I DOMENICA DI QUARESIMA – C
Antifona d'Ingresso
Sal 90,15-16
Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita.
Cf. Ps 90,15-16
Invocábit me, et ego exáudiam eum;
erípiam eum, et glorificábo eum,
longitúdine diérum adimplébo eum.
Colletta
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi
fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di
testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro
Signore...
Concéde nobis, omnípotens Deus, ut, per ánnua quadragesimális
exercítia sacraménti, et ad intellegéndum Christi proficiámus
arcánum, et efféctus eius digna conversatióne sectémur. Per
Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Dt 26,4-10
Professione di fede del popolo eletto.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà
davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste
parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo
errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca
gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli
Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura
schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri,
e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione,
la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece
uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso,
spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in
questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e
miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo
che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore,
tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 90
Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.
Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.
«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».
Seconda Lettura Rm 10,8-13
Professione di fede di chi crede in Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla
tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi
predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il
Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato
dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per
ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di
fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà
deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che
lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che
lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato».
Canto al Vangelo Mt 4,4
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
+ Vangelo
Lc 4,1-13
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal
Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta
giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma
quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse:
«Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà
l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i
regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la
loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio.
Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà
tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo,
adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio
e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta
scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno
sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una
pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla
prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da
lui fino al momento fissato.
Sulle Offerte
Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri,
sempre più al sacrificio, che santifica l'inizio della
Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo
nostro Signore.
Fac nos, quaesumus, Dómine, his munéribus offeréndis
conveniénter aptári, quibus ipsíus venerábilis sacraménti
celebrámus exórdium. Per Christum.
Prefazio
Gesù vittorioso sulla tentazione del maligno.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli consacrò l'istituzione del tempo penitenziale
con il digiuno di quaranta giorni,
e vincendo le insidie dell'antico tentatore
ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato,
perché celebrando con spirito rinnovato il mistero pasquale
possiamo giungere alla Pasqua eterna.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo il Signore...
Vere dignum et iustum est,
aequum et salutáre,
nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine, sancte Pater, omnípotens aetérne Deus:
per Christum Dóminum nostrum.
Qui quadragínta diébus, terrénis ábstinens aliméntis,
formam huius observántiae ieiúnio dedicávit,
et, omnes evértens antíqui serpéntis insídias,
ferméntum malítiae nos dócuit superáre,
ut, paschále mystérium dignis méntibus celebrántes,
ad pascha demum perpétuum transeámus.
Et ídeo cum Angelórum atque Sanctórum
turba hymnum laudis tibi cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...
Antifona alla Comunione Lc 4,8
«Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai,
lui solo adorerai».
Non in solo pane vivit homo,
sed in omni verbo quod procédit de ore Dei.
Oppure: Sal 90,4
Il Signore ti coprirà con la sua protezione
sotto le sue ali troverai rifugio.
Cf. Ps 90,4
Scápulis suis obumbrábit tibi Dóminus,
et sub pennis eius sperábis.
Dopo la Comunione
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la
fede, accresca la speranza, rafforzi la carità, e ci insegni ad
avere fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni
parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.
Caelésti pane refécti, quo fides álitur, spes provéhitur et
cáritas roborátur, quaesumus, Dómine, ut ipsum, qui est panis
vivus et verus, esuríre discámus, et in omni verbo, quod
procédit de ore tuo, vívere valeámus. Per Christum. |