6 AGOSTO
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (f)
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore,
il Re della gloria.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete
l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Cristo, sapienza eterna,
donaci di gustare
la tua dolce amicizia.
Angelo del consiglio,
guida e proteggi il popolo,
che spera nel tuo nome.
Sii tu la nostra forza,
la roccia che ci salva
dagli assalti del male.
A te la gloria e il regno,
la potenza e l'onore,
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Cæléstis formam glóriæ,
quam spes quærit Ecclésiæ,
in monte Christus índicat,
qui supra solem émicat.
Res memoránda sæculis:
tribus coram discípulis,
cum Elía, cum Móyse
grata promit elóquia.
Assístunt testes grátiæ,
legis vatúmque véterum;
de nube testimónium
sonat Patris ad Fílium.
Glorificáta fácie
Christus declárat hódie
quis honor sit credéntium
Deo pie fruéntium.
Visiónis mystérium
corda levat fidélium,
unde sollémni gáudio
clamat nostra devótio:
Pater, cum Unigénito
et Spíritu Paráclito
unus, nobis hanc glóriam
largíre per præséntiam. Amen.
1^ Antifona
Meglio un giorno solo con te, o Signore,
che mille altrove.
SALMO 83
Quanto sono amabili le tue dimore, *
Signore degli eserciti!
L'anima mia languisce *
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne *
esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova la casa, *
la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, *
mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: *
sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza *
e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente, *
anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore, *
finché compare davanti a Dio in Sion.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, *
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
Vedi, Dio, nostro scudo, *
guarda il volto del tuo consacrato.
Per me un giorno nei tuoi atri *
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio *
è meglio che abitare nelle tende degli empi.
Poiché sole e scudo è il Signore Dio; †
il Signore concede grazia e gloria, *
non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.
Signore degli eserciti, *
beato l'uomo che in te confida.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Meglio un giorno solo con te, o Signore,
che mille altrove.
2^ Antifona
Per il giusto è sorta la luce,
la gioia per i puri di cuore, alleluia!
SALMO 96
Il Signore regna, esulti la terra, *
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo trono.
Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra.
I monti fondono come cera davanti al Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dèi!
Ascolta Sion e ne gioisce, †
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore.
Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.
Odiate il male, voi che amate il Signore: †
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi.
Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Per il giusto è sorta la luce,
la gioia per i puri di cuore, alleluia!
3^ Antifona
Esaltate il Signore nostro Dio,
prostratevi davanti a lui.
SALMO 98
Il Signore regna, tremino i popoli; *
siede sui cherubini, si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion, *
eccelso sopra tutti i popoli.
Lodino il tuo nome grande e terribile, *
perché è santo.
Re potente che ami la giustizia, †
tu hai stabilito ciò che è retto, *
diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe.
Esaltate il Signore nostro Dio, †
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, *
perché è santo.
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, †
Samuele tra quanti invocano il suo nome: *
invocavano il Signore ed egli rispondeva.
Parlava loro da una colonna di nubi: †
obbedivano ai suoi comandi *
e alla legge che aveva loro dato.
Signore, Dio nostro, tu li esaudivi, †
eri per loro un Dio paziente, *
pur castigando i loro peccati.
Esaltate il Signore nostro Dio, †
prostratevi davanti al suo monte santo, *
perché santo è il Signore, nostro Dio.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Esaltate il Signore nostro Dio,
prostratevi davanti a lui.
Versetto
V. Dio parlava dalla nube luminosa:
R. e il popolo ascoltava i suoi precetti.
Prima Lettura
Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 3, 7 -
4, 6
La gloria della Nuova Alleanza risplende nel Cristo
Fratelli, se il ministero della morte, inciso in lettere su
pietre, fu circonfuso di gloria, al punto che i figli d'Israele
non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore
pure effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il
ministero dello Spirito? Se già il ministero della condanna fu
glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero della
giustizia. Anzi sotto quest'aspetto, quello che era glorioso non
lo è più a confronto della sovraeminente gloria della Nuova
Alleanza. Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più
lo sarà ciò che è duraturo.
Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza e
non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché
i figli di Israele non vedessero la fine di ciò che era solo
effimero. Ma le loro menti furono accecate; infatti fino ad oggi
quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura dell'Antico
Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. Fino ad
oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; ma
quando ci sarà la conversione al Signore, quel velo sarà tolto.
Il Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore c'è
libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno
specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella
medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello
Spirito del Signore.
Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci
è stata usata, non ci perdiamo d'animo; al contrario, rifiutando
le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né
falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la
verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di
Dio.
E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si
perdono, ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente
incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo
di Cristo che è immagine di Dio. Noi infatti non predichiamo noi
stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri
servitori per amore di Gesù. E Dio che disse: Rifulga la luce
dalle tenebre (Gn 1, 3), rifulse nei nostri cuori, per far
risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul
volto di Cristo.
