OTTAVA DI PASQUA - MERCOLEDÌ
Antifona d'Ingresso Mt 25,34
«Venite, benedetti del Padre mio,
prendete possesso del regno preparato per voi
fin dall'origine del mondo». Alleluia.
Veníte, benedícti Patris mei,
percípite regnum, quod vobis
parátum est ab
orígine mundi, allelúia.
Colletta
O Dio, che nella liturgia pasquale ci dài la gioia di
rivivere ogni anno la risurrezione del Signore, fa' che
l'esultanza di questi giorni raggiunga la sua pienezza nella
Pasqua del cielo. Per il nostro Signore...
Deus, qui nos resurrectiónis domínicæ ánnua sollemnitáte
lætíficas, concéde propítius, ut, per temporália festa quæ
ágimus, perveníre ad gáudia ætérna mereámur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura At 3, 1-10
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la
preghiera delle tre del pomeriggio.
Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita;
lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella,
per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel
tempio, li pregava per avere un’elemosina.
Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni
disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli,
sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse:
«Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel
nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese
per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato
in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio
camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano
che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella
del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello
che gli era accaduto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 104
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.
SEQUENZA (Facoltativa)
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Víctmæ pascháli láudes: ímmolent
Christiáni.
Agnus redémit
oves: Christus
ínnocens Patri
reconciliávit
peccatóres.
Mors et vita
duéllo conflixére miràndo:
dux vitæ mórtuus,
regnat vívus.
Dic nobis, María, quid vidísti in via?
Sepúlcrum Christi
vivéntis: et glóriam
vidi resurgéntis.
Angélicos testes,
sudárium, et vestes.
Surréxit Christus
spes mea: præcédit
vos in Galilǽam.
Scímus Christum
surrexísse a mórtuis
vere: tu nobis,
victor Rex, miserére.
Canto al Vangelo Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
+ Vangelo Lc 24, 13-35
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
Dal vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana],
due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome
Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e
conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si
avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a
riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi
che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col
volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu
sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in
questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò
che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere
e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei
sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo
condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli
fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono
passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma
alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate
al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono
venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i
quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati
alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui
non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che
hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse
queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando
da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture
ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece
come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta
con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto».
Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro,
prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli
sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non
ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con
noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove
trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i
quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a
Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e
come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Sulle Offerte
Accogli, Signore, il sacrificio della nostra redenzione e
opera in noi la salvezza del corpo e dello spirito. Per Cristo
nostro Signore.
Súscipe, quæsumus, Dómine, hóstias redemptiónis humánæ, et
salútem nobis mentis et córporis operáre placátus. Per Christum.
Prefazio Pasquale I
Cristo agnello pasquale
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
E' lui il vero Agnello che ha tolto i peccati dal mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo ...
Vere dignum et
iustum est,
æquum et salutáre:
Te quidem,
Dómine, omni
témpore confitéri,
sed in hac
potíssimum die gloriósius prædicáre,
cum Pascha
nostrum immolátus est Christus.
Ipse enim verus
est Agnus qui ábstulit peccáta mundi.
Qui mortem
nostram moriéndo destrúxit, et vitam resurgéndo reparávit.
Quaprópter,
profúsis paschálibus gáudiis,
totus in orbe
terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ
virtútes atque angélicæ potestátes
hymnum glóriæ tuæ
cóncinunt, sine fine dicéntes:
Sanctus,
Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...
Comunione Lc 24,35
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane, alleluia.
Cognovérunt discípuli
Dóminum Iesum in
fractióne panis, allelúia.
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, questa partecipazione al mistero
pasquale del tuo Figlio ci liberi dai fermenti dell'antico
peccato e ci trasformi in nuove creature. Per Cristo nostro
Signore.
Ab omni nos, quæsumus, Dómine, vetustáte purgátos, sacraménti
Fílii tui veneránda percéptio in novam tránsferat creatúram. Per
Christum. |