Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
11
AGOSTO
SANTA
CHIARA D'ASSISI, VERGINE (f)
(Solennità
per le Clarisse)
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V.
Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Adoriamo Cristo Re,
che santa Chiara amò con tutto il cuore.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Madre dei santi, esulta
celebrando la festa
della vergine figlia
santa Chiara d'Assisi.
Dello Sposo celeste
di carismi ricolma;
luce vivida appare,
nuovo astro risplende.
Primogenita figlia
del santo Poverello:
la Luce di ogni luce
su Chiara rifulge.
Guidata da Francesco
sulla via della croce,
Chiara di Cristo allieva
di luce inonda i secoli.
In totale rinuncia
dei miraggi terreni,
segue la Vergin Madre
all'unione perfetta.
Con la vergine Chiara
cantiamo gloria al Padre,
rendiamo lode al Figlio
e grazia al Santo Spirito. Amen.
1^ Antifona
Rivolse sempre i suoi pensieri al Signore
per essere santa nel corpo e nello spirito.
SALMO 18 A
I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole †
che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo †
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Rivolse sempre i suoi pensieri al Signore
per essere santa nel corpo e nello spirito.
2^ Antifona
Tutto reputò una perdita,
dopo aver scelto le indefettibili ricchezze
dell'ideale della santità.
SALMO 44, 2-10 (I)
Effonde il mio cuore liete parole, †
io canto al re il mio poema. *
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, †
sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
ti ha benedetto Dio per sempre.
Cingi, prode, la spada al tuo fianco, †
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, *
avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
La tua destra ti mostri prodigi: †
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
sotto di te cadono i popoli.
Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.
Ami la giustizia e l'empietà detesti: †
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato *
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, *
dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette; *
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Tutto reputò una perdita,
dopo aver scelto le indefettibili ricchezze
dell'ideale della santità.
3^ Antifona
Deposte le vesti che l'ornavano
e castigò il suo corpo con digiuni.
SALMO 44, 11-18 (II)
Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, *
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza. *
Egli è il tuo Signore: prostrati a lui.
Da Tiro vengono portando doni, *
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
La figlia del re è tutta splendore, *
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
E' presentata al re in preziosi ricami; *
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza, *
entrano insieme nel palazzo regale.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; *
li farai capi di tutta la terra.
Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni, *
e i popoli ti loderanno
in eterno, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Deposte le vesti che l'ornavano
e castigò il suo corpo con digiuni.
Versetto
V. Con lei le vergini compagne sono condotte
al re,
R. guidate in gioia ed esultanza.
Prima Lettura
Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo,
apostolo
Per Cristo ho lasciato perdere tutte le
cose
Fratelli, quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato
una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di
fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per
il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come
spazzatura, al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui, non
con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva
dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata
sulla fede. E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua
risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli
conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai
morti.
Non però che io abbia gia conquistato il premio o sia ormai arrivato alla
perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io
sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di
esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso
il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a
ricevere lassù, in Cristo Gesù.
La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il
Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per
conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di
sottomettere a sé tutte le cose.
Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo
ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli
uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni
necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e
ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà
i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro,
amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia
oggetto dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato
e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con
voi!
Responsorio Cfr.
1 Cor 1, 4. 8
R. Ringraziamo Dio a motivo della grazia che ci è stata data in Cristo
Gesù, * perché in lui siamo stati arricchiti di tutti i doni.
V. Egli anche ci confermerà sino alla fine:
R. perché in lui siamo stati arricchiti di tutti i doni.
Seconda Lettura
Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa Chiara, vergine
(Ed. I. Omaechevarria, Escritos de Santa Clara, Madrid 1970, pp. 339-341)
Rifletti sulla povertà, umiltà e carità
di Cristo
Felice certamente chi può esser partecipe del sacro convito, in modo da
aderire con tutti i sentimenti del cuore a Cristo, la cui bellezza
ammirano senza sosta tutte le beate schiere dei cieli, la cui tenerezza
commuove i cuori, la cui contemplazione reca conforto, la cui bontà
sazia, la cui soavità ricrea, il cui ricordo illumina dolcemente, al cui
profumo i morti riacquistano la vita e la cui beata visione renderà
felici tutti i cittadini della celeste Gerusalemme.
Poiché questa visione è splendore di gloria eterna, «riflesso della
luce perenne, uno specchio senza macchia» (Sap 7, 26), guarda ogni giorno
in questo specchio, o regina, sposa di Gesù Cristo. Contempla
continuamente in esso il tuo volto, per adornarti così tutta
interiormente ed esternamente, rivestirti e circondarti di abiti
multicolori e ricamati, abbellirti di fiori e delle vesti di tutte le virtù,
come si addice alla figlia e sposa castissima del sommo Re. In questo
specchio rifulge la beata povertà, la santa umiltà e l'ineffabile carità.
Contempla lo specchio in ogni parte e vedrai tutto questo.
Osserva anzitutto l'inizio di questo specchio e vedrai la povertà di chi
è posto in una mangiatoia ed avvolto in poveri panni. O meravigliosa
umiltà, o stupenda povertà! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e
della terra è adagiato in un presepio!
Al centro dello specchio noterai l'umiltà, la beata povertà e le
innumerevoli fatiche e sofferenze che egli sostenne per la redenzione del
genere umano.
Alla fine dello stesso specchio potrai contemplare l'ineffabile carità
per cui volle patire sull'albero della croce ed in esso morire con un
genere di morte di tutti il più umiliante. Perciò lo stesso specchio,
posto sul legno della croce, ammoniva i passanti a considerare queste
cose, dicendo: «Voi tutti che passate per la via, considerare e osservate
se c'è un dolore simile al mio dolore!» (Lam 1, 12). Rispondiamo dunque
a lui, che grida e si lamenta, con un'unica voce ed un solo animo: «Ben
se ne ricorda e si accascia dentro di me la mia anima» (Lam 3, 20).
Così facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re
celeste.
Contempla inoltre le sue ineffabili delizie, le ricchezze e gli eterni
onori, sospira con ardente desiderio ed amore del cuore, ed esclama: «Attirami
dietro a te, corriamo al profumo dei tuoi aromi» (Ct 1, 3 volg.), o Sposo
celeste. Correrò, né verrò meno fino a che non mi abbia introdotto
nella tua dimora, fino a che la tua sinistra non stia sotto il mio capo e
la tua destra mi cinga teneramente con amore (cfr. Ct 2, 4. 6).
Nella contemplazione di queste cose, ricòrdati di me, tua madre, sapendo
che io ho scritto in modo indelebile il tuo ricordo sulle tavolette del
mio cuore, ritenendoti fra tutte la più cara.
Responsorio
R. Chiara, degnissima seguace di Francesco, rinunziando alla vanità e ai
diletti del mondo, * propagò nella Chiesa il culto della santa verginità.
V. Unita nell'amore a Cristo, ha offerto al celeste Sposo una eletta
schiera di vergini.
R. Propagò nella Chiesa il culto della santa verginità.
Inno
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
[*] Salva
il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest'ultima
parte dell'inno si può omettere.
Orazione
Dio misericordioso, che hai ispirato alla santa
Madre Chiara un ardente amore per la povertà evangelica, per sua
intercessione concedi anche a noi di seguire Cristo povero e umile, per
godere della tua visione nella perfetta letizia del tuo regno. Per il
nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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