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OTTOBRE
SAN FRANCESCO D'ASSISI
patrono d'Italia (1182-1226) solennità
Messale secondo il Rito Romano e il calendario Serafico
Antifona d'Ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore
nella solennità del Serafico Padre san Francesco;
con noi gioiscono gli Angeli
e lodano in coro il Figlio di Dio.
Vir Dei
Francíscus relíquit domum suam, dimísit hereditátem suam, inops
et pauper factus est; Dóminus autem assúmpsit eum.
Colletta
O Dio, che nel Serafico Padre san Francesco, povero e umile, hai
offerto alla tua Chiesa una viva immagine dei Cristo, concedi a
noi di seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo e di unirci a
te in carità e letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Deus, qui beáto Francísco paupertáte et humilitáte Christo
configurári tribuísti, concéde, ut, per illíus sémitas
gradiéntes, Fílium tuum sequi et tibi coniúngi læta valeámus
caritáte. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Sir 50, 1.3-7
Francesco come sole sfolgorante rifulse nel tempio di Dio.
Dal libro del Siracide
Ecco chi nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni
fortificò il santuario. Ai suoi tempi fu scavato il deposito per
le acque, un serbatoio ampio come il mare. Premuroso di impedire
la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio.
Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo, quando
usciva dal santuario dietro il velo.
Come un astro mattutino fra le nubi, come la luna nei giorni in
cui è piena, come il sole sfolgorante così egli rifulse nel
tempio di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 15
Tu sei, Signore, mia
parte di eredità.
Proteggimi, o Dio: in te
mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Seconda Lettura Gal 6,14-18
Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del
Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per
me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non
circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti
seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto
l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate
di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro
spirito, fratelli. Amen.
SEQUENZA
La sequenza è facoltativa, e si può dire anche nella forma
breve,
iniziando dalla strofa:
Per le piaghe ...
Prodigi nuovi di santità,
degni di lode, apparvero,
stupendi e per noi propizi,
affidati a Francesco.
Agli iscritti al nuovo gregge
è data una nuova legge,
si rinnovano i decreti del Re,
ritrasmessi da Francesco.
Un nuovo ordine, una nuova vita,
sconosciuti al mondo, sorgono;
la regola emanata ripropone
il ritorno al Vangelo.
Conforme ai consigli del Cristo,
è dettata la regola;
la norma data ricalca
la vita degli Apostoli.
Corda rude, veste dura
cinge e copre senza cura;
il cibo si dà in parsimonia,
son gettati i calzari.
Povertà soltanto cerca,
niente vuole di terrestre;
quaggiù Francesco tutto calpesta:
rifiuta il denaro.
Cerca luoghi solitari,
ove sfogarsi in pianto;
geme per il tempo prezioso
sciupato nel secolo.
In un antro della Verna
piange, prega, prostrato a terra,
finché l’anima è irradiata
di celeste arcana luce.
Là, protetto dalle rupi,
è immerso nell’estasi;
il Serafico alla terra
preferisce il cielo.
E' trattato con rigore,
il corpo si trasfigura;
nutrìto della parola di Dio,
rifiuta ciò che è terreno.
Dall’alto, un Serafino alato
gli appare: è il grande Re;
sbigottisce il Padre,
atterrito dalla visione.
Nelle membra di Francesco,
tutto assorto in orazione,
imprime il Serafino
i segni del Crocifisso.
E’ suggello al sacro corpo:
piagato mani e piedi,
il lato destro è trafitto,
si irrora di sangue.
Si parlano ; gli son rivelati
i segreti celesti;
il Santo li comprende
in sublime estasi.
Ecco chiodi misteriosi,
fuori neri e dentro splendidi;
punge il dolore, acute
straziano le punte.
Non c’è opera di uomo
sulle piagate membra;
non i chiodi, non le piaghe
impresse la natura
* * *
Per le piaghe che hai portato,
con le quali hai trionfato
sulla carne e sul nemico
con inclita vittoria,
O Francesco, tu difendici
fra le cose che ci avversano,
per poter godere il premio
nell’eterna gloria.
Padre santo e pietoso,
il tuo popolo devoto
con la schiera dei tuoi figli,
ottenga il premio eterno.
Tutti quelli che ti seguono,
siano un giorno uniti in cielo ai beati comprensori
nella luce della gloria.
Amen.
Canto al
Vangelo
Alleluia, alleluia.
Francesco, povero e umile,
entra ricco nel cielo,
onorato con inni celesti.
Alleluia.
+
Vangelo
Mt
11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del
cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti
e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché
così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me
dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e
nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il
Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi
darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da
me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la
vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso
leggero».
Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, o Signore, e prepara il tuo popolo a
celebrare il mistero della croce, che segnò l'anima e il corpo
del nostro Padre san Francesco. Per Cristo nostro Signore.
Múnera tibi, Dómine, offeréntes, quæsumus, ut ad mystérium
crucis celebrándum conveniénter aptémur, cui beátus Francíscus
tam ardénter adhæsit. Per Christum.
Prefazio
V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo Spirito.
V. In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. E' cosa buona e giusta.
E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte
di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai innalzato san Francesco, per le vie della più sublime
povertà ed umiltà, alle vette della perfezione evangelica; lo
hai infervorato di ardore serafico per glorificarti con
ineffabile giubilo del suo spirito in tutte le opere delle tue
mani; e insignito delle sacre stigmate, l’hai additato al mondo
quale fedelissima immagine di Cristo crocifisso nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli Angeli e nell’eternità adorano
la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che
si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli
e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei
cieli. Benedetto colui che viene nel nome dei Signore. Osanna
nell’alto dei cieli.
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et
ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne
Deus: Qui in Sanctórum concílio celebráris, et eórum coronándo
mérita tua dona corónas. Qui nobis eórum conversatióne largíris
exémplum, et communióne consórtium, et intercessióne subsídium;
ut, tantis téstibus confirmáti, ad propósitum certámen currámus
invícti et immarcescíbilem cum eis corónam glóriæ consequámur,
per Christum Dóminum nostrum. Et ídeo cum Angelis et Archángelis,
cumque multíplici congregatióne Sanctórum, hymnum laudis tibi
cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Antifona alla Comunione Cfr 1 Pt 4, 13 Gioiosamente
partecipò alle sofferenze di Cristo; e ora nella rivelazione
della sua gloria esulta.
Mt 5,3 Beáti páuperes spíritu, quóniam ipsórum est regnum
cælórum.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai accolti alla tua mensa, fa’ che sentiamo in
noi la fiamma viva del tuo amore e, imitando la carità e il
fervore apostolico del nostro Padre san Francesco, ci
consacriamo al servizio dei fratelli. Per Cristo nostro
Signore.
Da nobis, quæsumus, Dómine, per hæc sancta quæ súmpsimus, ut,
beáti Francísci caritátem zelúmque
apostólicum imitántes, tuæ
dilectiónis efféctus percipiámus et in salútem ómnium effundámus.
Per Christum. |