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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
5
FEBBRAIO
V SETTIMANA
DEL
TEMPO ORDINARIO
-
LUNEDÌ
SANT'
AGATA (m)
vergine
e martire
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il re dei martiri,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino e unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1^ Antifona
Salvami, Signore,
per la tua misericordia.
SALMO 6 L'uomo nella prova implora la misericordia di Dio.
Ora l’anima mia è turbata … Padre, salvami da quest’ora (Gv 12, 27).
Signore, non punirmi nel tuo sdegno, *
non castigarmi nel tuo furore.
Pietà di me, Signore: vengo meno; *
risanami, Signore: tremano le mie ossa.
L'anima mia è tutta sconvolta, *
ma tu, Signore, fino a quando?
Volgiti, Signore, a liberarmi, *
salvami per la tua misericordia.
Nessuno tra i morti ti ricorda. *
Chi negli inferi canta le tue lodi?
Sono stremato dai lunghi lamenti, †
ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, *
irroro di lacrime il mio letto.
I miei occhi si consumano nel dolore, *
invecchio fra tanti miei oppressori.
Via da me voi tutti che fate il male, *
il Signore ascolta la voce del mio pianto.
Il Signore ascolta la mia supplica, *
il Signore accoglie la mia preghiera.
Arrossiscano e tremino i miei nemici, *
confusi, indietreggino all'istante.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Salvami, Signore,
per la tua misericordia.
2^ Antifona
Dio, rifugio del povero
nel tempo dell'angustia!
SALMO 9 A, 1-11 (I) Ringraziamento per la vittoria
E di nuovo verrà a giudicare i vivi e i morti.
Ti loderò, Signore, con tutto il cuore *
e annunzierò tutte le tue meraviglie.
Gioisco in te ed esulto, *
canto inni al tuo nome, o Altissimo.
Mentre i miei nemici retrocedono, *
davanti a te inciampano e periscono,
perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; *
siedi in trono giudice giusto.
Hai minacciato le nazioni, †
hai sterminato l'empio, *
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, *
è scomparso il ricordo
delle città che hai distrutte.
Ma il Signore sta assiso in eterno; *
erige per il giudizio il suo trono:
giudicherà il mondo con giustizia, *
con rettitudine deciderà le cause dei popoli.
Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, *
in tempo di angoscia un rifugio sicuro.
Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, *
perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Dio, rifugio del povero
nel tempo dell'angustia!
3^ Antifona
Dirò le tue lodi, Signore,
nell'assemblea del tuo popolo.
SALMO 9 A, 12-21 (II) Ringraziamento per la vittoria
Cantate inni al Signore, che abita in Sion, *
narrate tra i popoli le sue opere.
Vindice del sangue, egli ricorda, *
non dimentica il grido degli afflitti.
Abbi pietà di me, Signore, †
vedi la mia miseria, opera dei miei nemici, *
tu che mi strappi dalle soglie della morte,
perché possa annunziare le tue lodi, †
esultare per la tua salvezza *
alle porte della città di Sion.
Sprofondano i popoli
nella fossa che hanno scavata, *
nella rete che hanno teso
si impiglia il loro piede.
Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; *
l'empio è caduto nella rete,
opera delle sue mani.
Tornino gli empi negli inferi, *
tutti i popoli che dimenticano Dio.
Perché il povero non sarà dimenticato, *
la speranza degli afflitti non resterà delusa.
Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo: *
davanti a te siano giudicate le genti.
Riempile di spavento, Signore, *
sappiano le genti che sono mortali.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Dirò le tue lodi, Signore,
nell'assemblea del tuo popolo.
Versetto
V. Fammi capire, e osserverò la tua legge,
R. la custodirò con tutto il cuore.
Prima Lettura
Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo 1, 13 - 2, 10
Vocazione e apostolato di Paolo
Fratelli, voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un
tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la
devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e
connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma
quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua
grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in
mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, senza andare a
Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e
poi ritornai a Damasco.
In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi
presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non
Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo, io attesto davanti a
Dio che non mentisco. Quindi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia.
