Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture 

XIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - MERCOLEDÌ
UFFICIO DELLE LETTURE


INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
Adoriamo il Signore,
il Dio che ci ha creato.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia
(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
(Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo »
(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
(Ant.).
 

Inno

Cristo, sapienza eterna,
donaci di gustare
la tua dolce amicizia.

Angelo del consiglio,
guida e proteggi il popolo
che spera nel tuo nome.

Sii tu la nostra forza,
la roccia che ci salva
dagli assalti del male.

A te la gloria e il regno,
la potenza e l'onore,
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Davanti al tuo volto, Signore,
grazia e fedeltà.


SALMO 88, 2-19
   (I) La misericordia di Dio per la casa di Davide
Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23).

Canterò senza fine le grazie del Signore, *
con la mia bocca 
annunzierò la tua fedeltà nei secoli, 

perché hai detto: 
«La mia grazia rimane per sempre»; *
la tua fedeltà è fondata nei cieli. 

«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, *
ho giurato a Davide mio servo: 
stabilirò per sempre la tua discendenza, *
ti darò un trono che duri nei secoli». 

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, *
la tua fedeltà nell'assemblea dei santi. 
Chi sulle nubi è uguale al Signore, *
chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio? 

Dio è tremendo nell'assemblea dei santi, *
grande e terribile tra quanti lo circondano. 

Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? *
Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona. 

Tu domini l'orgoglio del mare, *
tu plachi il tumulto dei suoi flutti. 
Tu hai calpestato Raab come un vinto, *
con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. 

Tuoi sono i cieli, tua è la terra, *
tu hai fondato il mondo e quanto contiene; 
il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, *
il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome. 

E' potente il tuo braccio, *
forte la tua mano, alta la tua destra. 
Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, *
grazia e fedeltà precedono il tuo volto. 

Beato il popolo che ti sa acclamare *
e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto: 
esulta tutto il giorno nel tuo nome, *
nella tua giustizia trova la sua gloria. 

Perché tu sei il vanto della sua forza *
e con il tuo favore innalzi la nostra potenza. 
Perché del Signore è il nostro scudo, *
il nostro re, del Santo d'Israele.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Davanti al tuo volto, Signore,
grazia e fedeltà.

2^ Antifona
Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide,
Cristo, Figlio di Dio.


SALMO 88, 20-30
   (II) La misericordia di Dio per la casa di Davide
Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23).

Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: †
«Ho portato aiuto a un prode, *
ho innalzato un eletto tra il mio popolo. 

Ho trovato Davide, mio servo, *
con il mio santo olio l'ho consacrato; 
la mia mano è il suo sostegno, *
il mio braccio è la sua forza. 

Su di lui non trionferà il nemico, *
né l'opprimerà l'iniquo. 
Annienterò davanti a lui i suoi nemici *
e colpirò quelli che lo odiano. 

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui *
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. 
Stenderò sul mare la sua mano *
e sui fiumi la sua destra. 

Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, *
mio Dio e roccia della mia salvezza. 
Io lo costituirò mio primogenito, *
il più alto tra i re della terra. 

Gli conserverò sempre la mia grazia, *
la mia alleanza gli sarà fedele. 
Stabilirò per sempre la sua discendenza, *
il suo trono come i giorni del cielo».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide,
Cristo, Figlio di Dio.

3^ Antifona
Dio ha promesso a Davide, suo servo:
Per sempre durerà la tua discendenza.


SALMO 88, 31-38
   (III) La misericordia di Dio per la casa di Davide
Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23).

Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge *
e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti *
e non osserveranno i miei comandi,
 
punirò con la verga il loro peccato *
e con flagelli la loro colpa. 

Ma non gli toglierò la mia grazia *
e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non violerò la mia alleanza, *
non muterò la mia promessa.
 
Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: *
certo non mentirò a Davide.
 
In eterno durerà la sua discendenza, *
il suo trono davanti a me quanto il sole,
sempre saldo come la luna, *
testimone fedele nel cielo».


Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Dio ha promesso a Davide, suo servo:
Per sempre durerà la tua discendenza.


