28 - BENEDIZIONE PER UFFICI
OFFICINE, LABORATORI
NEGOZI

 
Premesse

904.
Con il lavoro delle sue mani, l'uomo cura incessantemente l'opera della creazione. Allo stesso modo, «il progresso nella efficienza produttiva e nella migliore organizzazione degli scambi e dei servizi, ha reso l'economia strumento efficace che può meglio soddisfare le aumentate esigenze della famiglia umana».
Giustamente pertanto e ragionevolmente vengono benedetti quei locali ove gli uomini attendono quotidianamente al bene proprio e altrui.

905. Questa celebrazione riguarda sia la comunità per il bene della quale vengono allestiti i nuovi laboratori, uffici e negozi, sia tutti coloro che ivi lavoreranno. Al rito della benedizione quindi si richiede la presenza della comunità o almeno di alcuni suoi delegati, che ne facciano le veci, e di coloro che a qualunque titolo presteranno qui il loro servizio.

906. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.

907. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

908. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche ai suddetti luoghi, il ministro servendosi degli elementi indicati in questo rituale, può preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale dei partecipanti.


 

Rito della benedizione



INIZIO

909. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno di croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

910. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio che ha chiamato l'uomo
a cooperare alla sua creazione,
sia con tutti voi.

R.
E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

911. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Cristo Gesù ha manifestato la grande dignità del lavoro, quando egli stesso, Verbo del Padre fatto uomo, volle essere chiamato figlio del carpentiere e usò con le proprie mani gli attrezzi nell'umile officina di Nazaret.
Così egli tolse l'antica maledizione conseguenza del peccato e trasformó la fatica umana in fonte di benedizione. Quando infatti il lavoratore si applica alle cose materiali e temporali, facendo del quotidiano impegno un'offerta al Creatore, purifica se stesso, sviluppa con il braccio e con l'ingegno il progetto della creazione. Così, associato a Cristo Redentore nell'esercizio della carità, va incontro ai fratelli più poveri e costruisce la civiltà dell'amore.
Rivolgiamo dunque la preghiera a Dio nostro Padre, per intercessione di Maria e Giuseppe, perché benedica e protegga quanti verranno a lavorare in questo luogo.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

912. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:

Gn 1,27-31a 

Riempite la terra e soggiogatela.


Ascoltate la parola di Dio dal libro della Genesi

Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».
E Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io dò in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

913.
Oppure:

Mc 6, 1-3 

Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria?

Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, partito di là, Gesù andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone? E  le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.

914.
Oppure (per esteso vedi a p. 903 ss. ):

Sir 38, 24-34
 
E' tutto intento a finire il suo lavoro.


1 Ts 4,9-12

Vi esortiamo a lavorare con le vostre mani.


2 Ts 3,6-13

Abbiamo lavorato con fatica e con sforzo notte e giorno.


Mt 6,25-34

Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.


Mt 25, 14 29

Andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.


Lc 16,9-12

Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto.



RESPONSORIO

915.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 1010 ss.) o eseguire un canto adatto.

Sal 89 (90), 2 3-4 12-13 14.16
R.
Benedici, Signore, l'opera delle nostre mani.

Sal 103 (104), lab.5 14-15 23-24
R.
Tutto si compia nel nome del Signore.


BREVE ESORTAZIONE

916.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI


917.
Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

D
io Creatore, che ha riempito l'universo con i segni prodigiosi della sua potenza, ha benedetto gli inizi del lavoro e ha disposto che gli uomini cooperino al progetto della Creazione.


Preghiamo insieme e diciamo:


R.
Guida e sostieni, Signore, l'opera delle nostre mani.

Sii benedetto, Signore, che ci hai dato la legge del lavoro 
e ci chiami a scoprire le energie e le risorse della natura
 
per metterle a servizio del progresso umano.
R.

Sii benedetto, Signore, 
hai voluto come artigiano nella bottega di Nazaret 
il tuo Figlio, fatto uomo per noi.
R.

Sii benedetto, Signore, 
che in Cristo, divino operaio, 
hai dato un senso nuovo alla fatica umana.
R.

Sii benedetto, Signore, 
che nella tua provvidenza 
ci chiami a finalizzare le conquiste tecniche 
allo sviluppo integrale dell'umanità.
R.

Sii benedetto, Signore, 
che ci aiuti a trasformare il lavoro quotidiano 
in strumento di elevazione, 
fonte di fraternità e di giustizia sociale.
R.

Sii benedetto, Signore,
che dell'offerta del pane e del vino,
frutto della terra e del nostro lavoro,
hai fatto i segni sacramentali del sacrificio eucaristico.
R.  
_____________________________________________________

918. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice:

P
reghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________

* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.



PREGHIERA DI BENEDIZIONE


919.
Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione adatta.

920.
PER UN UFFICIO

O
Dio, che sei largo delle tue benedizioni 

a quanti, nell'ambito della ricerca tecnica e scientifica, 
si sforzano di operare con coscienza retta e illuminata, 
concedi a questi tuoi figli 
di saper individuare con il tuo aiuto 
valide soluzioni teoriche e pratiche, 
per mettere il frutto della loro creatività 
a servizio del bene comune.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

921.
PER UN'OFFICINA O LABORATORIO

O Dio, il cui Figlio ha riscattato e condiviso 
la condizione dell'uomo che lavora, 
associandolo all'opera della salvezza, 
confortaci con la tua benedizione, 
perché sia riconosciuta la dignità della fatica quotidiana
e ognuno di noi, valorizzando le risorse del creato, 
collabori alla promozione della famiglia umana.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

922.
PER UN NEGOZIO

O
Dio, Creatore e Padre, 

che hai affidato la terra e i suoi frutti 
alle mani dell'uomo, 
perché mediante il lavoro 
si faccia strumento della tua provvidenza, 
benedici quanti usufruiscono 
come esercenti o acquirenti di questo servizio; 
fa' che osservino sempre la giustizia e la carità 
e così concorrano al bene di tutti, 
lieti di operare per la crescita della società.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

923.
Il ministro asperge persone e cose con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, o Padre, 
nel segno di quest'acqua benedetta 
l'adesione a Cristo, 
pietra fondamentale che ci sostiene 
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.

* 924. Quindi uno dei responsabili o degli addetti colloca il crocifisso o un'altra immagine sacra nell'ambito dei locali.

Nel frattempo si può eseguire un canto adatto.


CONCLUSIONE

925. Il ministro stendendo le mani sui presenti dice:

Dio, Padre di bontà,
che ha reso ogni uomo 
responsabile del suo prossimo, 
perché il fratello aiuti il fratello, 
manifesti la sua benevolenza 
a quanti lavorano in questo luogo 
e a tutti coloro che vi entreranno.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, 
Padre e Figlio X e Spirito Santo, 
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

R. Amen.

926.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
  

 

Indice Generale


  www.maranatha.it

HOME