Premesse
806. Poiché in una casa
religiosa si raccolgono coloro che, professando i consigli evangelici,
intendono seguire più da vicino Cristo Signore ed imitarlo, è
opportuno che essa venga benedetta con un rito particolare.
807.
Nel rito qui proposto
col nome di casa religiosa si designano anche i conventi e i monasteri.
808.
Sebbene questa
benedizione riguardi innanzi tutto e soprattutto i religiosi, tuttavia
è opportuno scegliere per la celebrazione un giorno nel quale la
comunità dei fedeli, per il cui vantaggio spirituale la nuova casa è
sorta, possa intervenire alla celebrazione.
809.
Il rito qui proposto può
essere usato da un sacerdote. Spetta tuttavia all'Ordinario cui è
affidata la cura della famiglia religiosa, benedire la nuova casa. Nel
caso che egli non possa presiedere al rito, ne affiderà l'incarico al
superiore della comunità. Se il rito è presieduto da un celebrante che
non appartenga al medesimo istituto, o da un vescovo, tutto deve essere
attentamente e opportunamente adattato.
810.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi, tenendo anche
presente la peculiarità dell'istituto religioso o del suo compito
apostolico. Per la benedizione di una casa destinata alla formazione dei
religiosi o delle religiose, si possono attingere alcuni elementi dal
rito della benedizione di un seminario, apportandovi le necessarie
variazioni (vedi cap. XXIII).
811.
Se la casa religiosa è
dotata anche di una propria chiesa, di cui si deve fare la dedicazione o
la benedizione, è opportuno che nelle litanie o nella preghiera dei
fedeli vengano inserite apposite intercessioni o intenzioni, tenendo
presente, in particolare, la casa religiosa e il tipo di vita della
comunità religiosa interessata.
812.
Nelle regioni in cui
vige la consuetudine di benedire ogni anno le case nel Tempo di Pasqua o
in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle case
religiose, il ministro, servendosi degli elementi indicati in questo
rito, sentiti anche i pareri ed i suggerimenti della famiglia religiosa
interessata, può preparare una celebrazione che giovi al
bene spirituale dei partecipanti.
Rito della benedizione
INIZIO
813.
Quando
religiosi/e e
fedeli si sono riuniti, si esegue un canto adatto. Poi tutti si fanno il
segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
814.
Il sacerdote saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio, origine e fonte di ogni
santità.
che invita i suoi figli e le
sue figlie alla sequela di Cristo,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
Oppure:
R. A lui la gloria nei
secoli.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
815.
Il sacerdote, o un altro
ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Dove due o tre sono riuniti
nel suo nome, Cristo è in mezzo a loro. Imploriamo la divina
benedizione su questa casa destinata ad accogliere una famiglia
religiosa, che si propone di seguire più da vicino il Signore nella
carità e nella verginità, nella povertà e nell'obbedienza.
Il Padre della luce, da cui
proviene ogni bene, conceda a tutti i membri di questa comunità di
essere fedeli al loro santo proposito. Cerchino in tutto la gloria di
Dio sulle orme di Cristo, maestro e modello di ogni perfezione. Siano
perseveranti nella preghiera e nella comunione fraterna. Rendano al vivo
l'immagine di una Chiesa orante e penitente, e guidati dallo Spirito,
ciascuno secondo il proprio dono, si impegnino costantemente, perché
Cristo faccia di tutti noi la sua dimora.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
816.
Poi il sacerdote
prosegue dicendo:
O
Dio, che susciti
continuamente il volere e l'operare,
noi ti benediciamo
perché durante il nostro
pellegrinaggio terreno
ci hai ispirato il desiderio
ardente della tua casa.
Fa' che i tuoi figli,
che entrano in questa nuova
dimora,
ti ascoltino nella fede,
ti invochino nella preghiera,
ti cerchino nella fatica
e scoprano in ogni realtà la
tua presenza.
Siano testimoni del Vangelo
e diffondano dovunque il buon
odore di Cristo,
e così raggiungano la
felicità promessa
nella manifestazione della
sua gloria.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
817.
Quindi i lettori o
alcune persone idonee tra i presenti leggono uno o più brani della
Sacra Scrittura, scelti tra quelli qui proposti o tra quelli che si
trovano nel «Lezionario per le Messe rituali: Per la Consacrazione delle
vergini e la professione religiosa» (pp. 473-547). Le letture siano
intercalate con salmi responsoriali adatti o con pause di silenzio. La
lettura del Vangelo, fatta dal diacono, abbia sempre il posto
principale.
Eb 13,1-3.5-7.14-17
Non abbiamo quaggiù una città
stabile.
Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera agli Ebrei
Perseverate nell'amore
fraterno. Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno
accolto degli angeli senza saperlo. Ricordatevi dei carcerati, come se
foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, in
quanto anche voi siete in un corpo mortale.
La vostra condotta sia senza
avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha
detto: «Non ti lascerò e non abbandonerò». Così possiamo dire con
fiducia: «Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare
l'uomo?» Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la
parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di
vita, imitatene la fede.
Non abbiamo quaggiù una città
stabile, ma andiamo in cerca di quella futura. Per mezzo di Cristo
dunque offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il
frutto di labbra che confessano il suo nome. Non dimenticatevi della
beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perché di tali
sacrifici il Signore si compiace. Obbedite ai vostri capi e state loro
sottomessi, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da
renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non
gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.
