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AGOSTO
XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - MERCOLEDÌ
SAN PIO X (m)
Papa
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il pastore supremo,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o
66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete
l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
SALMO 102, 1-7 (I) Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a
visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
Benedici il Signore, anima mia, *
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, *
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, *
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita, *
ti corona di grazia e di misericordia;
egli sazia di beni i tuoi giorni *
e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.
Il Signore agisce con giustizia *
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie, *
ai figli d'Israele le sue opere.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
2^ Antifona
Come il padre ama i suoi figli,
il Signore ha pietà di chi lo teme.
SALMO 102, 8-16 (II) Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a
visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
Buono e pietoso è il Signore, *
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare *
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati, *
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra, *
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente, *
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli, *
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati, *
ricorda che noi siamo polvere.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo, *
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste *
e il suo posto non lo riconosce.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Come il padre ama i suoi figli,
il Signore ha pietà di chi lo teme.
3^ Antifona
Benedite il Signore,
voi tutte opere sue.
SALMO 102, 17-22 (III) Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a
visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
La grazia del Signore è da sempre, *
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli, †
per quanti custodiscono la sua alleanza *
e ricordano di osservare i suoi precetti.
Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono *
e il suo regno abbraccia l'universo.
Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, †
potenti esecutori dei suoi comandi, *
pronti alla voce della sua parola.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, *
suoi ministri, che fate il suo volere.
Benedite il Signore, voi tutte opere sue, †
in ogni luogo del suo dominio. *
Benedici il Signore, anima mia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Benedite il Signore,
voi tutte opere sue.
Versetto
V. Fammi capire i tuoi insegnamenti:
R. mediterò i tuoi prodigi, Signore.
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia
9, 7 - 10, 4
L'ira di Dio contro il regno d'Israele
Una parola mandò il
Signore contro Giacobbe, essa cadde su Israele.
La conoscerà tutto il popolo
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
«I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri».
Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
stimolò i suoi avversari:
gli Aramei dall'oriente,
da occidente i Filistei
che divorano Israele a grandi morsi.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
non ha ricercato il Signore degli eserciti.
Pertanto il Signore ha amputato
a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.
L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, è la coda.
Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e i guidati si sono perduti.
Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,
non si impietosirà degli orfani e delle vedove,
perché tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Brucia l'iniquità come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
Per l'ira del Signore brucia la terra
e il popolo è come un'esca per il fuoco;
nessuno ha pietà del proprio fratello.
Dilania a destra, ma è ancora affamato,
mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
Manàsse contro Èfraim
ed Èfraim contro Manàsse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per spogliare gli orfani.
Ma che farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Responsorio Cfr. Lam 2, 1
R. Figlia di Sion, come ti ha oscurato il Signore nella sua ira!
* Egli ha gettato dal cielo in terra la corona di Israele.
V. Nel giorno del suo furore non si è ricordato di te, sgabello
dei suoi piedi.
R. Egli ha gettato dal cielo in terra la corona di Israele.
Seconda Lettura
Dalla Costituzione Apostolica
«Divino Afflatu» di san Pio X, papa
(AAS 3 [1911], 633-635)
La Chiesa che canta le lodi di Dio
I salmi furono composti per divina ispirazione e si trovano
raccolti nelle Sacre Scritture. Risulta che fin dagli inizi
della Chiesa sono serviti meravigliosamente a nutrire la pietà
dei fedeli. I cristiani mediante i salmi offrivano continuamente
a Dio il sacrificio di lode, cioè il frutto delle labbra che
rendevano omaggio al suo nome (cfr. Eb 13, 15; Os 14, 3). Una
parte ragguardevole della stessa sacra Liturgia e del divino
Ufficio, secondo l'uso già accolto nella Legge antica, è
costituito da salmi. Da essi nacque quella «voce della Chiesa»
di cui parla Basilio, e la salmodia, «figlia di quella innodia»,
come la chiama il nostro predecessore Urbano ottavo, «che
risuona incessantemente davanti al trono di Dio e dell'Agnello».
Sono i salmi soprattutto che, secondo sant'Atanasio, insegnano
agli uomini consacrati al culto divino, «in che misura si debba
lodare Dio, e con quali parole rendergli decorosamente omaggio».
Egregiamente dice a tal proposito Agostino: «Per essere
opportunamente lodato dall'uomo, Dio stesso si è lodato; e
poiché si è degnato di lodare se stesso, per questo l'uomo ha
trovato come lo possa lodare».
Nei salmi si trova una sorprendente efficacia per suscitare
negli animi di tutti il desiderio delle virtù. Benché, infatti,
tutta la nostra Scrittura, e antica e nuova, sia divinamente
ispirata e utile all'istruzione (cfr. 2 Tm 3, 16), però il libro
dei salmi, secondo sant'Atanasio è, per così dire, il giardino
paradisiaco nel quale si possano cogliere i frutti di tutti gli
altri testi ispirati. Così il salterio non solo innalza i canti
degli altri libri biblici, ma vi unisce anche i suoi, che modula
al suono della cetra. Sant'Atanasio aggiunge: «In verità, a me
che innalzano canti, i salmi sembrano essere come degli specchi
in cui uno contempla se stesso e il suo stato interiore e da ciò
si sente animato a recitarli». Sant'Agostino nelle Confessioni
esclama: «Quanto ho pianto al sentire gli inni e i canti in tuo
onore, vivamente commosso dalla voci della tua Chiesa, che
cantava dolcemente! Quelle voci vibravano nelle mie orecchie e
la verità calava nel mio cuore e tutto si trasformava in
sentimento di amore e mi procurava tanta gioia da farmi
sciogliere in lacrime».
Chi non si sentirebbe altamente edificato nel ripetere qualcuno
di quei numerosi passi che cantano così liricamente e
profondamente l'infinita grandezza di Dio, la sua potenza, la
sua eccelsa santità, la sua bontà e misericordia con tutte le
altre infinite prerogative divine?
Quell'intenso sentimento religioso che li permea è
straordinariamente efficace a muovere il cuore alla gratitudine
verso i benefici divini, o ad ispirare l'umile supplica in
ordine a nuove grazie, o a suscitare salutari propositi di
conversione dal peccato.
I salmi accendono l'amore a Cristo perché sono come un quadro
che presenta ben delineata l'immagine del Redentore. Giustamente
dunque Agostino «sentiva in tutti i salmi la voce che esultava
e che gemeva, che si allietava nella speranza o che sospirava la
meta».
Responsorio 1 Ts 2, 4. 3
R. Dio ci ha trovati degni di affidarci il Vangelo, e così lo
predichiamo: * non cerchiamo di piacere agli uomini, ma a Dio.
V. Il nostro appello non proviene da volontà di inganno, né da
torbidi motivi;
R. non cerchiamo di piacere agli uomini, ma a Dio.
Orazione
O Dio, che per difendere la fede cattolica e unificare ogni cosa
nel Cristo hai animato del tuo Spirito di sapienza e di fortezza
il papa san Pio X, fa' che, alla luce dei suoi insegnamenti e
del suo esempio, giungiamo al premio della vita eterna. Per il
nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |