Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
XX
SETTIMANA DEL
TEMPO ORDINARIO
- MARTEDÌ
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Grande è il Signore:
venite adoriamo.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura
« quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite
il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Ascolta, o Padre santo,
la voce dei fedeli,
che invocano il tuo nome.
Tu spezza le catene,
guarisci le ferite,
perdona i nostri errori.
Senza te siam sommersi
in un gorgo profondo
di peccati e di tenebre.
Il tuo braccio potente
ci conduca a un approdo
di salvezza e di pace.
Sia onore e gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
A te giunga, Signore, il mio grido:
non nascondermi il tuo volto.
SALMO
101, 2-12 (I) Aspirazioni
e preghiere di un esule
Sia
benedetto Dio … il quale ci consola in ogni nostra tribolazione (2 Cor
1, 4).
Signore, ascolta la mia preghiera, *
a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto; †
nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l'orecchio. *
Quando ti invoco: presto, rispondimi.
Si dissolvono in fumo i miei giorni *
e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
dimentico di mangiare il mio pane.
Per il lungo mio gemere *
aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
sono come un gufo tra le rovine.
Veglio e gemo *
come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
furenti imprecano contro il mio nome.
Di cenere mi nutro come di pane, *
alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
perché mi sollevi e mi scagli lontano.
I miei giorni sono come ombra che declina, *
e io come erba inaridisco.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
A te giunga, Signore, il mio grido:
non nascondermi il tuo volto.
2^ Antifona
Volgiti, Signore, alla preghiera del povero.
SALMO
101, 13-23 (II)
Aspirazioni e preghiere di un esule
Sia
benedetto Dio … il quale ci consola in ogni nostra tribolazione (2 Cor
1, 4).
Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
il tuo ricordo per ogni generazione.
Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
perché è tempo di usarle misericordia: *
l'ora è giunta.
Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
e li muove a pietà la sua rovina.
I popoli temeranno il nome del Signore *
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera del misero *
e non disprezza la sua supplica.
Questo si scriva per la generazione futura *
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, *
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
per liberare i condannati a morte;
perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
e i regni per servire il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Volgiti, Signore, alla preghiera del povero.
3^ Antifona
In principio, Signore, hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
SALMO
101, 24-29 (III) Aspirazioni
e preghiere di un esule
Sia
benedetto Dio … il quale ci consola in ogni nostra tribolazione (2 Cor
1, 4).
Ha fiaccato per via la mia forza, *
ha abbreviato i miei giorni.
Io dico: Mio Dio, †
non rapirmi a metà dei miei giorni; *
i tuoi anni durano per ogni generazione.
In principio tu hai fondato la terra, *
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani, *
tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso *
e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
resterà salda davanti a te la loro discendenza.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
In principio, Signore, hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
Versetto
V. Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento,
R. ascolta le parole della mia bocca.
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia 7, 1-17
Il segno dell'Emmanuele nell'imminenza
della guerra
Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezin re
di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro
Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque
annunziato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Efraim».
Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si
agitano i rami del bosco per il vento.
Il Signore disse a Isaia: «Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio
Seariasub, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada
del campo del lavandaio. Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo,
non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni
fumosi, per la collera di Rezin degli Aramei e del figlio di Romelia.
Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male
contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e
vi metteremo come re il figlio di Tabeel.
Così dice il Signore Dio:
Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Rezin.
Capitale di Efraim è Samaria
e capo di Samaria il figlio di Romelia.
Ancora sessantacinque anni
ed Efraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non avrete stabilità».
Il Signore parlò ancora ad Acaz dicendo: «Chiedi un segno dal Signore
tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Ma Acaz
rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia
disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza
degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?
Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà
e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e
miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.
Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere
il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. Il Signore
manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali
non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di
Assiria».
Responsorio Cfr.
Is 7, 14; 8, 10; Lc 1, 30. 31
R. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio. * Questi si chiamerà
Emmanuele, Dio-con-noi.
V. Non temere, Maria: concepirai un figlio, e lo darai alla luce.
R. Questi si chiamerà Emmanuele, Dio-con-noi.
Seconda Lettura
Dalla «Omelia in lode della Vergine Madre» di san Bernardo, abate
(Om. 2, 1-2. 4; Opera omnia, ed. Cisterc. 4 [1996] 21-23)
Preparata dall'Altissimo, prefigurata dai
padri
A Dio conveniva una natività di questo genere: che non nascesse se non
dalla Vergine; anche alla Vergine si addiceva un parto tale: che non
generasse se non Dio. Perciò il creatore degli uomini, che stava per
nascere dall'uomo per diventare uomo, dovette scegliere tra tutte le
donne, anzi creare una tale madre, quale sapeva convenire a sé e che gli
sarebbe piaciuta.
Volle dunque che fosse una vergine. Lui immacolato volle nascere
dall'Immacolata, perché, avrebbe dovuto lavare le macchie di tutti. Lui
mite ed umile di cuore volle venire da una madre piena di mitezza e di
umiltà, perché doveva offrirsi a ognuno modello di tali virtù, utili,
anzi necessarie per la salvezza. Concesse il dono della maternità alla
Vergine, lui che le aveva ispirato il voto della verginità e l'aveva
arricchita dei meriti dell'umiltà.
Altrimenti come avrebbe potuto l'Angelo proclamarla piena di grazia, se
avesse avuto qualcosa anche piccola che non fosse dalla grazia? Ella che
stava per concepire il Santo dei santi ed era in procinto di darlo alla
luce, perché fosse santa nel corpo, ricevette il dono della verginità,
e, perché lo fosse anche nella mente, ricevette quello dell'umiltà.
La Vergine di stirpe regale, ornata di gemme di santità e splendente
della doppia bellezza della mente e del corpo, conosciuta nelle sedi
celesti per le sue doti e la sua bellezza, richiamò sopra di sé lo
sguardo dei cittadini del cielo e attirò sulla sua persona l'occhio del
Re, che la fece oggetto della sua scelta e destinataria del messaggio
angelico.
«Fu mandato l'angelo», dice, «a una vergine» (Lc 1, 26-27): vergine
nel corpo, vergine nell'anima, vergine per voto, vergine insomma quale la
descrive l'Apostolo, santa nell'anima e nel corpo; e non scoperta di
recente né per caso, ma eletta dall'eternità, conosciuta in antecedenza
dall'Altissimo e preparata per lui, custodita dagli angeli, prefigurata
dai padri, promessa dai profeti.
Responsorio Lc
1, 35; Sal 44, 11. 12
R. Lo Spirito Santo scenderà su di te, Maria, su te stenderà la sua
ombra la potenza dell'Altissimo. *
Colui che nascerà da te sarà il Santo, il Figlio di Dio.
V. Ascolta, figlia, e guarda: al re piacerà la tua bellezza.
R. Colui che nascerà da te sarà il Santo, il Figlio di Dio.
Orazione
O Dio,
che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi
la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni
cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il
nostro Signore.
R.
Amen.
Benediciamo
il Signore.
R.
Rendiamo grazie a Dio.
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