LEZIONARIO

3 - DALL'ANTICO TESTAMENTO
(2145 - 2170)


2145. Sir 1,1-5.22-25 
La sapienza viene da Dio.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

Ogni sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui.

La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni del mondo chi potrà contarli?

L'altezza del cielo, l'estensione della terra,
la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?

Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.

A chi fu rivelata la radice della sapienza?
Chi conosce i suoi disegni?

Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive, 
ma per il peccatore la pietà è un abominio.

Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti; 
allora il Signore te la concederà.

Il timore del Signore è sapienza e istruzione,
si compiace della fiducia e della mansuetudine.
Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.


2146. Sir 3,2-16

Soccorri tuo padre nella vecchiaia.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espia i peccati;
chi onora la madre
è come chi accumula tesori.

Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.

Chi onora il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.

Chi teme il Signore rispetta il padre
e serve come padroni i genitori.

Onora tuo padre a fatti e a parole,
perché scenda su di te la sua benedizione.
La benedizione del padre consolida le case dei figli,
la maledizione della madre ne scalza le fondamenta.

Non vantarti del disonore di tuo padre,
perché il disonore del padre non è gloria per te;
la gloria di un uomo dipende dall' onore del padre,
vergogna per i figli
è una madre nel disonore.

Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.

Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.

Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.

Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te;
come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati.

Chi abbandona il padre 
è come un bestemmiatore, 
chi insulta la madre,
è maledetto dal Signore.


2147.
Sir 3,29-4,10 

Non contristare l'affamato
.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

L'acqua spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati.

Chi ricambia il bene provvede all'avvenire,
al momento della sua caduta troverà un sostegno.

Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero, 
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.

Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.

Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.

Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.

Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti, 
perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore; 
non esser pusillanime quando giudichi.
Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell' Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.


2148. Sir 7,32-35

Non privare del tuo conforto chi piange.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

A
l povero stendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
La tua generosità si estenda a ogni vivente
e al morto non negare la tua grazia.

Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti mostrati afflitto.

Non indugiare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.


2149.
Sir 15,1-6

Lo disseterà con l'acqua della sapienza.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide


C
osì agirà chi teme il Signore;
chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza.

Essa gli andrà incontro come una madre,
l'accoglierà come una vergine sposa;
lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
lo disseterà con l'acqua della sapienza.

Egli si appoggerà su di lei e non vacillerà,
si affiderà a lei e non resterà confuso.

Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea;
egli troverà contentezza e una corona di gioia
e otterrà fama perenne.


2150.
Sir 17,1-6

Diede all’uomo il dominio di quanto è sulla terra.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide


I
l Signore creò l'uomo dalla terra

e ad essa lo fa tornare di nuovo.


Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato,
diede loro il dominio di quanto è sulla terra.

Secondo la sua natura li rivestì di forza,
e a sua immagine li formò.

Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo, 
perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli.

Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore
diede loro perché ragionassero.

Li riempì di dottrina e d'intelligenza,
e indicò loro anche il bene e il male.


2151.
Sir 18, 1-10

Non è possibile indagare le meraviglie del Signore!


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide


C
olui che vive per sempre ha creato l'intero universo.
Il Signore soltanto è riconosciuto giusto.

A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può indagare le sue grandezze?
La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?

Non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere;
non è possibile indagare le meraviglie del Signore.

Quando uno ha finito, allora comincia;

quando si ferma, allora rimane perplesso.

Che è l'uomo? E a che può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
Quanto al numero dei giorni dell'uomo,
cento anni sono già molti.
Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia 
così questi pochi anni in un giorno dell' eternità.

Per questo il Signore è paziente con gli uomini
e riversa su di essi la sua misericordia.


2152.
Sir 24,1.13-21

Le piante di rose
in Gerico.


Ascoltate la parola di, Dio dal libro del Siracide


L
a sapienza loda se stessa.

Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell'Ermon.

Sono cresciuta come una palma in Engaddi,
come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura;
sono cresciuta come un platano.

Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo;
come mirra scelta ho sparso buon odore;
come gàlbano, ònice e storàce,
come nuvola di incenso nella tenda.

Come un terebinto ho esteso i rami
e i miei rami son rami di maestà e di bellezza.
lo come una vite ho prodotto germogli graziosi
e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza.
Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei prodotti.
Poiché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi è più dolce del favo di miele.

Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me, avranno ancora sete.
Chi mi obbedisce non si vergognerà,
chi compie le mie opere non peccherà».


2153.
Sir 25,4-6.10-11

Vanto
dei vecchi è il timor di Dio.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi,
e agli anziani intendersi di consigli!

Come s'addice la sapienza ai vecchi,
il discernimento e il consiglio alle persone eminenti!

Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice,
loro vanto il timore del Signore.

Quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore.
Il timore del Signore è più di ogni cosa.


