XXXIV DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
RE DELL'UNIVERSO – B (s)
Antifona d'Ingresso
Ap 5,12; 1,6
L'Agnello immolato è degno di ricevere potenza
e ricchezza e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno.
Dignus est Agnus,
qui occísus est,
accípere virtútem
et divinitátem
et sapiéntiam et
fortitúdinem et honórem.
Ipsi glória et
impérium in sæcula sæculórum.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le
cose in Cristo tuo Figlio, Re dell'universo, fa' che ogni
creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi
senza fine. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, qui in dilécto Fílio tuo,
universórum Rege, ómnia instauráre voluísti, concéde propítius,
ut tota creatúra, a servitúte liberáta, tuæ maiestáti desérviat
ac te sine fine colláudet. Per Dóminum...
Oppure:
O Dio, fonte do ogni paternità, che hai mandato il tuo Figlio
per farci partecipi del suo sacerdozio regale, illumina il
nostro spirito, perché comprendiamo che servire è regnare, e con
la vita donare ai fratelli confessiamo la nostra fedeltà al
Cristo, primogenito dei morti e dominatore di tutti i potenti
della terra. Egli è Dio...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Dn 7, 13-14
Il suo potere è un potere eterno.
Dal libro del profeta Daniele
Guardando nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 92
Il Signore regna, si
riveste di splendore.
Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre, dall'eternità tu sei.
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.
Seconda Lettura Ap 1, 5-8
Il sovrano dei re della terra ha fatto di noi un regno,
sacerdoti per il suo Dio.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il
sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il
suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo
Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che
lo trafissero, e per lui tutte le tribù della terra si
batteranno il petto. Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: Io sono l'Alfa e l'Omèga, Colui che è, che
era e che viene, l'Onnipotente!
Canto al Vangelo Mc 11,9.10
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
+ Vangelo Gv 18, 33b-37
Tu lo dici: io sono re.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?».
Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato
di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i
capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai
fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio
regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero
combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio
regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu
lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono
venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è
dalla verità, ascolta la mia voce».
Sulle Offerte
Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione, e per i
meriti del Cristo tuo Figlio concedi a tutti i popoli il dono
dell'unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei
secoli.
Hóstiam tibi, Dómine, humánæ reconciliatiónis offeréntes,
supplíciter deprecámur, ut ipse Fílius tuus cunctis géntibus
unitátis et pacis dona concédat. Qui vivit et regnat in sæcula
sæculórum.
Prefazio
Cristo sacerdote e re dell'universo.
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore ...
Vere dignum et
iustum est, æquum et salutáre,
nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine,
sancte Pater,
omnípotens ætérne Deus:
Qui Unigénitum Fílium tuum,
Dóminum nostrum Iesum Christum,
Sacerdótem
ætérnum et universórum Regem,
óleo
exsultatiónis unxísti:
ut, seípsum in
ara crucis hóstiam immaculátam
et pacíficam ófferens,
redemptiónis humánæ sacraménta perágeret:
et, suo subiéctis império ómnibus creatúris,
ætérnum et universále regnum imménsæ tuæ tráderet maiestáti:
regnum veritátis et vitæ;
regnum sanctitátis et grátiæ; regnum iustítiæ, amóris et
pacis.
Et ídeo cum
Angelis et Archángelis,
cum Thronis et
Dominatiónibus,
cumque omni
milítia cæléstis exércitus,
hymnum glóriæ tuæ
cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus,
Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...
Comunione Sal 28,10-11
Re in eterno siede il Signore:
benedirà il suo popolo nella pace.
Sedébit Dóminus Rex in ætérnum;
Dóminus benedícet pópulo suo in pace.
Oppure: Gv 18,37
«Io sono re e sono venuto nel mondo
per rendere testimonianza alla verità».
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita
immortale, fa'
che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell'universo, per vivere
senza fine con lui nel suo regno glorioso. Egli vive e regna nei
secoli dei secoli.
Immortalitátis alimóniam consecúti, quæsumus, Dómine, ut, qui
Christi Regis universórum gloriámur obodíre mandátis, cum ipso
in cælésti regno sine fine vívere valeámus. Qui vivit et regnat
in sæcula sæculórum. |