27 - BENEDIZIONE
PER UN OSPEDALE
O UNA CASA DI CURA

 
Premesse

882.
Gli ospedali e le case di cura si possono considerare un segno della fedeltà con la quale i discepoli di Cristo accolgono il mandato evangelico di curare i malati.
L'inaugurazione di queste strutture ospedaliere è una buona occasione pastorale per riunire la comunità cristiana, in modo che meglio comprenda il significato della malattia e l'importanza che ha la scienza medica nelle disposizioni della divina Provvidenza.

883. Questa celebrazione non è direttamente riferita ai malati, ma piuttosto a coloro che in qualsiasi modo prestano ad essi il loro servizio. Non si compia quindi la benedizione di un ospedale senza la partecipazione dei medici e di coloro che si dedicano al servizio dei malati.

884. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.

885. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

* 886. Questo rito si tralascia se l'ospedale o la casa di cura è dotata di una propria chiesa o cappella di cui si deve fare la dedicazione o la benedizione. E' opportuno tuttavia che nelle litanie o nella preghiera dei fedeli vengano inserite apposite intercessioni o intenzioni, tenendo presenti le varie situazioni dei malati e degli operatori sanitari.

887. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche agli ospedali o case di cura, il ministro, servendosi degli elementi indicati in questo rito o in quello per la «Benedizione dei malati», (Cap. VI, p. 117 ss.), può preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale sia ai malati che degli operatori sanitari.

 


Rito della benedizione



INIZIO

888. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

889. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Il Signore Gesù, 
che ha dato ai discepoli 
la missione di curare e sollevare gli infermi,
sia con tutti voi.


R.
E con il tuo spirito.

o in altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA


890.
Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito benedizione con queste parole o altre simili:

I
l Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione, che tutti consola per mezzo del suo Figlio nello Spirito Santo, guarda con affetto di predilezione ogni persona che soffre nel corpo e nell'anima e quanti prestano loro assistenza e aiuto. I malati, infatti, completano nella propria carne ciò che manca della passione di Cristo per il suo corpo, che è la Chiesa, e rendono presente in modo singolare la persona stessa del Signore. Egli si identifica negli infermi a tal punto da ritenere rivolto a sé ogni gesto compiuto in loro favore. Affidiamo a Maria, salute degli infermi, la nostra supplica per ottenere la divina benedizione su questo ospedale [casa di cura], sui malati che vi saranno
[sono] accolti e su quanti si prodigheranno [si prodigano] a loro servizio.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

891. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:

Mt 4,23-25
 
Conducevano a lui i malati, ed egli li guariva.


Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattia e d'infermità nel popolo. La sua fama si sparse per tutta la Siria, e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici: ed egli li guariva. E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

892.
Oppure (per esteso vedi a p. 902 ss. ):

Sir 38,1-14

E' il Signore che ha creato il medico.

2 Cor 1,3-7
Dio di ogni consolazione.

Mt 25,31-46
Ero malato e mi avete visitato.

Lc 10,30-37

Ha avuto compassione di lui. 


RESPONSORIO

893. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 1014 ss.) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 101 (102), 2-3 24-25
R.
Signore, ascolta la mia preghiera.

Is 38, 10 11 12a-d 16

R.
In te spero, Signore: salva la mia vita.


BREVE ESORTAZIONE


894.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI

895. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità momento.

Supplichiamo con umile fiducia Cristo Signore, che è venuto nel mondo per consolare gli afflitti e guarire gli infermi.

R. Benedici, Signore, chi confida in te.

Tu che sei venuto a curare gli infermi 
e a sanare i contriti di cuore, 
visita questa casa 
con la forza consolatrice del tuo Spirito.
R.

Tu che predicavi il Vangelo del Regno 
e guarivi il popolo da ogni infermità, 
mostra a tutti la dolcezza del tuo amore.
R.

Tu che imponendo le mani sui malati 
ridonavi loro la salute, 
soccorri con il dono della tua grazia 
gli ospiti di questa casa.
R.

Tu che hai affidato agli apostoli 
la missione di curare gli infermi, 
esaudisci la preghiera della tua Chiesa, 
che implora per loro sollievo e guarigione.
R.

Tu che hai promesso la divina ricompensa 
a coloro che nel tuo nome visitano e assistono i malati,
donaci occhi e cuore per vedere e amare te 
nei nostri fratelli sofferenti.
R.  
_____________________________________________________

* 896. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il celebrante dice:

Preghiamo.  
 
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________

Segue la preghiera del Signore.

Padre nostro.



PREGHIERA DI BENEDIZIONE

897. Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:

S
ii benedetto, Dio nostro Padre, 

per i benefici che ci hai elargito in Cristo tuo Figlio: 
egli è venuto a guarire le nostre infermità e debolezze 
con la potenza dello Spirito Santo, 
e inviando i discepoli a predicare il Vangelo 
ordinò loro di visitare e curare gli infermi.

Fa' che i nostri fratelli e sorelle 
degenti in questo ospedale
[questa casa]  
siano assistiti dai medici e dai loro collaboratori 
con premurosa attenzione 
e curati con assidua sollecitudine, 
perché rientrando nelle loro case 
fisicamente e spiritualmente ristorati, 
lodino ogni giorno la tua misericordia.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

898.
Oppure: 

Padre onnipotente e misericordioso, 
fonte di ogni benedizione, 
tu hai affidato la sorte di ogni infermo 
alle cure premurose del tuo popolo
che cammina in novità di vita in Cristo tuo Figlio;

esaudisci le nostre umili preghiere: 
per la grazia del tuo Spirito 
fa' che questa casa 
diventi un luogo di benedizione e di carità autentica; 
qui i medici esercitino con sapienza 
la loro difficile arte; 
qui il personale sanitario 
presti con sollecitudine il proprio servizio; 
qui vengano i fratelli 
a visitare il Cristo che soffre nelle sue membra; 
possano gli infermi recuperare prontamente la salute 
e renderti fervide grazie dei benefici ricevuti.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

899.
Il ministro asperge persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, o Padre, 
nel segno di quest'acqua benedetta 
l'adesione a Cristo, 
pietra fondamentale che ci sostiene 
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.

* 900. Quindi uno dei responsabili dell'Istituto colloca (o scopre il Crocifisso o un'altra immagine sacra nell'ambito dell'ospedale o della casa di cura.

Nel frattempo si può eseguire un canto adatto.


CONCLUSIONE


901.
Il ministro stendendo le mani sul personale dell'ospedale dice: 

D
io, consolatore degli afflitti

e sostegno dei sofferenti, 
che vi ha convocati a inaugurare questa casa, 
preparata con intelligenza d'amore 
per la cura degli infermi, 
vi confermi con la sua grazia, 
perché rendiate un fedele servizio a Cristo, 
presente nelle sue membra. 
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

902.
Quindi benedice tutti i presenti dicendo:

E su voi tutti qui presenti, 
scenda la benedizione di Dio onnipotente, 
Padre e Figlio X e Spirito Santo.

R. Amen.

903.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
 

 

Indice Generale


  www.maranatha.it

HOME