Premesse
1781. Per lodare il Signore e
invocare la sua benedizione anche in altre situazioni della vita che non
sono espressamente indicate nei riti precedenti (come per esempio una
riunione dei membri di una famiglia, oppure un'incontro per celebrare un
particolare avvenimento, oppure una raccolta di aiuti per i poveri,
ecc.), si propone qui un rito per una celebrazione che, presentando più
testi a scelta, può facilmente esser adattato alle diverse circostanze.
1782.
Il presente rito non
intende però derogare in nulla dai principi. Non è conveniente infatti
cogliere l'occasione per celebrare una benedizione per qualunque genere
di cose (come per es. per l'erezione di un monumento qualsiasi, per
nuovi strumenti bellici, o per ogni genere di circostanze). Ciascuna
celebrazione deve sempre essere sottoposta ad un equo criterio
pastorale, soprattutto se si può prevedere il pericolo di suscitare
sorpresa nei fedeli o negli altri.
1783. Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i
gesti e le formule per esso predisposti.
1784. Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Rito della benedizione
INIZIO
1785. Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1786. Il ministro, se
sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
Dio, origine e fonte di ogni
bene,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
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1787. Se il ministro è un
laico, saluta i presenti dicendo:
Fratelli e sorelle,
benediciamo Dio,
origine e fonte di ogni bene.
R. Amen.
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MONIZIONE INTRODUTTIVA
1788. Il ministro o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Le meraviglie del creato, gli
eventi della storia che una misteriosa provvidenza volge a fine di bene,
le opere degli uomini amanti della giustizia e della pace muovono il
nostro cuore a benedire Dio, sorgente prima di ogni dono.
Noi crediamo, con l'apostolo
Paolo, che tutto coopera al bene per coloro che temono e amano il
Signore; e in ogni circostanza cerchiamo il suo paterno aiuto perché,
aderendo in Cristo alla sua volontà, tutto compiamo per la sua gloria.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1789. Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei testi della Sacra Scrittura:
Col 1,9b-14
Portando frutto in ogni opera
buona.
Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Non cessiamo di pregare per
voi, e di chiedere che abbiate una conoscenza piena della sua volontà
con ogni sapienza e ; intelligenza spirituale, perché possiate
comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto,
portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio;
rafforzandovi con ogni energia secondo la sua gloriosa potenza per poter
essere forti e pazienti in tutto; ringraziando con gioia il Padre che ci
ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. E' lui
infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti
nel regno del suo Figlio diletto, per opera del quale abbiamo la
redenzione, la remissione dei peccati.
1790. Oppure:
Rm 8, 24-27
Lo Spirito viene in aiuto
alla nostra debolezza.
Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Nella speranza noi siamo
stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza;
infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se
speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza!
Allo stesso modo anche lo
Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo
che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con
insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori
sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i
credenti secondo i disegni di Dio.
1791. Oppure:
1 Tm 4,4
Tutto ciò che è stato
creato da Dio è buono.
Ascoltate la parola di Dio
dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Tutto ciò che è stato
creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con
rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio
e dalla preghiera.
1792. Oppure (per esteso vedi
a p. 865 ss.):
Nm 6,22-27
Voi benedirete così gli
Israeliti e io li benedirò.
Dt 33,1.13-16
La benedizione di Mosè.
Sap 13, 1-7
Dalla grandezza e bellezza
delle creature si conosce il Creatore.
Sir 18, 1-10
Non è possibile narrare le
meraviglie del Signore!
Col 3,14-17
Tutto si compia nel nome del
Signore rendendo grazie a Dio.
RESPONSORIO
1793. Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
1018 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 104 (105), 1-2 3-4 5.7
8-9
R. Cantate al Signore: ha
liberato il suo popolo.
Sal 105 (106), 2-3 4-5 45-46
47 48
R. Celebrate il Signore,
perché è buono:
eterna è la sua
misericordia.
Sal 106 (107), 1-3 8-9 42-43
R. Volgiti a noi, Signore: in
te speriamo.
BREVE ESORTAZIONE
1794. Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1795. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Dio ama tutte le creature e
le custodisce con immenso amore. Invochiamo la sua benedizione, perché
ci guidi e ci sostenga con la forza del suo Spirito.
R. Sia sempre con noi la tua
benedizione, Signore.
