9 AGOSTO
SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
EDITH STEIN, VERGINE E MARTIRE (f)
Compatrona d'Europa
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite adoriamo il re dei martiri,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete
l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1^ Antifona
Sarete odiati a causa del mio nome:
ma chi sarà fedele sino alla fine sarà salvo.
SALMO 2
Perché le genti congiurano *
perché invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra †
e i principi congiurano insieme *
contro il Signore e contro il suo Messia:
«Spezziamo le loro catene, *
gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, *
li schernisce dall'alto il Signore.
Egli parla loro con ira, *
li spaventa nel suo sdegno:
«Io l'ho costituito mio sovrano *
sul Sion mio santo monte».
Annunzierò il decreto del Signore. †
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, *
io oggi ti ho generato.
Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *
e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro, *
come vasi di argilla le frantumerai».
E ora, sovrani, siate saggi *
istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore *
e con tremore esultate;
che non si sdegni *
e voi perdiate la via.
Improvvisa divampa la sua ira. *
Beato chi in lui si rifugia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Sarete odiati a causa del mio nome:
ma chi sarà fedele sino alla fine sarà salvo.
2^ Antifona
Non sono paragonabili le sofferenze presenti
alla gloria futura che apparirà in noi.
SALMO 10
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: *
«Fuggi come un passero verso il monte»?
Ecco, gli empi tendono l'arco, †
aggiustano la freccia sulla corda *
per colpire nel buio i retti di cuore.
Quando sono scosse le fondamenta, *
il giusto che cosa può fare?
Ma il Signore nel tempio santo, *
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo, *
le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi, *
egli odia chi ama la violenza.
Farà piovere sugli empi
brace, fuoco e zolfo, *
vento bruciante toccherà loro in sorte.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste; *
gli uomini retti vedranno il suo volto.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Non sono paragonabili le sofferenze presenti
alla gloria futura che apparirà in noi.
3^ Antifona
Come oro nel fuoco il Signore li ha provati;
li ha graditi come un olocausto.
SALMO 16
Accogli, Signore, la causa del giusto, *
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera: *
sulle mie labbra non c'è inganno.
Venga da te la mia sentenza, *
i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, *
provami al fuoco, non troverai malizia.
La mia bocca non si è resa colpevole, *
secondo l'agire degli uomini;
seguendo la parola delle tue labbra, *
ho evitato i sentieri del violento.
Sulle tue vie tieni saldi i miei passi *
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t'invoco, mio Dio: *
dammi risposta;
porgi l'orecchio, *
ascolta la mia voce,
mostrami i prodigi del tuo amore: *
tu che salvi dai nemici
chi si affida alla tua destra.
Custodiscimi come pupilla degli occhi, *
proteggimi all'ombra delle tue ali,
di fronte agli empi che mi opprimono, *
ai nemici che mi accerchiano.
Essi hanno chiuso il loro cuore, *
le loro bocche parlano con arroganza.
Eccoli, avanzano, mi circondano, *
puntano gli occhi per abbattermi;
simili a un leone che brama la preda, *
a un leoncello che si apposta in agguato.
Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; *
con la tua spada scampami dagli empi,
con la tua mano, Signore, dal regno dei morti *
che non hanno più parte in questa vita.
Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre, †
se ne sazino anche i figli *
e ne avanzi per i loro bambini.
Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto, *
al risveglio mi sazierò della tua presenza.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Come oro nel fuoco il Signore li ha provati;
li ha graditi come un olocausto.
Versetto
V. Mi afferra l'angoscia e l'oppressione,
R. ma la tua parola mi sostiene
Prima Lettura
Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 4, 7- 5,
8
Nei martiri si manifesta la potenza di Dio
Fratelli, noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché
appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da
noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati;
siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non
abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque
nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù
si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo
vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche
la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di
modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta
scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e
perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il
Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto
a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la
grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero,
moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. Per questo non ci
scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va
disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.
Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione,
ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché
noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle
invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle
invisibili sono eterne.
Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra
abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una
dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. Perciò
sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del
nostro corpo celeste: a condizione però di esser trovati gia
vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questo corpo,
sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma
sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla
vita. E' Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra
dello Spirito.
Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché
abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore,
camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di
fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare
presso il Signore.
Responsorio Mt 5, 11. 12a. 10
R. Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno per
causa mia. * Rallegratevi ed esultate: grande è la vostra
ricompensa nei cieli.
V. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di
essi è il regno dei cieli.
R. Rallegratevi ed esultate: grande è la vostra ricompensa nei
cieli
Seconda Lettura
Dall'opera «Scientia Crucis» di santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, vergine e martire
(Edizioni OCD, Roma 1998,
pp. 38-39)
La porta della vita si apre ai credenti in Cristo
Cristo s'era addossato
lui stesso il giogo della legge, osservandola e
adempiendola perfettamente,
tanto da morire per la Legge e vittima della Legge. Nello
stesso tempo, tuttavia, Egli ha esonerati
dalla Legge tutti quelli che avrebbero accettata la vita
da Lui. I quali però avrebbero potuto
riceverla solo disfacendosi della propria. Infatti
«quanti sono stati battezzati
in Cristo sono stati battezzati nella morte di Lui». Essi
si immergono nella sua vita
per divenire membri del suo corpo, e sotto questa qualifica
soffrire e morire con Lui; ma anche per risuscitare con Lui alla
eterna vita divina.
Questa vita sorgerà per noi nella sua pienezza
soltanto nel giorno della glorificazione. Tuttavia, sin
da adesso «nella carne noi vi
partecipiamo, in quanto
crediamo»: crediamo che
Cristo è morto per noi,
per dare la vita a noi. Ed è
proprio questa fede che
ci fa diventare un tutto
unico con Lui, membra collegate al capo, rendendoci
permeabili alle effusioni della sua vita. Così la fede nel
Crocifisso — la fede viva, accompagnata dalla dedizione amorosa
— è per noi la porta di accesso alla vita e l'inizio della
futura gloria. Per di più, la croce è il nostro unico vanto:
«Quanto a me sia lungi il gloriarmi d'altro che della croce del
Signore nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è stato per me
crocifisso, ed io per il
mondo». Chi si è messo dalla parte del Cristo
risulta morto per il mondo,
come il mondo risulta
morto per lui. Egli porta nel suo corpo le stimmate
del Signore; è debole e
disprezzato nell'ambiente degli uomini, ma appunto per
questo è forte in realtà, perché nelle debolezze risalta
potentemente la forza di
Dio.
Profondamente convinto
di questa verità il discepolo
di Gesù non solo abbraccia la croce che
gli viene offerta, ma si
crocifigge da sé: «I seguaci
di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue
passioni e le sue
concupiscenze». Essi hanno ingaggiato
una lotta spietata contro la loro natura,
per liquidare in se stessi la
vita del peccato e far
posto alla vita dello
spirito. È quest'ultima sola quella che importa. La croce
non è fine a se stessa. Essa si staglia in alto e fa richiamo
verso l'alto. Quindi non è
soltanto un'insegna, è anche l'arma
potente di Cristo, la verga
da pastore con cui il divino Davide esce incontro
all'infernale Golia, il simbolo trionfale con cui Egli batte alla porta del
cielo e la spalanca. Allora
ne erompono i fiotti della
luce divina, sommergendo
tutti quelli che marciano al seguito del Crocifisso.
Responsorio Gal
2,19-20
R. Sono stato
crocifisso con Cristo e non sono più
io che vivo, ma Cristo vive
in me. * Mi ha amato
e ha dato se stesso per me.
V. Quello che io vivo nella carne io lo vivo nella
fede del Figlio di Dio.
R. Mi ha amato e ha
dato se stesso per me.
Inno TE DEUM
Noi ti lodiamo,
Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.
Orazione
Dio
dei nostri padri, riempici della scienza della
Croce, di cui hai mirabilmente
arricchito santa Teresa Benedetta Edith Stein nell'ora del
martirio e, per sua
intercessione, concedi a noi di cercare sempre
te, somma Verità, e di rimanere fedeli fino alla morte
all'alleanza eterna di amore, sigillata dal tuo Figlio
con il suo sangue per la salvezza di tutti gli uomini. Per il
nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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