818. Oppure:
Gv 1,35-42
Si fermarono presso di lui.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo Giovanni [Battista] stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo
sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» E i due
discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e,
vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?» Gli risposero: «Rabbi
(che significa maestro), dove abiti?» Disse loro: «Venite e vedrete».
Andarono, dunque, e videro dove abitava e quel giorno si fermarono
presso di lui: erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito
le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di
Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse:
«Abbiamo trovato il Messia» (che significa il Cristo) e lo condusse da
Gesù.
RESPONSORIO
819.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
992 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 23 (24), 1-2 3-4 5-6
R. Noi cerchiamo il tuo
volto, Signore.
Sal 44 (45), 11-12 14-15 16
R. Ecco lo sposo:
andate incontro a Cristo
Signore. Cfr
Mt 25,6
Sal 83 (84), 3 4 5.8 11 12
R.
Com'è dolce, Signore,
abitare la tua casa.
Sal 132 (133), 2 3
R. Quanto è bello che i
fratelli vivano insieme.
OMELIA
820.
Quindi il sacerdote
rivolge l'omelia ai presenti, illustrando le letture bibliche, perché
percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
CON
INVOCAZIONE DEI SANTI
821.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Cristo Signore ha promesso di
rimanere in mezzo ai suoi discepoli sino alla fine dei tempi.
Rivolgiamoci a lui con amore
umile e confidente.
R.
Resta con noi, Signore.
Verbo di Dio,
che ti sei fatto uomo nel
grembo della Vergine Maria
per opera dello Spirito Santo
e hai voluto abitare in mezzo
a noi,
la nostra comunità ti
accoglie con cuore riconoscente
nella nostra casa. R.
Figlio dell'uomo,
che hai nascosto la tua
gloria
nella casa di Nazaret con
Maria e Giuseppe,
degnati di scegliere questa
casa come tua dimora.
R.
Cristo risorto,
che hai promesso di essere
presente
in mezzo ai fedeli radunati
nel tuo nome,
aiutaci a formare una sola
famiglia
nel tuo amore. R.
Servo obbediente del Padre,
che non avesti una pietra
dove posare il capo,
sii ospite di questa casa per
te preparata.
R.
Fratello universale,
che hai garantito di
accogliere nei tabernacoli eterni
coloro che ti vengono
incontro nella persona dei piccoli,
donaci la grazia di
riconoscerti
e di servirti con gioia in
ogni uomo.
R.
* 822.
Il sacerdote invita i
presenti a invocare i santi. Nello schema qui proposto si possono
inserire i santi patroni della Chiesa particolare, del Seminario e del
luogo. Le invocazioni si concludono con
Santi e sante di Dio.
Invochiamo ora
l'intercessione della Regina degli apostoli e dei santi nostri patroni.
Santa Maria, Madre di Dio
prega per noi
San Giovanni Battista
prega per noi
San Giuseppe
prega per noi
Santi Pietro e Paolo
pregate per noi
Sant'Andrea
prega per noi
San
N.
prega per noi
Santi N. e N.
pregate per noi
Santi e sante di Dio
pregate per noi
Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
823.
Il sacerdote, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
O
Dio, ispiratore e
realizzatore di ogni santo proposito,
ascolta la nostra preghiera:
concedi la tua paterna
benevolenza
agli abitanti di questa casa,
perché non si estingua mai
la meditazione della tua
parola,
la comunione fraterna,
l'operosità assidua,
la premurosa attenzione ai
fratelli;
quanti si sono offerti a te
nella sequela di Cristo,
rendano testimonianza viva
della loro consacrazione
e tutto il popolo benedica il
tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
824. Oppure:
Gesù benedetto,
che hai preparato una
gloriosa dimora nei cieli
per quanti professano i
consigli evangelici,
benedici questa casa e i suoi
abitanti:
circondali sempre con la tua
protezione,
e custodiscili nella tua
grazia
perché si rafforzi in loro
il vincolo di comunione
fraterna.
Fa', o Signore,
che servendo te e il prossimo
diventino essi stessi un
vangelo vivente,
lievito di conversione e di
rinnovamento nello Spirito
per tutto il popolo
cristiano.
Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.
R.
Amen.
825. Il sacerdote asperge
persone e ambienti con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
*
826.
Quindi il Superiore o
un altro religioso colloca (o scopre il Crocifisso o un'altra immagine
sacra nell'ambito della casa religiosa.
Nel frattempo si può cantare
Dov'è carità
e amore o eseguire altro canto adatto.
CONCLUSIONE
827.
Il sacerdote stendendo
le mani sui religiosi/e dice:
Dio, che ci dà la gioia di
abitare in questa casa,
effonda su di noi lo Spirito
Consolatore:
ci custodisca da ogni
avversità,
ci renda perseveranti nel
servizio
e fedeli nel santo proposito.
R.
Amen.
828. Quindi benedice tutti i
presenti dicendo:
E
su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio
X
e Spirito
Santo.
R.
Amen.
829. Oppure:
Dio Padre onnipotente vi
benedica,
perché questa sia una
abitazione santa
in cui si vive e si lavora
alla sua presenza.
R.
Amen.
Cristo Signore
dimori per la fede nei vostri
cuori
e vi prepari un posto
per regnare con lui nella
casa del Padre.
R.
Amen.
Lo Spirito Santo
rimanga sempre in voi e fra
voi,
perché l'opera gioiosamente
intrapresa
sia portata per suo dono a
felice compimento.
R.
Amen.
830. Quindi benedice tutti i
presenti dicendo:
E
su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo.
R.
Amen.
831. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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