e ai delegati episcopali.
IV. La persona
idonea, di cui ai numeri I e II, verrà designata secondo quest'ordine
preferenziale: un lettore, un alunno del Seminario maggiore, un
religioso, una religiosa, un catechista, un fedele uomo o donna.
L'ordine però potrebbe essere anche cambiato, qualora l'Ordinario del
luogo, nella sua prudenza, lo ritenesse opportuno.
V. Negli oratori
delle comunità religiose di entrambi i sessi, il compito di distribuire
la santa Comunione, nei casi e nelle modalità di cui al n. I, può
essere convenientemente affidato al Superiore non insignito di Ordine
sacro o alla Superiora o ai rispettivi vicari.
VI. È bene che
tanto la persona idonea espressamente designata dall'Ordinario del luogo
per distribuire la santa Comunione, quanto la persona di cui al n. II,
autorizzata da un sacerdote che ne abbia la facoltà, ricevano, se il
tempo lo consente, il rispettivo mandato, secondo il rito allegato a
questa Istruzione. Quanto al modo di distribuire la Comunione, si
regolino secondo le norme liturgiche.
2010. Poiché
queste facoltà sono state concesse solo per il bene spirituale dei
fedeli e per casi di vera necessità, i presbiteri si ricordino che non
sono affatto esonerati dal loro compito di distribuire la divina
Eucaristia ai fedeli che ne fanno legittima richiesta e specialmente di
recarla ai malati.
2011. Il
fedele designato come ministro straordinario della santa Comunione, deve
essere debitamente preparato e distinguersi per fede, vita cristiana e
condotta morale. Si sforzi di essere all'altezza di questo grande
ufficio, coltivi la pietà eucaristica e sia di esempio a tutti i
fedeli per il rispetto e la devozione verso il santissimo Sacramento
dell'altare. Non si faccia mai cadere la scelta su persone la cui
designazione possa essere motivo di stupore per i fedeli.
2012. Precisazioni
Salve restando le
norme dell'Istruzione suddetta, si suggerisce agli Ordinari del luogo di
delegare per la celebrazione del rito per l'istituzione in modo
permanente di un ministro straordinario della Comunione: il parroco, se
si tratta del servizio in una parrocchia, o un delegato episcopale se si
tratta del servizio in un istituto, riservandosi solo l'istituzione dei
ministeri ordinari e stabili.
Per il
conferimento del ministero straordinario della Comunione a un candidato
al diaconato o al presbiterato, si tengano presenti le disposizioni
seguenti date nel rito dell'« Istituzione dei ministeri»:
1. I candidati al
diaconato, sia permanente che transitorio, e i candidati al presbiterato
debbono ricevere, se non l'hanno già fatto, i ministeri di lettore e di
accolito, ed esercitarli per un conveniente periodo di tempo, al fine di
disporsi meglio ai futuri servizi della Parola e dell' Altare.
2. Si eviti di
conferire ai suddetti candidati in modo permanente o anche per un tempo
prolungato il ministero straordinario per la distribuzione
dell'Eucaristia.
PER IL MANDATO
PERMANENTE O TEMPORANEO
2013.
È
bene che i fedeli incaricati dall'Ordinario del luogo o da un suo
delegato di distribuire, in circostanze particolari, l'Eucaristia, ne
ricevano il mandato secondo il rito qui proposto.
Il rito si può svolgere sia durante la
Messa che fuori di essa, alla presenza del popolo.
1.
Rito dell'istituzione
durante la Messa
OMELIA
2014. Nell'omelia il sacerdote celebrante illustra ai presenti le letture
bibliche, perché percepiscano il senso della celebrazione.
MONIZIONE
2015. Dopo l'omelia e un breve silenzio, i fedeli scelti per
distribuire
l'Eucaristia vanno davanti al sacerdote celebrante, che li presenta al
popolo con queste parole o altre simili:
Carissimi nel
Signore, viene conferito oggi a N. e
N. l'ufficio di ministri straordinari
della Comunione, che consentirà loro di distribuire l'Eucaristia ai
fedeli, portarla ai malati, recarla come Viatico ai moribondi e anche di
comunicarsi direttamente.
