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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
VI
SETTIMANA DI PASQUA - MERCOLEDÌ
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Il Signore è veramente risorto, alleluia.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura
« quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite
il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Ecco
il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l'aurora di un mondo nuovo.
Torna alla casa il prodigo,
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l'antica paura.
Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l'innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.
O mistero insondabile
dell'umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.
Giorno di grandi prodigi!
La colpa cerca il perdono,
l'amore vince il timore,
la morte dona la vita.
Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.
Sia lode e onore a Cristo,
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.
1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.
SALMO 38, 2-7 (I)
Preghiera nella malattia
La creazione è stata sottomessa alla caducità … e nutre la speranza di
essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare
nella gloria dei figli di Dio … ma anche noi gemiamo aspettando la
redenzione del nostro corpo (cfr. Rm 8, 20-23).
Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca *
mentre l'empio mi sta dinanzi».
Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, *
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
Ardeva il cuore nel mio petto, *
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato: *
«Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni *
e saprò quanto è breve la mia vita».
Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni, *
la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive, *
come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita, *
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.
2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.
SALMO 38, 8-14
(II) Preghiera nella malattia
La creazione è stata sottomessa alla caducità … e nutre la speranza di
essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare
nella gloria dei figli di Dio … ma anche noi gemiamo aspettando la
redenzione del nostro corpo (cfr. Rm 8, 20-23).
Ora, che attendo, Signore? *
In te la mia speranza.
Liberami da tutte le mie colpe, *
non rendermi scherno dello stolto.
Sto in silenzio, non apro bocca, *
perché sei tu che agisci.
Allontana da me i tuoi colpi: *
sono distrutto sotto il peso della tua mano.
Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, †
corrodi come tarlo i suoi tesori. *
Ogni uomo non è che un soffio.
Ascolta la mia preghiera, Signore, *
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime, †
poiché io sono un forestiero, *
uno straniero come tutti i miei padri.
Distogli il tuo sguardo, che io respiri, *
prima che me ne vada e più non sia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.
3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio, alleluia.
SALMO 51 Contro
un calunniatore
Chi si vanta si vanti nel Signore (1 Cor 1, 31)
Perché
ti vanti del male, *
o prepotente nella tua malizia?
Ordisci
insidie ogni giorno; †
la tua lingua è come lama affilata, *
artefice di inganni.
Tu preferisci il male al bene, †
la menzogna al parlare sincero. *
Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura.
Perciò
Dio ti demolirà per sempre, †
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda *
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
Vedendo, i giusti saran presi da timore *
e di lui rideranno:
«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, †
ma confidava nella sua grande ricchezza *
e si faceva forte dei suoi crimini».
Io
invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. †
Mi abbandono alla fedeltà di Dio *
ora e per sempre.
Voglio renderti grazie in eterno *
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono, *
davanti ai tuoi fedeli.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio, alleluia.
Versetto
V. Dio ha fatto risorgere Cristo dai morti, alleluia,
R. perché in Dio sia la nostra fede e la speranza, alleluia.
Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo 2, 18-29
L'anticristo
Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito che deve venire
l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo
conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano
dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma
doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri. Ora voi avete
l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza. Non vi ho scritto
perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché
nessuna menzogna viene dalla verità. Chi è il menzognero se non colui
che nega che Gesù è il Cristo? L'antiCristo è colui che nega il Padre e
il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi
professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, tutto ciò che avete udito da principio rimanga in voi. Se
rimane in voi quel che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel
Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita
eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi. E quanto
a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete
bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni
cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi
insegna.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo aver fiducia quando
apparirà e non veniamo svergognati da lui alla sua venuta. Se sapete che
egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è nato da
lui.
Responsorio
Cfr. 1 Gv 2, 27; Gl 2, 23
R. L'unzione dello Spirito ricevuto da Dio rimanga in voi. Non avete
bisogno che altri vi istruiscano: * la sua unzione vi insegna ogni cosa,
alleluia.
V. Rallegratevi, gioite nel Signore vostro Dio, perché vi darà un
maestro di giustizia:
R. la sua unzione vi insegna ogni cosa, alleluia.
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
(Disc. sull'Ascensione, 24; PL 54, 395-396)
I giorni tra la risurrezione e l'ascensione del Signore
Miei cari, i giorni intercorsi tra la risurrezione del Signore e la sua
ascensione, non sono passati inutilmente, ma in essi sono stati confermati
grandi misteri e sono state rivelate grandi verità.
Venne eliminato il timore di una morte crudele, e venne annunziata non
solo l'immortalità dell'anima, ma anche quella del corpo. Durante quei
giorni, in virtù del soffio divino, venne effuso su tutti gli apostoli lo
Spirito Santo, e a san Pietro apostolo, dopo la consegna delle chiavi del
Regno, venne affidata la cura suprema del gregge del Signore.
In questi giorni il Signore si unisce, come terzo, ai due discepoli lungo
il cammino, e per dissipare in noi ogni ombra di incertezza, biasima la
fede languida di quei due spaventati e trepidanti. Quei cuori da lui
illuminati s'infiammano di fede e, mentre prima erano freddi, diventano
ardenti, man mano che il Signore spiega loro le Scritture. Quando egli
spezza il pane, anche lo sguardo di quei commensali si apre. Si aprono gli
occhi dei due discepoli come quelli dei progenitori. Ma quanto più
felicemente gli occhi dei due discepoli dinanzi alla glorificazione della
propria natura, manifestata in Cristo, che gli occhi dei progenitori
dinanzi alla vergogna della propria prevaricazione!
Perciò, o miei cari, durante tutto questo tempo trascorso tra la
risurrezione del Signore e la sua ascensione, la divina Provvidenza questo
ha avuto di mira, questo ha comunicato, questo ha voluto insinuare negli
occhi e nei cuori dei suoi: la ferma certezza che il Signore Gesù Cristo
era veramente risuscitato, come realmente era nato, realmente aveva patito
ed era realmente morto.
Perciò i santi apostoli e tutti i discepoli che avevano trepidato per la
tragedia della croce ed erano dubbiosi nel credere alla risurrezione,
furono talmente rinfrancati dall'evidenza della verità, che, al momento
in cui il Signore saliva nell'alto dei cieli, non solo non ne furono
affatto rattristati, ma anzi furono ricolmi di grande gioia.
Ed avevano davvero un grande e ineffabile motivo di rallegrarsi. Essi
infatti, insieme a quella folla fortunata, contemplavano la natura umana
mentre saliva ad una dignità superiore a quella delle creature celesti.
Essa oltrepassava le gerarchie angeliche, per essere innalzata al di sopra
della sublimità degli arcangeli, senza incontrare a nessun livello per
quanto alto, un limite alla sua ascesa. Infine, chiamata a prender posto
presso l'eterno Padre, venne associata a lui nel trono della gloria,
mentre era unita alla sua natura nella Persona del Figlio.
Responsorio
Gv 14, 2. 3. 16. 18
R. Vado a prepararvi un posto, e ritornerò e vi prenderò con me, * perché
siate anche voi dove sono io, alleluia.
V. Pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga
con voi per sempre. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi,
R. perché siate anche voi dove sono io, alleluia.
Orazione
Esaudisci i nostri desideri, Signore:
come ora celebriamo nel mistero la risurrezione del tuo Figlio, così
possiamo rallegrarci nell'assemblea dei santi quando verrà nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli.
R.
Amen.
Benediciamo
il Signore.
R.
Rendiamo grazie a Dio.
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