Premesse
762. La parrocchia, non di
rado, è il cuore di un quartiere urbano o di un paese. Ne dà o ne
riceve il nome, ne esprime la fisionomia, e - oltre che a specifiche
esigenze sacramentali - risponde anche ad altri bisogni e aspirazioni
nel segno della solidarietà umana e cristiana.
In quest'opera di mediazione
sociale e culturale è quanto mai utile, se non necessario, che intorno
ai luoghi deputati al culto, vi siano ambienti di servizio pastorale e
spazi integrativi aperti a tutti.
763.
L'inaugurazione di nuove
attrezzature parrocchiali è occasione per ringraziare il Signore e
rendere manifesta a tutti l'immagine di una comunità che nasce dalla
parola di Dio, si edifica nei Sacramenti e rende testimonianza
attraverso una presenza viva in mezzo agli uomini.
764.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono.
765.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Rito della benedizione
INIZIO
766.
Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
767.
Il ministro saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio Padre,
che ci guida e ci sostiene
nella pazienza e nella carità
di Cristo,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
768.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
La chiesa parrocchiale, casa
di Dio in mezzo alle case degli uomini, è il cuore della comunità. Fra
essa e il quartiere
[
il paese]
c'è l'occasione di un fecondo scambio
religioso e sociale in vista dell'evangelizzazione e della diaconia di
carità. In questa trama di relazioni si inseriscono i nuovi ambienti
parrocchiali che stiamo per inaugurare con la benedizione del Signore.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
769.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti brani della Sacra Scrittura:
Dt 30,10-14
Questa parola e molto vicina
a te, perché tu la metta in pratica.
Ascoltate la parola di Dio
dal libro del Deuteronomio
Mosè parlò al popolo
dicendo: «Obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi
comandi e i suoi decreti scritti in questo libro della legge, quando ti
sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta
l'anima.
Questo comando che oggi ti
ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel
cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo per prendercelo e
farcelo udire e lo possiamo eseguire? Non è di là dal mare, perché tu
dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire
e lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è
nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».
770. Oppure: (per esteso vedi
a p.
916 ss.).
Is 42, 1-7
Ecco il mio servo nel quale
mi sono compiaciuto.
Gl 3, 1-5
Effonderò il mio spirito
sopra i vostri figli e le vostre figlie.
At 1, 1-8
Mi sarete testimoni.
1 Cor 1,10-13
Non vi siano divisioni tra
voi.
1 Cor 12, 31-13,10.13
La carità non avrà mai
fine.
Fil 2, 1-5
Gli stessi sentimenti.
1 Pt 2,4-10
Impiegati come pietre per la
costruzione di un edificio spirituale.
Mc 4,1-9
Usci il seminatore a
seminare.
Gv 14,23-29
Lo Spirito santo vi insegnerà
ogni cosa.
Gv 15,1-8
Chi rimane in me e io in lui,
fa molto frutto.
RESPONSORIO
771.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
990 ss.
) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 18 (19), 8 9 10.12
R.
Signore, tu hai parole di
vita eterna.
Sal 22 (23), 1-3 4 5 6
R.
Il Signore e il mio
pastore: non manco di nulla.
Sal 99 (100), 2 3 4 5
R.
Servite il Signore nella
gioia.
Sal 117 (118), 22-23 25-26 28
R.
Rendiamo grazie a Dio,
nostro Salvatore.
BREVE ESORTAZIONE
772.
Secondo l'opportunità
il ministro rivolge brevi parole ai presenti illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
773.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte si possono scegliere alcune ritenute
più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni
di persone o necessità del momento.
Il Verbo di Dio fatto uomo ha
posto la sua tenda in mezzo a noi, perché dalla sua pienezza attingiamo
grazia e verità. Anche questa stazione pastorale vuol essere un segno
della presenza del Signore in mezzo alle nostre case e alle nostre
famiglie.
R.
Vieni e resta con noi,
Signore.
Tu che sei presente
là dove si raccoglie il tuo
popolo in preghiera,
fa' di noi la tua dimora
vivente
e il tempio della tua gloria.
R.
Tu che chiami tutti gli
uomini alla conoscenza della verità,
rendici sempre più
disponibili
all'ascolto e all'annunzio
del Vangelo
nell'ambiente in cui viviamo.
R.
Tu che sei il pastore delle
nostre anime,
aiutaci a crescere fino alla
piena maturità umana e cristiana,
perché possiamo diventare
luce del mondo
e sale della terra.
R.
Tu che hai posto nella carità
il segno di riconoscimento
dei tuoi discepoli,
fa' che ciascuno di noi si
apra
a una cordiale e concreta
attenzione
verso chi è nella sofferenza
e nel bisogno.
R.
Tu che ci dai la grazia di
inaugurare questi nuovi locali
al servizio del tuo popolo,
fa' che siano strumento
provvidenziale
di accoglienza e di servizio
fraterno
nel nome del Signore.
R.
_____________________________________________________
774.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
775.
Il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Noi ti lodiamo e ti rendiamo
grazie, o Padre,
che mediante il sacramento
del Battesimo
ci hai innestati in Cristo
vera vite
e ci hai fatto membra del tuo
corpo, che è la Chiesa.
Tu, Pastore eterno, doni al
popolo cristiano
per le mani dei tuoi ministri
i tesori inestimabili del
Vangelo e dell'Eucaristia,
fulcro di ogni edificazione
comunitaria.
Fa' che alla scuola del tuo
Figlio
cresciamo in comunione di
fede, speranza e carità,
divenire il lievito che
fermenta tutta la realtà umana.
Benedici questi locali al
servizio della parrocchia di
N.
e rendili punto di
riferimento e di incontro
fra i vicini e i lontani,
centro promotore di ogni
generoso slancio
verso la città degli uomini.
Aiutaci a portare in ogni
ambiente e situazione di vita
la forza rinnovatrice del tuo
Spirito;
raduna gli uomini lacerati e
dispersi
nell'unica famiglia
pacificata nel tuo amore.
Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
776.
Il ministro asperge
persone e ambiente con l'acqua benedetta dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
777.
Quindi uno dei
collaboratori della parrocchia colloca (o scopre) il Crocifisso o
un'altra immagine sacra nell'ambito dei locali.
Nel frattempo si può
eseguire un canto adatto.
CONCLUSIONE
778.
Quindi il ministro
conclude il rito dicendo:
Concedi ai tuoi fedeli,
Signore,
l'abbondanza dei tuoi doni:
la salute del corpo e dello
spirito,
la concordia fraterna e la
pace,
la gioia di servirti nella
santa Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
779.
Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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