XXI SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI –
SABATO
Antifona d'Ingresso Sal 85,1-3
Tendi l'orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido.
Inclína, Dómine, aurem tuam ad me,
et exáudi me. Salvum
fac servum tuum,
Deus meus, sperántem in te. Miserére
mihi,
Dómine, quóniam ad te clamávi tota die.
Colletta
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi
al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che
prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i
nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore...
Deus, qui fidélium mentes uníus éfficis voluntátis, da pópulis
tuis id amáre quod præcipis, id desideráre quod promíttis, ut,
inter mundánas varietátes, ibi nostra fixa sint corda, ubi vera
sunt gáudia. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Cor 1, 26-31
Dio ha scelto quello che è debole per il mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi
molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né
molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per
confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo
ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e
disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto
per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa
vantarsi di fronte a Dio.
Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è
diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e
redenzione, perché, come sta scritto, “chi si vanta, si vanti
nel Signore”.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 32
Beato il popolo scelto dal Signore.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.
Canto al Vangelo Gv 13,34
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
+ Vangelo Mt 25, 14-30
Sei stato fedele nel poco: prendi parte alla gioia del tuo
padrone.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i
suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque
talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di
ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a
impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne
aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che
aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno
e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare
i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò
altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque
talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo
buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele
nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del
tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse:
“Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati
altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo
padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto;
prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo
talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti
dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto
paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra:
ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che
mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così,
ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli
dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a
chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha,
verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo
fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Sulle Offerte
O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con
l'unico e perfetto sacrificio del Cristo, concedi sempre alla
tua Chiesa il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro
Signore.
Qui una semel hóstia, Dómine, adoptiónis tibi pópulum acquisísti,
unitátis et pacis in Ecclésia tua propítius nobis dona concédas.
Per Christum.
Antifona alla Comunione Cf Sal 103,13-15
Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore,
e trai dai campi il pane e il vino
che allietano il cuore dell'uomo.
De fructu óperum tuórum, Dómine,
satiábitur terra, ut edúcas panem de terra,
et vinum lætíficet cor hóminis.
Oppure: Gv 6,55
Dice il Signore: « Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue, ha la vita eterna,
e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Jn 6,55
Qui mandúcat meam carnem et bibit meum
sánguinem,
habet vitam ætérnam, dicit Dóminus;
et ego resuscitábo eum in novíssimo die.
Dopo la Comunione
Porta a compimento, Signore, l'opera redentrice della tua
misericordia e perché possiamo conformarci in tutto alla tua
volontà rendici forti e generosi nel tuo amore. Per Cristo
nostro Signore.
Plenum, quæsumus, Dómine, in nobis remédium tuæ miseratiónis
operáre, ac tales nos esse pérfice propítius et sic fovéri, ut
tibi in ómnibus placére valeámus. Per Christum.. |