O Dio eterno,
che imprimi un senso più
alto alla nostra vita,
quando aderiamo di cuore alla
tua volontà,
colmaci della sapienza del
tuo Spirito. R.
Tu che hai profuso in noi la
ricchezza
dei tuoi benefici,
fa' che rendiamo copiosi
frutti di opere buone
a gloria del tuo nome. R.
Tu che ci guardi sempre con
occhi di misericordia,
accogli le preghiere di
coloro che confidano in te. R.
Tu che hai mandato nel mondo
il tuo Figlio
per cancellare la maledizione
del peccato
e proclamare un tempo di
grazia e di salvezza,
donaci in lui ogni
benedizione del cielo. R.
Tu che effondi nei nostri
cuori lo Spirito
nel quale gridiamo: Abbà,
Padre,
esaudisci la preghiera dei
tuoi figli
che riconoscono la tua bontà
infinita. R.
Tu che per la morte e
risurrezione del tuo Figlio
ci hai scelti come tuo popolo
santo,
ricordati di noi in tutte le
nostre prove
e benedici la tua eredità. R.
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1796. Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
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* Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1797. Il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico,
pronuncia la preghiera di benedizione:
1798. PER LE COSE CREATE DA
DIO
Benedetto sei tu, Dio,
creatore dell'universo,
che hai fatto buone tutte le
cose,
e hai affidato all'uomo le
risorse della terra;
fa' che usiamo sempre con
gratitudine
dei beni da te creati
e condividiamo i tuoi doni
con i poveri
nell'amore di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R. Amen.
1799. Oppure:
Signore, Padre santo,
dalla tua parola e dalla tua
potenza
tutto è stato creato;
da te riceviamo
ciò che sostenta la nostra
vita quotidiana;
accogli la lode dei tuoi
fedeli,
e fa' che aderendo con gioia
alla tua volontà
si servano sempre con
gratitudine dei tuoi doni.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1800. Oppure:
Dio onnipotente ed eterno,
tu hai creato l'uomo a tua
immagine
e lo hai dotato dei beni di
natura e di grazia,
per innalzarlo alla gioia
senza fine;
fa' che sperimentiamo ogni
giorno
il conforto della tua
provvidenza,
perché non ci manchi il
necessario nella vita presente,
e nella futura ereditiamo i
beni da te promessi.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1801. PER LE COSE FATTE
DALL'UOMO
Dio onnipotente ed
eterno,
che ci affidi le risorse e le energie del creato,
perché ci aiutiamo l'un l'altro in operosa concordia,
benedici noi e l'opera delle nostre mani
e fa' che riconoscendo in te il sommo bene
instauriamo rapporti di amicizia e di fraternità.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1802. PER PARTICOLARI
CIRCOSTANZE DELLA VITA
Dona prosperità e pace ai
tuoi fedeli, Signore,
con l'abbondanza dei tuoi
favori,
perché da te benedetti
benedicano il tuo nome
ed esultanti ti lodino senza
fine.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1803. Oppure:
La tua benedizione agisca in
noi, Signore,
e ci trasformi con la sua
potenza rinnovatrice,
perché possiamo essere
interamente disponibili
al servizio del bene.
A te lode e gloria nei
secoli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1804. Oppure:
Scenda sul tuo popolo,
Signore,
la desiderata benedizione:
lo confermi nei santi
propositi,
perché non si separi mai
dalla tua volontà,
e ti renda grazie per i tuoi
benefici.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1805. Oppure:
Benedici, Signore, il tuo
popolo,
che attende i doni della tua
misericordia;
porta a compimento i desideri
di bene
che tu stesso gli hai
ispirato
e fa' che ti renda grazie per
i doni ricevuti.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sostieni il tuo popolo,
Signore,
con la santa benedizione:
donagli vittoria sul male
e compi i suoi desideri di
bene.
A te lode e gloria nei
secoli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
CONCLUSIONE
1807. Il ministro, se
sacerdote o diacono, stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, che è benedetto nei
secoli,
vi benedica X
sempre e
dovunque,
perché tutto cooperi al
vostro bene,
in Cristo nostro Signore.
R. Amen.
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1808. Se il ministro è un
laico, invoca su tutti i presenti la benedizione di Dio e facendosi il
segno di croce dice:
Dio, che è benedetto nei
secoli,
ci benedica sempre e
dovunque,
perché tutto cooperi al
nostro bene
in Cristo nostro Signore.
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1809.
Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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