E voi, fratelli e
sorelle, che ricevete tale compito, cercate di esprimere nella fede e
nella vita cristiana la realtà dell'Eucaristia, mistero di unità e
di amore. Noi tutti infatti, pur essendo molti, siamo un corpo solo,
perché partecipiamo dell'unico pane e dell'unico calice. E poiché
distribuirete agli altri l'Eucaristia, sappiate esercitare la carità
fraterna, secondo il precetto del Signore, che nel dare in cibo ai
discepoli il suo stesso corpo, disse loro: Questo è il
mio comandamento, che vi amiate l'un l'altro, come io ho amato voi.
IMPEGNI
2016. Quindi il sacerdote celebrante rivolge ai candidati queste domande:
Volete assumere
l'ufficio di ministri straordinari della Comunione per il servizio e
l'edificazione della Chiesa?
I
candidati tutti insieme rispondono:
Sì, lo voglio.
Sacerdote:
Volete impegnarvi
con diligente attenzione e con profondo rispetto nella distribuzione
dell'Eucaristia?
Candidati:
Sì, lo voglio.
PREGHIERA
DI BENEDIZIONE
2017. Tutti si alzano. I candidati si inginocchiano.
Il
sacerdote celebrante invita il popolo alla preghiera con queste
parole o altre simili:
Carissimi,
rivolgiamo con fede
la nostra
preghiera a Dio Padre,
perché si degni
effondere la sua benedizione
su questi nostri
fratelli e sorelle
scelti per
distribuire la santa Eucaristia.
Tutti pregano per qualche momento in
silenzio.
2018. Poi il sacerdote celebrante, con le braccia allargate, pronuncia la
preghiera di benedizione:
O Padre, che formi
e reggi la, tua famiglia,
benedici X
questi
nostri fratelli e sorelle;
essi che in
spirito di fede e di servizio
distribuiranno
ai fratelli il pane della vita,
siano
rinvigoriti dalla forza di questo Sacramento
e partecipino un
giorno al tuo convito eterno.
Per Cristo
nostro Signore.
R.
Amen.
2019. Nella preghiera comune si aggiunga un'intenzione per i neo-eletti.
2020. Nella presentazione dei doni i neo-eletti portano il pane e il vino;
alla Comunione possono ricevere l'Eucaristia sotto le due specie.
2.
Rito dell'istituzione
senza la Messa
2021. Quando il popolo si è riunito, si esegue un canto adatto. Chi
presiede, inizia la celebrazione e saluta il popolo nel modo consueto.
2022. Quindi si svolge una breve liturgia della Parola. Le letture e i
canti si prendono in tutto o in parte dalla liturgia del giorno o da
quelli proposti nel «Lezionario per le messe" ad diversa" e
votive: Santissima Eucaristia», p. 400 ss.
2023. Il rito prosegue come indicato sopra ai nn.
2014-2019. Prima dell' orazione conclusiva della
preghiera dei fedeli si dice il Padre nostro.
2024. Alla fine chi presiede benedice il popolo. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
3.
Rito per incaricare
volta per volta un fedele
2025. L'Ordinario del luogo può permettere ai sacerdoti in cura d'anime di
affidare, volta per volta, in caso di vera necessità, a una persona
idonea l'incarico di distribuire la Comunione.
2026. È bene che la persona scelta riceva 1'incarico secondo il rito qui
descritto.
2027. Alla frazione del Pane colui che è chiamato a distribuire
la Comunione si porta all'altare e rimane vicino
al sacerdote celebrante. Dopo
l'invocazione Agnello di Dio il sacerdote lo benedice con queste parole:
Ti benedica X
il
Signore,
perché tu sia
degno
di dare
l'Eucaristia ai tuoi fratelli.
Il
ministro risponde:
Amen.
2028. Il sacerdote, fatta la Comunione, comunica il ministro, quindi gli
porge la pisside e insieme vanno a comunicare i fedeli.
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