V DOMENICA DI QUARESIMA – B
Antifona d'Ingresso
Sal 42,1-2
Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa
contro gente senza pietà;
salvami dall'uomo ingiusto e malvagio,
perché tu sei il mio Dio e la mia difesa.
Iúdica me, Deus,
et discérne causam meam de gente non sancta;
ab hómine iníquo et dolóso éripe me,
quia tu es Deus meus et fortitúdo mea.
Colletta
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo
vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il tuo Figlio
a dare la vita per noi. Egli è Dio...
Quaesumus, Dómine Deus noster, ut in illa caritáte, qua
Fílius tuus díligens mundum morti se trádidit, inveniámur ipsi,
te opitulánte, alácriter ambulántes. Per Dóminum.
Oppure:
Ascolta, o Padre, il grido del tuo Figlio che, per stabilire la
nuova ed eterna alleanza, si è fatto obbediente fino alla morte
di croce; fa' che nelle prove della vita partecipiamo
intimamente alla sua passione redentrice, per avere la fecondità
del seme che muore ed essere accolti come tua messe nel regno
dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ger 31, 31-34
Concluderò un’alleanza nuova e non ricorderò più il peccato.
Dal libro del profeta Geremìa
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la
casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza
nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro
padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra
d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro
Signore. Oracolo del Signore.
Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo
quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro
di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio
ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un
l’altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi
conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del
Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò
più il loro peccato.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 50
Crea in me, o Dio, un cuore puro.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Seconda Lettura Eb 5,7-9
Imparò l'obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.
Dalla lettera agli Ebrei
Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e
suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo
da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso
perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che
gli obbediscono.
Canto al Vangelo Gv 12,26
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Se uno mi vuole servire, mi segua, dice il Signore,
e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
+ Vangelo Gv 12,20-33
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto
frutto.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la
festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a
Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono:
«Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono
a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio
dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se
il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se
invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la
perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà
per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove
sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il
Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò?
Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a
quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo
glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato
un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse
Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il
giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà
gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò
tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva
morire.
Sulle Offerte
Esaudisci, Signore, le, nostre preghiere: tu che ci hai
illuminati con gli insegnamenti della fede, trasformaci con la
potenza di questo sacrificio. Per Cristo nostro Signore.
Exáudi nos, omnípotens Deus, et fámulos tuos, quos fídei
christiánae eruditiónibus imbuísti, huius sacrifícii tríbuas
operatióne mundári. Per Christum.
Prefazio
La penitenza dello spirito
È veramente giusto renderti grazie,
è bello cantare la tua gloria, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno:
Tu hai stabilito per i tuoi figli
un tempo di rinnovamento spirituale,
perché si convertano a te con tutto il cuore,
e liberi dai fermenti del peccato
vivano le vicende di questo mondo,
sempre orientati verso i beni eterni
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime cantiamo l'inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo il Signore...
Antifona alla Comunione Gv 12,24-25
«Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto» .
Omnis qui vivit et credit in me,
non moriétur in aetérnum, dicit Dóminus.
Jn 8,10-11 Nemo te condemnávit, múlier?
Nemo, Dómine. Nec ego te condemnábo: iam ámplius noli
peccáre.
Jn 12,24-25 Amen, amen dico vobis:
Nisi granum fruménti cadens in terram mórtuum fúerit,
ipsum solum manet; si autem mórtuum fúerit, multum fructum
affert.
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli di essere sempre
inseriti come membra vive nel Cristo, poiché abbiamo comunicato
al suo corpo e al suo sangue. Per Cristo nostro Signore.
Quaesumus, omnípotens Deus, ut inter eius membra semper
numerémur, cuius Córpori communicámus et Sánguini. Qui vivit et
regnat in saecula saeculórum.
Oratio super populum
Bénedic, Dómine, plebem tuam, quae munus tuae miseratiónis
exspéctat, et concéde, ut, quod, te inspiránte, desíderat, te
largiénte percípiat. Per Christum. |