Versetto

V. Luce e sapienza per chi è semplice
R. la rivelazione della tua parola.


Prima Lettura

Dal libro del profeta Michea 4, 1-7

I popoli saliranno al monte del Signore
Alla fine dei giorni
il monte del tempio del Signore
resterà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli
e affluiranno ad esso i popoli;
verranno molte genti e diranno:
«Venite, saliamo al monte del Signore
e al tempio del Dio di Giacobbe;
egli ci indicherà le sue vie
e noi cammineremo sui suoi sentieri»
poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà arbitro tra molti popoli
e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni;
dalle loro spade forgeranno vomeri,
dalle loro lame, falci.
Nessuna nazione alzerà la spada
contro un'altra nazione
e non impareranno più l'arte della guerra.
Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite
e sotto il fico
e più nessuno li spaventerà,
poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!
Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro, 
in eterno, sempre.
«In quel giorno dice il Signore
radunerò gli zoppi,
raccoglierò gli sbandati
e coloro che ho trattato duramente.
Degli zoppi io farò un resto,
degli sbandati una nazione forte.
E il Signore regnerà su di loro
sul monte Sion,
da allora e per sempre».

Responsorio
   Mic 4, 2; Gv 4, 25
R. Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe. * Egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo per i suoi sentieri.
V. Deve venire il Messia, cioè il Cristo: quando egli verrà ci annunzierà ogni cosa.
R. Egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo per i suoi sentieri.

Seconda Lettura
Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo
(Sal 47, 7; CCL 38, 543-545)

Venite, saliamo sul monte del Signore
«Come avevamo udito, così abbiamo visto» (Sal 47, 9). O Chiesa beata! In un primo tempo hai udito, poi hai veduto. La Chiesa ha ascoltato, ricevendo le promesse, ora vede nella realtà; ha ascoltato nelle profezie, ora contempla nel Vangelo. Infatti quel che ora si adempie, prima era già stato profetizzato.
Alza gli occhi e getta uno sguardo sul mondo! Contempla la tua eredità estesa fino ai confini della terra; vedi ormai che già si è realizzato ciò che era stato predetto: «A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni» (Sal 71, 11). Vedi come già si è compiuto quel che fu detto: «Innalzati, Dio, sopra i cieli: su tutta la terra la tua gloria» (Sal 107, 6). Contempla colui che ebbe mani e piedi trafitti dai chiodi, le cui ossa pendenti sulla croce furono contate e sulle cui vesti furono gettate le sorti. Ammira regnante colui che essi hanno visto appeso in croce. Contempla, assiso nei cieli, colui che essi disprezzarono, mentre era pellegrino sulla terra. Vedi finalmente realizzate le parole: «Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli» (Sal 21, 28). A questa vista, esclama con gioia: «Come avevamo udito così abbiamo visto» (Sal 47, 7).
A ragione viene così convocata la Chiesa da tutti i popoli: «Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre» (Sal 44, 11). Ascolta e vedi; ascolta prima ciò che non vedi, vedrai in seguito ciò che hai udito. Il Signore disse: «Un popolo che non conoscevo mi ha servito; all'udirmi, subito mi obbedivano» (Sal 17, 45). Il popolo ha obbedito dopo aver solamente udito con gli orecchi. Dunque prima non aveva visto.
E non ricordi anche le parole: «Vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito»? (Is 52, 15). Coloro ai quali non furono inviati i profeti furono i primi ad ascoltare e a comprendere i profeti; coloro che in un primo tempo non li avevano uditi, in seguito, udendoli, ne rimasero ammirati. Coloro invece ai quali furono mandati i profeti, rimasero insensibili, portando con sé i volumi della legge, ma senza comprenderne le verità. Possedevano le tavole dell'alleanza, ma senza conseguirne l'eredità. Noi invece, «come avevamo udito, così abbiamo visto».
«Nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio» (Sal 47, 9). Ivi abbiamo udito, ivi abbiamo anche visto. «Dio l'ha fondata per sempre» (Sal 47, 9). Non si insuperbiscano quelli che dicono: Ecco il Cristo è qui o è là. Chi dice: Ecco è qui, ecco è là, induce verso una parte. Ma Dio ha promesso l'unità:  I re si sono radunati insieme, non si sono divisi con gli scismi (cfr. Sal 47, 5). Ma forse, pensi, questa città, che ora domina il mondo, un giorno sarà distrutta! Non sarà mai! «Dio l'ha fondata per sempre». Orbene, se Dio l'ha fondata per l'eternità, perché temi che il suo fondamento venga meno?

Responsorio
    Lv 26, 11-12, 2 Cor 6, 16
R. Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò; camminerò in mezzo a voi, * sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo.
V. Noi siamo il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto:
R. sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo.


Orazione

Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa' crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

  

 

Sommario Liturgia


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