2154.
Sir 38,1-14

È il Signore che ha creato il medico
.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

Onora il medico come si deve secondo il bisogno,
anch'egli è stato creato dal Signore.

Dall' Altissimo viene la guarigione,
anche dal re egli riceve doni.
La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.

Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,
l'uomo assennato, non li disprezza.
L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno,
per rendere evidente la potenza di lui?

Dio ha dato agli uomini la scienza
perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie.
Con esse il medico cura ed elimina il dolore
e il farmacista prepara le miscele.

Non verranno meno le sue opere!
Da lui proviene il benessere sulla terra.

Figlio, non avvilirti nella malattia,
ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
Purificati, lavati le mani;
monda il cuore da ogni peccato.
Offri incenso e un memoriale di fior di farina
e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.

Fa' poi passare il medico
-
il Signore ha creato anche lui -

non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno. 
Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani.

Anch'essi pregano il Signore
perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia 
e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita.


2155.
Sir 38,24-34

È tutto intento a finire il suo lavoro.

Oppure:

Ognuno è esperto nel proprio mestiere.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide

La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete;
chi ha poca attività diventerà saggio.

Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro
e si vanta di brandire un pungolo?
Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
Pone la sua mente a tracciare solchi,
non dorme per dare il foraggio alle giovenche.

Così ogni artigiano e ogni artista
che passa la notte come il giorno:
quelli che incidono incisioni per sigilli
e con pazienza cercano di variare l'intaglio;
pongono mente a ritrarre bene il disegno

e stanno svegli per terminare il lavoro.

Così il fabbro siede davanti all'incudine
ed è intento ai lavori del ferro:
la vampa del fuoco gli strugge le carni
e col calore del fornello deve lottare;
il rumore del martello gli assorda gli orecchi,
i suoi occhi sono fissi al modello dell'oggetto,
è tutto preoccupato per finire il suo lavoro,

sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.

Così il vasaio seduto al suo lavoro,
gira con i piedi la ruota,
è sempre in ansia per il suo lavoro;
tutti i suoi gesti sono calcolati.

Con il braccio imprime una forma all'argilla,
mentre con i piedi ne piega la resistenza;
è preoccupato per una verniciatura perfetta,
sta sveglio per pulire il fornello.

Tutti costoro hanno fiducia nelle proprie mani;
ognuno è esperto nel proprio mestiere.
Senza di loro sarebbe impossibile costruire una città;
gli uomini non potrebbero né abitarvi né circolare.

Ma essi non sono ricercati nel consiglio del popolo,
nell'assemblea non hanno un posto speciale,
non siedono sul seggio del giudice,
non conoscono le disposizioni del giudizio.
Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi;
ma sostengono le cose materiali,
e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.


2156.
Sir 39,25-35

Le cose
di prima necessità per la vita dell'uomo.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide


I beni per i buoni furon creati sin da principio,
ma anche i mali per i peccatori.

Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: 
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
Tutte queste cose per i pii sono beni,
ma per i peccatori diventano mali.
Ci sono venti creati per castigo,
e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando verrà la fine, scateneranno violenza,
e placheranno lo sdegno del loro creatore.

Fuoco, grandine, fame e morte
son tutte cose create per il castigo.
Denti delle fiere, scorpioni e vipere,
e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.

Esulteranno al comando divino;
sono pronte sulla terra per tutti i bisogni.
A tempo opportuno non trasgrediranno la parola.

Per questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto:
«Tutte le opere del Signore sono buone;
egli provvederà tutto a suo tempo».
Non c'è da dire: «Questo è peggiore di quello»,
a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.

Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca 
e benedite il nome del Signore.


2157.
Sir 51,13-20

Renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide


Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare,
ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera. 
Davanti al santuario pregando la domandavo,
e sino alla fine la ricercherò.

Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il mio cuore si rallegrò.
II mio piede si incamminò per la via retta; 
dalla giovinezza ho seguito le sue orme.

Chinai un poco l'orecchio per riceverla;
vi trovai un insegnamento abbondante.
Con essa feci progresso;
renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza.

Sì, ho deciso di metterla in pratica;
Sono stato zelante nel bene, non resterò confuso.

La mia anima si è esercitata in essa;
fui diligente nel praticare la legge.
Ho steso le mani verso l'alto;
ho deplorato che la si ignori.

A lei rivolsi il mio desiderio,
e la trovai nella purezza.
In essa acquistai senno fin da principio;
per questo non la abbandonerò.


2158.
Is 2,2-5

Camminiamo nella luce del Signore.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà elevato sulla cima dei monti
e sarà più alto dei colli;
ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno:
« Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli sarà giudice fra le genti
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell'arte della guerra.

Casa di Giacobbe, vieni,
camminiamo nella luce del Signore.


2159. * Is 5,1-7  
La vigna del Signore.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia.

Canterò per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna.

Il
mio diletto possedeva una vigna

sopra un fertile colle.
Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica.
Or dunque, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva, 
essa ha fatto uva selvatica?

Ora voglio farvi conoscere
  

ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. 
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa di Israele;
gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.


2160. * Is 6,1.8 

Eccomi, manda me.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia


N
ell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro:

«Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria». 

Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, 
mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:

«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».

Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse:

«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato».

Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».


2161. * Is 9,2.3.5.6  
Ci è stato dato un figlio.

Oppure:

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce
quando si divide il bottino.
poiché tu, come al tempo di Madian,
hai spezzato il giogo che l'opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle
e il bastone dell'aguzzino.
Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
«Consigliere ammirabile, Dio potente, 
Padre per sempre, Principe della pace»;
grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia,
ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore.


2162.
Is 11,6.10

Gli animali non nuoceranno né uccideranno sul monte del Signore.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia


I
n quel giorno,
il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
La mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano
nel covo di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno 
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese 

come le acque ricoprono il mare.

La radice di lesse si leverà a vessillo per i popoli, 
le genti la cercheranno con ansia,
la sua dimora sarà gloriosa.


2163.
Is 12,1-6

Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

Tu dirai in quel giorno:
«Ti ringrazio, Signore; tu eri adirato con me,
ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato. 
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza».

In quel giorno direte:
«Lodate il Signore, invocate il suo nome; 
manifestate tra i popoli le sue meraviglie, 
proclamate che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore,
perché ha fatto opere grandi,
ciò sia noto in tutta la terra.
Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele».


2164.
Is 26,1-9

Aprite le porte: entri il popolo giusto.

Oppure:

L'anima anela al Signore nella notte... per imparare i suoi giudizi.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:
«Abbiamo una città forte;
egli ha eretto a nostra salvezza
mura e baluardo.

Aprite le porte:

entri il popolo giusto che si mantiene fedele.
Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perché in te ha fiducia.

Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna;
perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto;
la città eccelsa l'ha rovesciata,
rovesciata fino a terra,
l'ha rasa al suolo.
I piedi la calpestano,
i piedi degli oppressi, i passi dei poveri.

Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sì, nella via dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
La mia anima anela a te di notte,
al mattino il mio spirito ti cerca,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia imparano gli abitanti del mondo».


2165.
Is 28,16-17

Ecco,
io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

Dice il Signore Dio:
«Ecco, io pongo una pietra in Sion, 
una pietra scelta,
angolare, preziosa, saldamente fondata: 
chi crede non vacillerà.
lo porrò il diritto come misura
e la giustizia come una livella».


2166. Is 28,23-29

L'uso sapiente degli strumenti di lavoro.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

Così dice il Signore degli eserciti:
«Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate attenzione e sentite le mie parole.
Ara forse tutti i giorni l'aratore,
rompe e sarchia la terra?
Forse non ne spiana la superficie,
non vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino? 
E non vi pone grano e orzo
e spelta lungo i confini?
E la sua perizia rispetto alla regola
gliela insegna il suo Dio.
Certo, l'anèto non si batte con il tribbio,
né si fa girare sul cumino il rullo,
ma con una bacchetta si batte l'anèto
e con la verga il cumino.
Il frumento vien forse schiacciato?
Certo, non lo si pesta senza fine,
ma vi si spinge sopra il rullo
e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo. 
Anche questo proviene
dal Signore degli eserciti:

egli si mostra mirabile nel consiglio,
grande nella sapienza.



2167.
Is 32,15-18                                                      
(vedi n. 1874
)
Effetto della giustizia sarà la pace.


2168. Is 40, 1a.3-5
Il terreno accidentato si trasformi in piano.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia


«
Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate
la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura.

Allora si rivelerà la gloria del Signore 

e ogni uomo la vedrà,
poiché la bocca del Signore ha parlato».


2169.
Is 40,1-5 e [9-11

Alza la voce con forza tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.

Oppure:

Come un pastore, egli fa pascolare il gregge.


Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

«
Consolate, consolate il mio popolo,
dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele
che è finita la sua schiavitù,
è stata scontata la sua iniquità,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore 
doppio castigo per tutti i suoi peccati».

Una voce grida:
«Nel deserto preparate
la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e ogni uomo la vedrà,
poiché la bocca del Signore ha parlato».

[Sali su un alto monte,
tu che rechi liete notizie in Sion;
alza la voce con forza,
tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annunzia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! 
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e i suoi trofei lo precedono.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce pian piano le pecore madri».


2170. * Is 40,28-31

Quanti sperano nel Signore riacquistano forza.

Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia

Non lo sai forse? 
Non lo hai udito?
Dio eterno è il Signore, 
creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca, 
la sua intelligenza è inscrutabile.

Egli dà forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.
 

 

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