Responsorio 1 Gv 3, 1. 2
R. Quale grande amore ci ha mostrato il Padre! * Siamo chiamati
figli di Dio, e lo siamo realmente.
V. Sappiamo che, quando egli si sarà manifestato, noi saremo
simili a lui, perché lo vedremo come egli è.
R. Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente.
Seconda Lettura
Dal «Discorso tenuto il giorno della Trasfigurazione del
Signore» da Anastasio sinaita, vescovo
(Nn. 6-10; Mélanges d'archéologie et d'histoire, 67 [1955]
241-244)
E' bello restare con Cristo!
Il mistero della sua Trasfigurazione Gesù lo manifestò ai suoi
discepoli sul monte Tabor. Egli aveva parlato loro del regno di
Dio e della sua seconda venuta nella gloria. Ma ciò forse non
aveva avuto per loro una sufficiente forza di persuasione. E
allora il Signore, per rendere la loro fede ferma e profonda e
perché, attraverso i fatti presenti, arrivassero alla certezza
degli eventi futuri, volle mostrare il fulgore della sua
divinità e così offrire loro un'immagine prefigurativa del regno
dei cieli. E proprio perché la distanza di quelle realtà a
venire non fosse motivo di una fede più languida, li preavvertì
dicendo: Vi sono alcuni fra i presenti che non morranno finché
non vedranno il Figlio dell'uomo venire nella gloria del Padre
suo (cfr. Mt 16, 28).
L'evangelista, per parte sua, allo scopo di provare che Cristo
poteva tutto ciò che voleva, aggiunse: «Sei giorni dopo, Gesù
prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li
condusse in disparte, su un alto monte. E là fu trasfigurato
davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti
divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed
Elia, che conversavano con lui» (Mt 17, 1-3).
Ecco le realtà meravigliose della solennità presente, ecco il
mistero di salvezza che trova compimento per noi oggi sul monte,
ecco ciò che ora ci riunisce: la morte e insieme la gloria del
Cristo.
Per penetrare il contenuto intimo di questi ineffabili e sacri
misteri insieme con i discepoli scelti e illuminati da Cristo,
ascoltiamo Dio che con la sua misteriosa voce ci chiama a sé
insistentemente dall'alto. Portiamoci là sollecitamente. Anzi,
oserei dire, andiamoci come Gesù, che ora dal cielo si fa nostra
guida e battistrada. Con lui saremo circondati di quella luce
che solo l'occhio della fede può vedere. La nostra fisionomia
spirituale si trasformerà e si modellerà sulla sua. Come lui
entreremo in una condizione stabile di trasfigurazione, perché
saremo partecipi della divina natura e verremo preparati alla
vita beata.
Corriamo fiduciosi e lieti là dove ci chiama, entriamo nella
nube, diventiamo come Mosè ed Elia come Giacomo e Giovanni.
Come Pietro lasciamoci prendere totalmente dalla visione della
gloria divina. Lasciamoci trasfigurare da questa gloria divina.
Lasciamoci trasfigurare da questa gloriosa trasfigurazione,
condurre via dalla terra e trasportare fuori del mondo.
Abbandoniamo la carne, abbandoniamo il mondo creato e
rivolgiamoci al Creatore, al quale Pietro in estasi e fuori di
sé disse: «Signore, è bello per noi restare qui» (Mt 17, 4).
Realmente, o Pietro, è davvero «bello stare qui» con Gesù e qui
rimanervi per tutti i secoli. Che cosa vi è di più felice, di
più prezioso, di più santo che stare con Dio, conformarsi a lui,
trovarsi nella sua luce?
Certo ciascuno di noi sente di avere con sé Dio e di essere
trasfigurato nella sua immagine. Allora esclami pure con gioia:
«E' bello per noi restare qui», dove tutte le cose sono
splendore, gioia, beatitudine e giubilo. Restare qui dove
l'anima rimane immersa nella pace, nella serenità e nelle
delizie; qui dove Cristo mostra il suo volto, qui dove egli
abita col Padre. Ecco che gli entra nel luogo dove ci troviamo e
dice: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa» (Lc 19, 9).
Qui si trovano ammassati tutti i tesori eterni. Qui si vedono
raffigurate come in uno specchio le immagini delle primizie e
della realtà dei secoli futuri.
Responsorio Cfr. Mt 17, 2. 6. 3; Lc 9, 32
R. Il volto di Gesù brillò come il sole: * i discepoli furono
presi da timore e stupore grande al vedere la sua gloria.
V. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con il
Signore:
R. i discepoli furono presi da timore e stupore grande al vedere
la sua gloria.
Inno
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.
Orazione
O Dio, che nella gloriosa
Trasfigurazione del Cristo Signore, hai confermato i misteri
della fede con la testimonianza della legge e dei profeti e hai
mirabilmente preannunziato la nostra definitiva adozione a tuoi
figli, fa' che ascoltiamo la parola del tuo amatissimo Figlio
per diventare coeredi della sua vita immortale. Egli è Dio e
vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |