44.
MARIA
VERGINE
SALUTE DEGLI INFERMI
La «salvezza
di Dio» riguarda
tutto l'uomo, il suo corpo, la sua anima, il suo spirito, sia quando è
pellegrino sulla terra, sia, soprattutto, quando diventa cittadino del
cielo. In forza della salvezza ottenutaci da Cristo nello Spirito Santo,
la condizione dell'uomo viene completamente cambiata: l'oppressione
diventa libertà, l'ignoranza conoscenza del vero, l'infermità salute,
l'afflizione gioia, la morte vita, e la schiavitù del peccato si muta
in partecipazione alla natura divina. Tuttavia quaggiù l'uomo non può
godere pienamente della salvezza: la sua vita infatti conosce ancora il
dolore, la malattia, la morte. «Salvezza di Dio» è lo
stesso Cristo, che il Padre mandò nel mondo come Salvatore dell'uomo e
medico dei corpi e delle anime, come lo invoca la liturgia rifacendosi
in qualche modo alle parole di sant'Ignazio di Antiochia (cfr Agli
Efesini, VII, 2: Sources Chrétiennes 10, p. 74). Cristo, nei giorni
della sua vita terrena, nella sua grande misericordia, guarì molti
malati, liberandoli spesso anche dalla ferita del peccato (cfr Mt 9,
2-8; Gv 5,1-14). La beata Vergine, quale madre del Cristo Salvatore
dell'uomo, e madre dei credenti, è premurosa e tenera nel soccorrere i
suoi figli che si trovano nel dolore. Per questo sono moltissimi gli
ammalati che ricorrono a lei - spesso recandosi anche nei santuari a lei
dedicati - per riavere, per sua intercessione, la salute. Presso i
santuari mariani si trovano tante testimonianze della immensa fiducia
che i sofferenti ripongono nella Madre del Cristo. Tra gli appellativi
con cui i fedeli travagliati da qualche male venerano la beata Vergine
Maria, spicca quello di «salute degli infermi», diffuso
particolarmente dai Religiosi della Congregazione dei Ministri Regolari
degli Infermi; nella loro chiesa romana, dedicata a santa Maria
Maddalena, si venera un'immagine della «Salus
infirmorum». Nella
liturgia della parola si legge il Cantico di Isaia sul «Servo di Jahvé» (Prima
Lettura: Is 53,1-5. 7-10) che «si e
caricato delle nostre sofferenze, si e addossato i nostri dolori» (v. 4) e che «per le sue
piaghe noi siamo stati guariti» (v. 5).
La comunità dei fedeli risponde benedicendo Dio che «guarisce tutte le malattie» (Salmo
responsoriale, 102 [103], 3b). Nel Vangelo si proclama la pericope
lucana della visitazione di Maria ad Elisabetta, perché i fedeli
contemplando la beata Vergine del Magnificat, che piena di fede si
affretta a visitare la madre del Precursore, siano stimolati a imitarla
nella sollecitudine verso i fratelli e le sorelle infermi. Nella
liturgia eucaristica si glorifica il Padre che ai fedeli che soffrono ha
dato come patrona e modello la beata Vergine: - patrona, perché «a tutti i
sofferenti che guardano a lei», «risplende come segno di salvezza e di speranza» (Prefazio); - modello, perché la beata Vergine Maria a chi la contempla
«offre il modello di una perfetta adesione al volere (di
Dio) e di conformità al Cristo»
(Prefazio). Ricorrere alla intercessione della beata Vergine «salute degli infermi» per
riavere la salute, e fare memoria anche di un momento peculiare della
storia della salvezza, che avrà il suo pieno compimento allorché, al
ritorno glorioso di Cristo, sarà «annientato
l'ultimo nemico, la morte» (1 Cor
15, 26), e i corpi dei giusti risorgeranno incorruttibili. Questi testi,
fatta eccezione per il Prefazio, sono gli stessi della messa della beata
Vergine Maria «salute
degli infermi», che si
trova nel «Proprio
dell'Ordine dei Ministri degli infermi»,
Tipografia Poliglotta Vaticana 1974, pp. 14-15. 27-30.
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ANTIFONA D’INGRESSO
cfr Sal 35 3; Gv 2 3
«Io sono la salvezza del popolo», dice il Signore.
«In qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò
e sarò il loro Signore per sempre».
COLLETTA
Concedi ai
tuoi fedeli, Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo e dello spirito
e per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
SULLE OFFERTE
Guarda con bontà, o Signore, le offerte che ti presentiamo,
nel ricordo di Maria vergine e madre,
e in segno di paterno gradimento
donaci l'aiuto della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Maria segno di salute per gli infermi
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito
V. In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. È cosa buona e giusta.
A
E’ veramente
cosa buona e giusta
nostro dovere e fonte di salvezza, *
renderti grazie, o Padre, *
e magnificare il tuo amore per noi *
in questa memoria della beata
Vergine Maria,
salute degli infermi. **
B
Partecipe in modo singolare del mistero del dolore, *
risplende come segno di salvezza e
di speranza *
a quanti nell'infermità invocano
il suo patrocinio; **
a tutti i sofferenti che guardano a
lei,
offre il modello di perfetta
adesione al tuo volere, *
e di piena conformità al Cristo,
che nel suo immenso amore per noi *
ha portato le nostre debolezze e si
è caricato dei nostri
dolori. **
A
Per mezzo di lui si allietano gli angeli
e nell'eternità adorano la gloria
del tuo volto. *
Al loro canto concedi, o Signore, *
che si uniscano le nostre umili
voci *
nell'inno di lode: **
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.
I cieli
e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome
del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Sal 117,14
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, il sacramento del corpo e sangue del tuo unico Figlio,
che abbiamo ricevuto con gioia
nel devoto ricordo della beata Vergine della salute,
ci sostenga nel cammino della vita presente
e ci guidi alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
LEZIONARIO
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