XXVI SETTIMANA DEL TEMPO
ORDINARIO - SABATO
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Ascoltiamo la voce del Signore:
egli ci guida alla terra promessa.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o
66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete
l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
O re d'eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.
Illumina le menti,
consola i nostri cuori
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.
E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.
A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia
SALMO 135, 1-9 (I) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dèi: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori: *
eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie: *
eterna è la sua misericordia.
Ha creato i cieli con sapienza: *
eterna è la sua misericordia.
Ha stabilito la terra sulle acque: *
eterna è la sua misericordia.
Ha fatto i grandi luminari: *
eterna è la sua misericordia.
Il sole per regolare il giorno: *
eterna è la sua misericordia;
la luna e le stelle per regolare la notte: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia
2^ Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
SALMO 135, 10-15 (II) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: *
eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele: *
eterna è la sua misericordia;
con mano potente e braccio teso: *
eterna è la sua misericordia.
Divise il mar Rosso in due parti: *
eterna è la sua misericordia.
In mezzo fece passare Israele: *
eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
SALMO 135, 15-26 (III) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Guidò il suo popolo nel deserto: *
eterna è la sua misericordia.
Percosse grandi sovrani: *
eterna è la sua misericordia;
uccise re potenti: *
eterna è la sua misericordia.
Seon, re degli Amorrei: *
eterna è la sua misericordia.
Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia.
Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia;
in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
eterna è la sua misericordia;
ci ha liberati dai nostri nemici: *
eterna è la sua misericordia.
Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
Versetto
V. Additami, Signore, le tue vie,
R. insegnami i tuoi sentieri.
Prima Lettura
Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo 4, 10-23
Generosità dei Filippesi verso Paolo
Fratelli, ho provato grande gioia nel Signore, perché
finalmente avete fatto rifiorire i vostri sentimenti nei miei
riguardi: in realtà li avevate anche prima, ma non ne avete
avuta l'occasione. Non dico questo per bisogno, poiché ho
imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; ho imparato ad
essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a
tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza
e all'indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza.
Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alla mia
tribolazione. Ben sapete proprio voi, Filippesi, che all'inizio
della predicazione del vangelo, quando partii dalla Macedonia,
nessuna Chiesa aprì con me un conto di dare o di avere, se non
voi soli; ed anche a Tessalonica mi avete inviato per due volte
il necessario. Non è però il vostro dono che io ricerco, ma il
frutto che ridonda a vostro vantaggio. Adesso ho il necessario e
anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da
Epafrodito, che sono un profumo di soave odore, un sacrificio
accetto e gradito a Dio. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni
vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza in
Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei
secoli. Amen.
Salutate ciascuno dei santi in Cristo Gesù. Vi salutano i
fratelli che sono con me. Vi salutano tutti i santi, soprattutto
quelli della casa di Cesare.
La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Responsorio Cfr. Fil 4, 12-13; 2 Cor 12, 10
R. So essere povero e ricco; sono preparato alla sazietà e alla
fame, all'abbondanza e all'indigenza. * Tutto posso in colui che
mi dà la forza.
V. Mi compiaccio nelle mie infermità, nelle angosce sofferte per
Cristo.
R. Tutto posso in colui che mi dà la forza.
Seconda Lettura
Dal libro «La vita cristiana» di san Gregorio di Nissa, vescovo
(PG 46, 295-298)
Combatti la buona battaglia della fede
«Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie
sono passate» (2 Cor 5, 17). del resto ha chiamato nuova
creazione l'inabitazione dello Spirito Santo che rende il cuore
puro, senza colpa e libero da ogni malizia, cattiveria e
vergogna.
Quando un'anima si converte, odia il peccato, si dedica con
tutto l'impegno al bene, accoglie in sé la grazia dello Spirito
Santo e diviene un essere completamente nuovo. Si avvera allora
la parola della Scrittura: «Togliete via il lievito vecchio per
essere una pasta nuova» (1 Cor 5, 7) e anche questo detto:
«Celebriamo la festa non con il lievito vecchio, ma con azzimi
di sincerità e di verità» (1 Cor 5, 8). Queste affermazioni,
dico, concordano con quanto è stato detto della nuova creazione.
Il tentatore tende molti lacci alla nostra anima, e la natura
umana è troppo debole per poter riportare vittoria su di lui.
Per questo l'Apostolo ci raccomanda di armarci con le armi
celesti: Rivestitevi con la corazza di giustizia e calzate i
vostri piedi per annunziare il vangelo della pace, e cingete i
vostri fianchi con la verità (cfr. Ef 6,14).
Vedi quanti mezzi di salvezza l'Apostolo ti ha indicato, tutti
tendenti ad un unico regno e ad un'unica meta. La vita diventa
un sicuro cammino nella via dei comandamenti fino al traguardo
finale stabilito da Dio.
L'Apostolo dice ancora: «Corriamo con perseveranza nella corsa,
tenendo fisso lo sguardo su Gesù autore e perfezionatore della
fede» (Eb 12, 1-2).
Chi si dimostra superiore agli allettamenti del pellegrinaggio
terreno senza farsi ammaliare dalla gloria mondana, sentirà il
bisogno di far sacrificio di se stesso a Dio. Far sacrificio di
se stesso a Dio significa non cercare mai la propria volontà, ma
quella di Dio e seguirla come buona guida, e poi contentarsi di
quanto è necessario per la propria vita. Ciò aiuterà ciascuno a
compiere con maggior impegno e serenità i propri doveri per il
bene suo e degli altri, come si conviene a un discepolo di
Cristo. Questo infatti vuole il Signore quando dice: E chi di
voi vuol essere il primo e il più grande, sia l'ultimo di tutti
e il servo di tutti (cfr. Mc 9, 35).
Chi accetta questo criterio deve servire gratuitamente,
sottomettersi a tutti e dare le sue prestazioni come il debitore
che restituisce un prestito ad alto tasso.
Coloro poi che esercitano una autorità hanno un onere ancor
maggiore degli altri. Il loro servizio è più impegnativo di
quello dei sudditi. Devono dare l'esempio di saper servire
umilmente gli altri, considerando i fratelli come un deposito
loro affidato da Dio.
Chi ha responsabilità su altri si comporti come un coscienzioso
educatore che cura con sollecitudine i fanciulli affidatigli dai
genitori. Se vi sarà tale rapporto di intesa e di affiatamento
fra chi guida e chi ubbidisce, l'ubbidienza diverrà gioiosa e il
comando piacevole. Sarete sicuri di essere sulla via perfetta.
Se vi onererete a vicenda, condurrete in terra una vita felice
da angeli.
Responsorio Gal 5, 13; 1 Cor 10, 32
R. Voi siete stati chiamati a libertà: questa non divenga un
pretesto per vivere secondo la carne, * ma con la carità siate a
servizio gli uni degli altri.
V. Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né
alla Chiesa di Dio,
R. ma con la carità siate a servizio gli uni degli altri.
Orazione
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la
misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua
grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro
Signore. Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |