Premesse
585. A Gesù, come leggiamo
nel Vangelo, venivano presentati i fanciulli, perché li benedicesse e
imponesse loro le mani. Ora è vivo desiderio dei genitori cristiani che
anche i loro figli vengano benedetti. Anzi, nelle tradizioni popolari
è tenuta in grande considerazione la benedizione dei figli impartita
dagli stessi genitori: cosa che si può fare in particolari circostanze
della vita dei figli, o anche quando la famiglia si riunisce per la
preghiera o per la meditazione della Sacra Scrittura.
586.
Se è presente un
sacerdote o un diacono, specialmente in occasione della visita che a
determinate scadenze i pastori fanno alle singole famiglie per impartire
la benedizione, è più opportuno che siano loro stessi a compiere
questo ministero.
587. Il rito qui proposto può
essere usato dai genitori, dal sacerdote e dal diacono.
588. Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno
adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
589. Se è previsto che il
figlio o i figli ricevano la benedizione in un'altra celebrazione o
per altre particolari circostanze, si può usare la formula breve
proposta al n. 605.
590. Se si deve dare la
benedizione a un figlio ammalato, si può usare il rito proposto nel Cap.
VI, nn. 252-261.
1. Rito della benedizione
INIZIO
591. Quando la famiglia è
riunita, tutti si fanno il segno della croce, mentre chi presiede, dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito santo.
R. Amen.
SALUTO
592. Se presiede uno dei genitori, saluta i presenti dicendo:
Lodiamo Dio nostro Padre
che nel Battesimo ci ha fatto
suoi figli in Cristo.
R. A lui la gloria nei
secoli.
Oppure:
R. Amen.
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593. Se presiede un sacerdote
o un diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte,
tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura.
La grazia di Dio nostro
Padre,
che nel Battesimo ci ha fatto
suoi figli in Cristo,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
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MONIZIONE INTRODUTTIVA
594. Chi presiede, prepara
quindi i figli e i presenti al rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Nel libro dei Salmi i figli
raccolti intorno alla mensa di famiglia, sono paragonati ai virgulti
d'ulivo. Essi non solo costituiscono il segno e l'auspicio della
benedizione di Dio, ma attestano la presenza di lui Creatore e Signore,
che donando alla famiglia la fecondità della prole, moltiplica
l'esultanza e accresce la gioia.
Non basta quindi aprirsi al
dono della vita; occorre avere il massimo rispetto per i propri figli
educandoli, fin dalla prima infanzia, nell'amore e nel timore di Dio,
perché cresciuti in sapienza e grazia diventino consapevoli dei loro
doveri ciascuno secondo la propria vocazione. Così aderendo al vero e
al bene nei pensieri e nelle opere, saranno testimoni di Cristo nel
mondo e araldi del Vangelo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
595. Quindi uno dei presenti
legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura.
Mt 19, 13-15
Lasciate che i piccoli
vengano a me.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, furono portati
a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i
discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: «Lasciate che i
bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli». E dopo
aver imposto loro le mani, se ne partì.
596. Oppure (per esteso vedi
a p. 883 ss.):
Tb 4,5-7.18-19
Figlio, ricorda questi miei
precetti.
Pro 4,1-7
Ascoltate, o figli,
l'istruzione di un padre.
Mt 18,1-5.10
Chi accoglie anche un solo
bambino in nome mio, accoglie me.
RESPONSORIO
597. Secondo l'opportunità,
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
1028) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 127 (128), 1-2 3 4-6a
R.
Beato chi teme il Signore.
BREVE ESORTAZIONE
598. Secondo l'opportunità,
chi presiede rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
599. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Rivolgiamo con fiducia la
nostra preghiera a Dio onnipotente, che il Signore Gesù ci ha insegnato
a invocare come nostro Padre.
R. Padre santo, custodisci e proteggi i tuoi figli.
Tu che hai tanto amato gli
uomini
da dare il tuo Figlio
unigenito,
veglia su di noi tuoi figli,
rinati nell'acqua del
Battesimo. R.
Tu che nel tuo unico Figlio
hai posto le tue compiacenze,
aiutaci a compiere fedelmente
la missione
che affidi a ciascuno di noi
nella Chiesa e nel mondo. R.
Tu che hai voluto che Gesù
bambino
crescesse sotto la guida
premurosa di Maria e Giuseppe,
fa' che i nostri figli
raggiungano sul suo esempio
la piena maturità umana e
cristiana. R.
Tu che sei amico e Padre per
chi è solo e abbandonato,
fa' che i fanciulli privi del
calore di una famiglia
sperimentino mediante la
comunità cristiana
la forza e la tenerezza del
tuo amore. R.
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600. Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, chi
presiede dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
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Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
601. Poi i genitori, secondo
l'opportunità, tracciano sulla fronte dei loro figli il segno di croce
e chi presiede pronunzia la preghiera di benedizione:
Padre santo, sorgente
inesauribile di vita,
da te proviene tutto ciò che
è buono;
noi ti benediciamo e ti
rendiamo grazie,
perché hai voluto allietare
con il dono dei figli
la nostra comunione di amore;
fa' che questi nuovi germogli
della nostra famiglia
trovino nell'ambito domestico
clima adatto per aprirsi
liberamente
ai progetti che tieni in
serbo per loro
e che realizzeranno con il
tuo aiuto.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
602. Se il ministro non è
uno dei genitori dei piccoli, si dice questa preghiera di benedizione:
Signore Gesù Cristo,
che hai prediletto i piccoli
e hai detto:
chi accoglie uno di loro
accoglie me,
esaudisci le nostre preghiere
per questi bambini;
tu che li hai fatti rinascere
nel Battesimo,
custodiscili e proteggili
sempre,
perché nel progredire degli
anni
rendano libera testimonianza
della loro fede
e forti della tua amicizia
perseverino con la grazia
dello Spirito
nella speranza dei beni
futuri.
Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.
R. Amen.
CONCLUSIONE
603. Chi presiede invoca la
benedizione di Dio su tutti i presenti e facendosi il segno di croce,
dice:
Il Signore Gesù, che
predilige i bambini,
ci benedica e ci custodisca
nel suo amore.
R. Amen.
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604. Se invece il ministro è
sacerdote o diacono, conclude il rito dicendo:
Il Signore Gesù, che
predilige i bambini,
vi benedica e vi custodisca
nel suo amore.
R. Amen.
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2. Formula breve
605. Secondo l'opportunità,
si può usare questa formula breve di benedizione o un'altra secondo le
consuetudini locali:
Il Signore ti [vi]
custodisca,
ti [vi] faccia crescere nel
suo amore
perché tu viva [viviate]
in
maniera degna
della tua [vostra] vocazione.
R. Amen.
Oppure, prima di coricarsi:
Il Signore ti conceda una
notte serena
e un riposo tranquillo.
R. Amen.
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