11 LUGLIO
SAN BENEDETTO (f)
Abate e patrono d'Europa
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Nella festa di san Benedetto
lodiamo il Signore nostro Dio.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Accorrete, o fratelli:
con cuore puro e ardente
acclamate il Signore
in questo giorno santo.
Benedetto ci invita
a unir le voci e gli animi
nella lode perenne
della Chiesa di Dio.
Come il sole disperde
le nebbie del mattino,
egli vinse le effimere
suggestioni del mondo.
La forza dello Spirito
rinnovò nei suoi giorni
i prodigi dell'Esodo
e della Pentecoste.
La sua mite sapienza
segnò una nuova via
alle gloriose schiere
di quelli che obbediscono.
A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la gioia dell'Amore. Amen.
1^ Antifona
Ti ha chiesto la vita, Signore:
tu gli hai dato splendore e bellezza.
SALMO 20, 2-8. 14
Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!
Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra.
Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.
Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, *
lunghi giorni in eterno, senza fine.
Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell'Altissimo non sarà mai scosso.
Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Ti ha chiesto la vita, Signore:
tu gli hai dato splendore e bellezza.
2^ Antifona
La strada dei giusti è come la luce:
cresce dall'alba fino al pieno giorno.
SALMO 91, 2-9 (I)
E' bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull'arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l'opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L'uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l'erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
La strada dei giusti è come la luce:
cresce dall'alba fino al pieno giorno.
3^ Antifona
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano.
SALMO 91, 10-16 (II)
Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.
I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.
Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano.
Versetto
V. Il Signore conduce il giusto per un buon sentiero,
R. gli rivela il regno di Dio.
Prima Lettura
Dalla lettera agli Efesini di san Paolo, apostolo 4, 1-24
A ciascuno è stata data la sua grazia, per edificare il corpo
di Cristo
Fratelli, vi esorto io, il prigioniero del Signore, a
comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,
con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a
vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello Spirito
per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo
spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati
chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una
sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è
al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in
tutti.
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la
misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto:
Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha
distribuito doni agli uomini» (Sal 67, 19).
Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era
disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose.
E' lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come
profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri,
per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine
di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti
all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo
stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena
maturità di Cristo. Questo affinché non siamo più come fanciulli
sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di
dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro
astuzia che tende a trarre nell'errore. Al contrario, vivendo
secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni
cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il
corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di
ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve
forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.
Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più
come i pagani nella vanità della loro mente, accecati nei loro
pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell'ignoranza che è
in loro, e per la durezza del loro cuore. Diventati così
insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo
ogni sorta di impurità con avidità insaziabile.
Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, se proprio
gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la
verità che è in Gesù, per la quale dovete deporre l'uomo vecchio
con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le
passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della
vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella
giustizia e nella santità vera.
Responsorio Mt 19, 29. 27
R. Chi avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o
madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte
tanto. * Cento volte tanto e, in eredità, la vita eterna.
V. Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che
cosa ne otterremo?
R. Cento volte tanto e, in eredità, la vita eterna.
Seconda Lettura
Dalla «Regola» di san Benedetto, abate
(Prologo 4-22; cap. 72, 1-12; CSEL 75, 2-5. 162-163)
Non antepongano a Cristo assolutamente nulla
Prima di ogni altra cosa devi chiedere a Dio con insistenti
preghiere che egli voglia condurre a termine le opere di bene da
te incominciate, perché non debba rattristarsi delle nostre
cattive azioni dopo che si è degnato di chiamarci ad essere suoi
figli. In cambio dei suoi doni, gli dobbiamo obbedienza
continua. Se non faremo così, egli come padre sdegnato, sarà
costretto a diseredare un giorno i suoi figli e, come Signore
tremendo, irritato per le nostre colpe, condannerà alla pena
eterna quei malvagi che non l'hanno voluto seguire alla gloria.
Destiamoci, dunque, una buona volta al richiamo della Scrittura
che dice: E' tempo ormai di levarci dal sonno (cfr. Rm 13, 11).
Apriamo gli occhi alla luce divina, ascoltiamo attentamente la
voce ammonitrice che Dio ci rivolge ogni giorno: «Oggi se udite
la sua voce non indurite i vostri cuori» (Sal 94, 8). E ancora:
«Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese» (Ap
2, 7).
E che cosa dice? Venite, figli, ascoltate, vi insegnerò il
timore del Signore. Camminate mentre avete la luce della vita,
perché non vi sorprendono le tenebre della morte (cfr. Gv 12,
35).
Il Signore cerca nella moltitudine del popolo il suo operaio e
dice: C'è qualcuno che desidera la vita e brama trascorrere
giorni felici? (cfr. Sal 33, 13). Se tu all'udire queste parole
rispondi: Io lo voglio! Iddio ti dice: Se vuoi possedere la vera
e perpetua vita, preserva la lingua dal male e le tue labbra non
pronunzino menzogna: fuggi il male e fa` il bene: cerca la pace
e seguila (cfr. Sal 33, 14-15). E se farete questo, i miei occhi
saranno sopra di voi e le mie orecchie saranno attente alle
vostre preghiere: prima ancora che mi invochiate dirò: Eccomi.
Che cosa vi è di più dolce, carissimi fratelli, di questa voce
del Signore che ci invita? Ecco, poiché ci ama, ci mostra il
cammino della vita.
Perciò, cinti i fianchi di fede e della pratica di opere buone,
con la guida del vangelo, inoltriamoci nelle sue vie, per
meritare di vedere nel suo regno colui che ci ha chiamati. Ma se
vogliamo abitare nei padiglioni del suo regno, persuadiamoci che
non ci potremo arrivare, se non affrettandoci con le buone
opere.
Come vi è uno zelo cattivo e amaro che allontana da Dio e
conduce all'inferno, così c'è uno zelo buono che allontana dai
vizi e conduce a Dio e alla vita eterna. In questo zelo i monaci
devono esercitarsi con amore vivissimo; e perciò si prevengano
l'un l'altro nel rendersi onore, sopportino con somma pazienza
le infermità fisiche e morali degli altri, si prestino a gara
obbedienza reciproca. Nessuno cerchi il proprio utile, ma
piuttosto quello degli altri, amino i fratelli con puro affetto,
temano Dio, vogliano bene al proprio abate con sincera e umile
carità.
Nulla assolutamente anteponiamo a Cristo e così egli, in
compenso, ci condurrà tutti alla vita eterna.
Responsorio
R. San Benedetto, lasciando la casa e l'eredità paterna per
essere gradito a Dio, si consacrò interamente a lui nella vita
monastica. * Abitò solo con se stesso, sotto gli occhi di colui
che vede tutto.
V. Si ritirò dal mondo, con l'ignoranza di chi sa troppo bene, e
con la sapienza di chi non vuol sapere.
R. Abitò solo con se stesso, sotto gli occhi di colui che vede
tutto.
Inno TE DEUM
Noi ti lodiamo,
Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.
Orazione
O Dio, che hai scelto san
Benedetto abate e lo hai costituito maestro di coloro che
dedicano la vita al tuo servizio, concedi anche a noi di non
anteporre nulla all'amore del Cristo e di correre con cuore
libero e ardente nella via dei tuoi precetti. Per il nostro
Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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