27 LUGLIO
Commemorazione di
SAN PANTALEONE
MEDICO E MARTIRE
INTRÓITUS
Ps. 63, 11.
Lætábitur justus in Dómino, et sperábit in eo: et laudabúntur
omnes recti corde. Ps.ibid.,2. Exáudi, Deus, oratiónem
meam, cum déprecor: a timóre inimíci éripe ánimam meam.
Glória Patri.
Il giusto riporrà nel Signori la sua gioia e la sua fiducia;
i retti di cuore se ne glorieranno. Sai. Ascolta o Dio, la mia
implorazione preserva dal timore del ne mico la mia vita. V'
Glori al Padre e al Figliuolo.
ORÁTIO
Præsta, quǽsumus, omnípotens Deus: ut, intercedénte beáto
Pantaleonis Mártyre tuo, et a cunctis adversitátibus liberémur
in córpore, et a pravis cogitatiónibus mundémur in mente. Per
Dóminum nostrum.
Concedici, Te ne preghiamo Dio onnipotente, per
l'intercessione del beato Pantaleone, Martire tuo, di essere
liberati nel corpo da ogni male e di avere l'anima monda da ogni
per siero colpevole. Per nostro Signore.
EPISTOLA
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timotheum. 2. Tim. 2,
8-10; 3, 10-12.
Caríssime: Memor esto, Dóminum Jesum Christum resurrexísse a
mórtuis ex sémine David, secúndum Evangélium meum, in quo labóro
usque ad víncula, quasi male óperans: sed verbum Dei non est
alligátum. Ideo ómnia sustíneo propter eléctos, ut et ipsi
salútem consequántur, quæ est in Christo Jesu, cum glória
coelésti. Tu autem assecútus es meam doctrínam, institutiónem,
propósitum, fidem, longanimitátem, dilectiónem, patiéntiam,
persecutiónes, passiónes: quália mihi facta sunt Antiochíæ,
Icónii et Lystris: quales perseditiónes sustínui, et ex ómnibus
erípuit me Dóminus. Et omnes, qui pie volunt vívere in Christo
Jesu, persecutiónem patiéntur. .
M. - Deo grátias.
Carissimo: Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è
risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, a causa del quale
io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la
parola di Dio non è incatenata! Perciò sopporto ogni cosa per
gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in
Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Tu invece mi hai
seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei
propositi, nella fede, nella magnanimità, nell'amore del
prossimo, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze,
come quelle che incontrai ad Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu
sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha
liberato da tutte. Del resto, tutti quelli che vogliono vivere
piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
M.
- Deo grátias.
GRADUALE
Ps. 36, 24. Justus cum cecíderit, non collidétur: quia
Dóminus suppónit manum suam. Ibid.,
26. Tota die miserétur, et cómmodat:
et semen ejus in benedictióne erit.
Il giusto, se pur cade, non rimane a terra, perché il
Signore lo sostiene con la sua mano. Egli ha sempre compassione
e dà a prestito; la sua discendenza sarà perciò benedetta.
ALLELÚIA
Allelúja, allelúja. Joann. 8, 12.
Qui séquitur me, non ámbulat in
ténebris: sed habébit lumen vitæ ætérnæ. Allelúja.
Allelúja, allelúja. Chi mi segue non cammina
nelle tenebre, ma avrà la luce di vita eterna. Allelúja.
EVANGÉLIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthǽum. Matth.
10, 26-32.
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis:
Nihil est opértum, quod non revelábitur; et occúltum, quod non
sciétur. Quod dico vobis in ténebris, dícite in lúmine: et quod
in aure audítis, prædicáte super tecta. Et nolíte timére eos,
qui occídunt corpus, ánimam autem non possunt occídere; sed
pótius timéte eum, qui potest et ánimam et corpus pérdere in
gehénnam. Nonne duo pásseres asse véneunt: et unus ex illis non
cadet super terram sine Patre vestro? Vestri autem capílli
cápitis omnes numerári sunt. Nolíte ergo timére: multis
passéribus melióres estis vos. Omnis ergo, qui confitébitur me
coram homínibus, confitébor et ego eum coram Patre meo, qui in
coelis est.
M. - Laus tibi Christe.
In quel tempo Gesù disse ai suoi Discepoli: Non li temete,
poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e
di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico
nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate
all'orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di
quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere
l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e
l'anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono
forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra
senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i
capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque
timore: voi valete più di molti passeri! Chi dunque mi
riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti
al Padre mio che è nei cieli. M. - Laus tibi
Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Ps. 20,4-5.
Posuísti, Dómine, in cápite ejus corónam de lápide pretióso:
vitam pétiit a te, et tribuísti ei, allelúja.
Ps. 20,4-5. Hai posto sul suo capo, o Signore, un diadema di
pietre preziose; egli Ti chiedeva la vita e Tu glie l'hai
accordata, alleluia.
SECRÉTA
Accépta sit in conspéctu tuo, Dómine, nostra devótio: et ejus
nobis fiat supplicatióne salutáris, pro cujus sollemnitáte
defértur. Per Dóminum nostrum.
Sia gradito al tuo cospetto, o Signore, il nostro sacrificio
e giovi alla nostra salvezza per la preghiera di colui nella cui
festa viene offerto. Per nostro Signore Gesù Cristo.
PREFAZIO COMUNE
COMMÚNIO
Joann. 12, 26. Qui
mihi mínistrat, me sequátur: et ubi sum ego, illic et miníster
meus erit.
Joann. 12, 26. Chi Mi vuol servire Mi segua, è dove sono Io,
là sarà anche il mio servo.
POSTCOMMÚNIO
Refécti participatióne múneris sacri, quǽsumus, Dómine, Deus
noster: ut, cujus exséquimur cultum, intercedénte beáto
Pantaleone Mártyre tuo, sentiámus efféctum. Per Dóminum.
Ristorati dalla partecipazione al sacro dono, Ti preghiamo, o
Signore Dio nostro, di farci sentire, per l'intercessione del
beato Pantaleone, Martire tuo, tutto il frutto del sacrificio
che celebriamo. Per nostro Signore Gesù Cristo.
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