Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture 

14 DICEMBRE
III SETTIMANA DI AVVENTO
- GIOVEDÌ

SAN GIOVANNI DELLA CROCE (m) 
Sacerdote e Dottore della Chiesa

UFFICIO DELLE LETTURE


INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore,
fonte di ogni sapienza.
  
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia
(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
(Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo »
(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
(Ant.).

 

Inno

Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
 

1^ Antifona
Tu ci salvi, Signore:
celebriamo il tuo nome per sempre.


SALMO 43, 2-9
   (I) Il popolo di Dio nella sventura

In tutte le tribolazioni noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati (Rm 8, 37)
.

Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †
i nostri padri ci hanno raccontato 
l'opera che hai compiuto ai loro giorni, *
nei tempi antichi. 

Tu, per piantarli, con la tua mano 
hai sradicato le genti, *
per far loro posto, hai distrutto i popoli. 

Poiché non con la spada conquistarono la terra, *
né fu il loro braccio a salvarli; 

ma il tuo braccio e la tua destra 
e la luce del tuo volto, *
perché tu li amavi. 

Sei tu il mio re, Dio mio, *
che decidi vittorie per Giacobbe. 

Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *
nel tuo nome abbiamo annientato 
i nostri aggressori. 

Infatti nel mio arco non ho confidato *
e non la mia spada mi ha salvato, 
ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *
hai confuso i nostri nemici. 

In Dio ci gloriamo ogni giorno, *
celebrando senza fine il tuo nome.


Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Tu ci salvi, Signore:
celebriamo il tuo nome per sempre.


2^ Antifona

Perdona il tuo popolo, Signore;
non ci esporre alla vergogna.

SALMO 43, 10-17  
(II) Il popolo di Dio nella sventura

In tutte le tribolazioni noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati (Rm 8, 37)
.

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, *
e più non esci con le nostre schiere. 

Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari *
e i nostri nemici ci hanno spogliati. 

Ci hai consegnato come pecore da macello, *
ci hai dispersi in mezzo alle nazioni. 

Hai venduto il tuo popolo per niente, *
sul loro prezzo non hai guadagnato. 

Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, *
scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno. 

Ci hai resi la favola dei popoli, *
su di noi le nazioni scuotono il capo. 

L'infamia mi sta sempre davanti *
e la vergogna copre il mio volto 

per la voce di chi insulta e bestemmia, *
davanti al nemico che brama vendetta.


Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Perdona il tuo popolo, Signore;
non ci esporre alla vergogna.

3^ Antifona

Sorgi, Signore,
salvaci nella tua misericordia.

SALMO 43, 18-27 
(III)  Il popolo di Dio nella sventura

In tutte le tribolazioni noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati (Rm 8, 37)
.

Tutto questo ci è accaduto †
e non ti avevamo dimenticato, *
non avevamo tradito la tua alleanza. 

Non si era volto indietro il nostro cuore, *
i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero; 
ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli *
e ci hai avvolti di ombre tenebrose. 

Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio *
e teso le mani verso un dio straniero, 
forse che Dio non lo avrebbe scoperto, *
lui che conosce i segreti del cuore? 

Per te ogni giorno siamo messi a morte, *
stimati come pecore da macello. 

Svegliati, perché dormi, Signore? *
Destati, non ci respingere per sempre. 
Perché nascondi il tuo volto, *
dimentichi la nostra miseria e oppressione? 

Poiché siamo prostrati nella polvere, *
il nostro corpo è steso a terra. 
Sorgi, vieni in nostro aiuto; *
salvaci per la tua misericordia.


Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Sorgi, Signore,
salvaci nella tua misericordia.


Versetto

V. Ascoltate, popoli, la parola del Signore,
R. annunziatela sino ai confini della terra.


Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia 26, 7-21

Il canto dei giusti e la promessa della risurrezione
Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sì, nella via dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
Di notte anela a te l'anima mia,
al mattino ti cerca il mio spirito,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, 
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
Si usi pure clemenza all'empio,
non imparerà la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte
e non guarda alla maestà del Signore.
Signore, sta alzata la tua mano,
ma essi non la vedono.
Vedano, arrossendo,
il tuo amore geloso per il popolo;
anzi, li divori il fuoco preparato per i tuoi nemici .
Signore, ci concederai la pace,
poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese.
Signore nostro Dio, altri padroni,
diversi da te, ci hanno dominato,
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
I morti non vivranno più,
le ombre non risorgeranno;
poiché tu li hai puniti e distrutti,
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
Hai fatto crescere la nazione, Signore,
hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,
hai dilatato tutti i confini del paese.
Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato;
a te abbiamo gridato nella prova,
che è la tua correzione.
Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
Abbiamo concepito, abbiamo sentito le doglie,
abbiamo partorito vento;
non abbiamo portato salvezza al paese
e non sono nati abitanti nel mondo.
Ma di nuovo vivranno i tuoi morti,
risorgeranno i loro cadaveri.
Si sveglieranno ed esulteranno
quelli che giacciono nella polvere,
perché la tua rugiada è rugiada luminosa;
la terra darà alla luce le ombre.
Va', popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te.
Nasconditi per un istante,
finché non sia passato lo sdegno.
Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
per punire le offese fatte a lui
dagli abitanti della terra;
la terra ributterà fuori il sangue assorbito
e più non coprirà i suoi cadaveri.

Responsorio    Is 26, 19; Dn 12, 2
R. Svegliatevi, esultate, voi che giacete nella polvere: * la rugiada del Signore è rugiada di luce.
V. Si sveglieranno molti che ora dormono nella polvere:
R. la rugiada del Signore è rugiada di luce.

 

Seconda Lettura
Dal «Cantico spirituale» di san Giovanni della Croce, sacerdote.
(strofe 36-37)

La conoscenza del mistero nascosto in Cristo Gesù
Per quanto siano molti i misteri e le meraviglie scoperte dai santi dottori e intese dalle anime sante nel presente stato di vita, tuttavia ne è rimasta da dire e da capire la maggior parte e quindi c`è ancora molto da approfondire in Cristo. Questi infatti è come una miniera ricca di immense vene di tesori, dei quali, per quanto si vada a fondo, non si trova la fine; anzi in ciascuna cavità si scoprono nuovi filoni di ricchezze.
Perciò san Paolo dice del Cristo: «In Cristo si trovano nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza» (Col 2, 3) nei quali l'anima non può penetrare, se prima non passa per le strettezze della sofferenza interna ed esterna. Infatti, a quel poco che è possibile sapere in questa vita dei misteri di Cristo non si può giungere senza aver sofferto molto, aver ricevuto da Dio numerose grazie intellettuali e sensibili e senza aver fatto precedere un lungo esercizio spirituale, poiché tutte queste grazie sono più imperfette della sapienza dei misteri di Cristo, per la quale servono di semplice disposizione.
Oh, se l'anima riuscisse a capire che non si può giungere nel folto delle ricchezze e della sapienza di Dio, se non entrando dove più numerose sono le sofferenze di ogni genere riponendovi la sua consolazione e il suo desiderio! Come chi desidera veramente la sapienza divina, in primo luogo brama di entrare veramente nello spessore della croce!
Per questo san Paolo ammoniva i discepoli di Efeso che non venissero meno nelle tribolazioni, ma stessero forti e radicati e fondati nella carità, e così potessero comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza per essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio (cfr. Ef 3, 17). Per accedere alle ricchezze della sapienza divina la porta è la croce. Si tratta di una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo.


Responsorio
    1 Cor 2, 9-10
R. Occhio non vide, orecchio non udì, né mai entrò in mente umana, * ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.
V. A noi fu rivelato, per mezzo del suo Spirito,
R. ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

Orazione
O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore
.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.

R. Rendiamo grazie a Dio.

  

 

Sommario Liturgia


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