Ma ero sconosciuto personalmente alle Chiese della Giudea che sono in
Cristo; soltanto avevano sentito dire: «Colui che una volta ci perseguitava,
va ora annunziando la fede che un tempo voleva distruggere». E glorificavano
Dio a causa mia.
Dopo quattordici anni, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Barnaba,
portando con me anche Tito: vi andai però in seguito ad una rivelazione.
Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi
privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di
correre o di aver corso invano. Ora neppure Tito, che era con me, sebbene
fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere. E questo proprio a causa dei
falsi fratelli che si erano intromessi a spiare la libertà che abbiamo in
Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi. Ad essi però non cedemmo, per
riguardo, neppure un istante, perché la verità del vangelo continuasse a
rimanere salda tra di voi.
Da parte dunque delle persone più ragguardevoli
— quali fossero allora non m'interessa, perché Dio non bada a persona
alcuna — a me, da quelle persone
ragguardevoli, non fu imposto nulla di più. Anzi, visto che a me era stato
affidato il vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i
circoncisi — poiché colui che aveva agito
in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per i
pagani — e riconoscendo la grazia a me
conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a
Bàrnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo verso i
pagani ed essi verso i circoncisi. Soltanto ci pregarono di ricordarci dei
poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di fare.
Responsorio Cfr. 1 Cor 15, 10; Gal 2, 8
R. Per grazia di Dio sono quello che sono. * La sua grazia in me non è stata
vana, e con me rimane sempre.
V. Colui che ha fatto di Pietro un apostolo degli Ebrei, ha fatto di me
l'apostolo dei pagani.
R. La sua grazia in me non è stata vana, e con me rimane sempre.
Seconda Lettura
Dal «Discorso su sant'Agata» di san Metodio Siculo, vescovo
(Anal. Boll. 68, 76-78)
Donata
a noi da Dio, sorgente stessa della bontà
Dal «Discorso su sant'Agata» di san Metodio Siculo, vescovo,
La
commemorazione annuale di sant'Agata ci ha qui radunati perché rendessimo
onore a una martire, che è sì antica, ma anche di oggi. Sembra infatti
che anche oggi vinca il suo combattimento perché tutti i giorni viene
come coronata e decorata di manifestazioni della grazia divina.
Sant'Agata
è nata dal Verbo del Dio immortale e dall’unico suo Figlio, morto come
uomo per noi. Dice infatti san Giovanni: «A
quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio»
(Gv 1, 12).
Agata,
la nostra santa, che ci ha invitati al religioso banchetto, è la sposa
di Cristo. E' la vergine che ha imporporato le sue labbra del sangue
dell’Agnello e ha nutrito il suo spirito con la meditazione sulla morte
del suo amante divino.
La stola della santa porta i colori del sangue di Cristo, ma anche quelli della verginità. Quella di sant'Agata, così, diviene una testimonianza di una eloquenza inesauribile per tutte le generazioni seguenti.
Sant’Agata
è veramente buona, perché essendo di Dio, si trova dalla parte del suo
Sposo per renderci partecipi di quel bene, di cui il suo nome porta il
valore e il significato: Agata (cioè buona) a noi data in dono dalla
stessa sorgente della bontà, Dio.
Infatti cos'è più benefico del sommo bene? E chi potrebbe trovare qualcosa degno di essere maggiormente celebrato con lodi del bene? Ora Agata significa «Buona». La sua bontà corrisponde così bene al nome e alla realtà. Agata, che per le sue magnifiche gesta porta un glorioso nome e nello stesso nome ci fa vedere le gloriose gesta da lei compiute. Agata, ci attrae persino con il proprio nome, perché tutti volentieri le vadano incontro ed è di insegnamento con il suo esempio, perché tutti, senza sosta, gareggino fra di loro per conseguire il vero bene, che è Dio solo.
Responsorio
R. Con l'aiuto del Signore, sarò costante nel professare la mia fede: * egli mi ha salvata e mi dà forza.
V. Il Dio di ogni santità mi ha amata, come vergine pura mi ha consacrata;
R. egli mi ha salvata e mi dà forza.
Orazione
Donaci, Signore, la tua misericordia, per intercessione della santa martire Agata, che risplende nella Chiesa per la gloria della verginità e del martirio. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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