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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
XXV
SETTIMANA DEL
TEMPO ORDINARIO
- GIOVEDÌ
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, popoli, adoriamo il Signore,
il Dio unico e vero.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura
« quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite
il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
O Cristo, Verbo del Padre,
re glorioso fra gli angeli,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.
Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.
Illumina col tuo Spirito
l'oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre. Amen.
1^ Antifona
La tua, parola, Signore,
è scudo per chi si rifugia in te.
SALMO 17, 31-35
IV Ringraziamento a Dio salvatore
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31).
La via di Dio è diritta, †
la parola del Signore è provata al fuoco; *
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore *
e ha reso integro il mio cammino;
mi ha dato agilità come di cerve, *
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia, *
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
La tua, parola, Signore,
è scudo per chi si rifugia in te.
2^ Antifona
La tua destra mi sostiene, o Signore.
SALMO 17, 36-46
V Ringraziamento a Dio
salvatore
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31).
Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †
la tua destra mi ha sostenuto, *
la tua bontà mi ha fatto crescere.
Hai spianato la via ai miei passi, *
i miei piedi non hanno vacillato.
Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *
non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati, *
sono caduti sotto i miei piedi.
Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *
hai piegato sotto di me gli avversari.
Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *
hai disperso quanti mi odiavano.
Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *
al Signore, ma non ha risposto.
Come polvere al vento li ho dispersi, *
calpestati come fango delle strade.
Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *
all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore, †
impallidivano uomini stranieri *
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
La tua destra mi sostiene, o Signore.
3^ Antifona
Viva il Signore:
benedetto il Dio della mia salvezza.
SALMO 17, 47-51
VI Ringraziamento a
Dio salvatore
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31).
Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Dio, tu mi accordi la rivincita †
e sottometti i popoli al mio giogo, *
mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare *
e mi liberi dall'uomo violento.
Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *
e canterò inni di gioia al tuo nome.
Egli concede al suo re grandi vittorie, †
si mostra fedele al suo consacrato, *
a Davide e alla sua discendenza per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Viva il Signore:
benedetto il Dio della mia salvezza.
Versetto
V. Togli il velo ai miei occhi, Signore:
R. scruterò i prodigi della tua legge.
Prima Lettura
Dal libro
del profeta Ezechiele 37, 15-28
Un «segno» che adombra la unificazione di Giuda e Israele
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, prendi un
legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a lui, poi prendi un
altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Efraim e tutta la casa
d'Israele unita a lui, e accostali l'uno all'altro in modo da fare un
legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del
tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, tu
dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che
è in mano à Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul
legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano
mia.
Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e dì loro:
Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti
fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel
loro paese: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti
d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due
popoli, né più saranno divisi in due regni. Non si contamineranno più
con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li
libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide sarà su
di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei
comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica.
Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra
su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei
loro figli, attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per
sempre. Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza
eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in
mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il
loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le genti sapranno che io sono il
Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a
loro per sempre».
Responsorio
Cfr. Ez 37, 21. 22; Gv 10, 16
R. Ecco, io prenderò i figli di Israele, li radunerò da ogni parte, ne
farò un solo popolo: * e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
V. Ho altre pecore che non sono di questo ovile: anche queste io devo
condurre,
R. e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
Seconda Lettura
Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo
(Disc. 46, 24-25. 27; CCL 41, 551-553)
In pascoli ubertosi pascolerò le mie pecore
«Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò
nella loro terra e le farò pascolare sui monti di Israele» (Ez 34, 13).
Per «monti di Israele» devono intendersi le pagine delle Sacre
Scritture. Lì pascolate, se volete pascolare con sicurezza. Tutto quello
che ascolterete da quella fonte, gustatelo con piacere; tutto quello
invece che è al di fuori, rigettarlo. Per non andare errando nella
nebbia, ascoltate la voce del pastore. Radunatevi sui monti delle Sacre
Scritture. Ivi troverete le delizie del vostro cuore, ivi non c'è nulla
di velenoso, nulla di dannoso: solo pascoli ubertosi. Venite solamente
voi; pecore sane, venite; voi solo pascolate sui monti di Israele.
«E lungo i ruscelli e in ogni luogo abitato del paese» (Ez 34, 13 volg.).
Infatti dai monti, di cui abbiamo parlato, sono scaturiti i fiumi della
predicazione evangelica quando per tutta la terra si è diffusa la loro
voce (cfr. Sal 18, 5) ed ogni contrada della terra è diventata rigogliosa
e fertile per pascervi le pecore.
«Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti
d'Israele: lì riposeranno in un buon ovile» (Ez 34, 14) cioè dove
possano trovare riposo, dove possano dire: Si sta bene. Dove possano
riconoscere: E' vero, è chiaro, non ci inganniamo. Troveranno riposo
nella gloria di Dio, come in casa propria: «E dormiranno», cioè
riposeranno, in grandi delizie.
«E avranno rigogliosi pascoli sui monti di Israele» (Ez 34, 14). Ho già
parlato di questi monti di Israele, monti floridi, verso i quali leviamo
gli sguardi perché di là ci venga l'aiuto. Ma il nostro aiuto ci viene
dal Signore, «che ha fatto il cielo e la terra» (Sal 123, 8).
Infatti perché la nostra speranza non si arrestasse ai monti floridi,
dopo aver detto: «Pascolerò le mie pecore sui monti di Israele»,
soggiunse subito: «Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo» (Ez 34,
15). Leva pure il tuo sguardo verso i monti, donde verrà il tuo aiuto, ma
non dimenticare chi dice: «Io le condurrò al pascolo». Perché l'aiuto
ti viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.
E conclude così: E le pascolerò come è giusto, con giudizio (cfr. Ez
34, 16). Considera come egli solo sappia pascolare il gregge, perché solo
lui lo pascola come è giusto, con giudizio. Quale uomo infatti è in
grado di giudicare un altro uomo? Il mondo è pieno di giudizi avventati.
Colui del quale dovremmo disperare, ecco che all'improvviso si converte e
diviene ottimo. Colui dal quale ci saremmo aspettati molto, ad un tratto
si allontana dal bene e diventa pessimo. Né il nostro timore, né il
nostro amore sono stabili e sicuri.
Che cosa sia oggi ciascun uomo, a stento lo sa lo stesso uomo. Tuttavia
fino a un certo punto egli sa che cosa è oggi, ma non già quello che sarà
domani. Dio solo dunque pascola con giudizio, distribuendo a ciascuno il
suo: a chi questo, a chi quello, secondo che gli è dovuto. Egli infatti
sa quello che fa. Pascola con giudizio coloro che ha redento, lui che si
è sottoposto a un giudizio umano. Dunque è lui solo che pascola con
giudizio.
Responsorio
Cfr. Gv 10, 14; Ez 34, 11. 13
R. Io sono il buon pastore. * Conosco le mie pecore ed esse mi conoscono.
V. Io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura; le radunerò dalle
nazioni e le farò pascolare.
R. Conosco le mie pecore ed esse mi conoscono.
Orazione
O Dio, che
nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di
tutta la legge, fa che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di
entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore.
R.
Amen.
Benediciamo
il Signore.
R.
Rendiamo grazie a Dio.
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