UNA
PRESENZA DISCRETA
NEL CUORE DEL
MONDO
Dal
Monte Carmelo
a San Bartolomeo di Leivi
Obbedienti
a una chiamata, abbiamo voluto
seguire il Cristo nel deserto; in questo
luogo, pregando e adorando
il Padre.
Una continua preghiera nella povertà e nello scorrere del
tempo senza voler supplire la preghiera di chi non prega
ma suscitarla: questo è il nostro impegno e il nostro
servizio.
Questa
via è illuminata grazie alla contemplazione della
Vergine Maria, guardando l'ideale dei Padri del deserto,
degli antichi eremiti del monte Carmelo.
S.
Teresa d'Avila, l'ha vissuta e sviluppata
in Spagna, nel XVI secolo; più vicino a noi, Teresa di Lisieux, comprende questo: «che
se la Chiesa ha un corpo
composto da differenti membra...
la Chiesa ha un cuore.
Io mi sono ritrovata: sì, io ho trovato un
posto nella Chiesa, e questo
posto, o mio Dio, siete voi che me lo
avete donato...nel cuore della
Chiesa, mia Madre, io sarò l'amore».
Chiamate dal Signore
Nella
Chiesa del nostro tempo, Cristo ci domanda di vivere in comunità fraterne, nella convinzione che la personalità di ognuna ha modo di perdersi nella comunità per ritrovarsi più pura e più vera nella
donazione vicendevole, fino ad
essere, tutte insieme, un cuor solo,
un'anima sola, e molte, un solo corpo, un'autentica famiglia di Dio.
Preghiera e Lavoro
S.
Teresa d'Avila ci domanda «delle azioni e non delle parole». Chi vorrà
vivere l'ideale del Carmelo dovrà far compenetrare
nel trascorrere del tempo lavoro e preghiera, «meditando la legge del Signore e vegliando nella preghiera», questo e ciò che domanda
la regola.
Lavorare con le
proprie mani (per quanto possibile in solitudine): questo e un modo per guadagnare
il pane di ogni
giorno partecipando cosi alle fatiche e alle gioie del lavoro di ogni uomo.
Preghiera silenziosa (orazione): lungo tutta la giornata e in particolare un'ora al mattino e un'ora
alla sera di orazione.
Preghiera
liturgica: grazie alla
preghiera liturgica ogni
comunità si unisce alla lode eterna di Cristo,
supplicando il Padre
e in unione con la Chiesa del cielo e della terra, per la salvezza di tutto il mondo.
A Regina Carmeli non troverete una clausura costituita da grate o muri di separazione, i nostri
parlatori sono spazi di
incontri e di comunioni.
Manteniamo piuttosto
una "clausura del cuore" che ci porta a riservare per noi tempi e luoghi di silenzio, di deserto e di solitudine. All'interno di una
comunione grande
con ogni uomo e donna del nostro tempo ci sono alcune rotture o gesti significativi: come il portare l'abito monastico, la stretta clausura
nelle nostre celle e in alcuni luoghi della casa, dei tempi di preghiera
e di lectio divina, i pasti in silenzio e il
"grande silenzio" notturno.
Accoglienza
Essendo
come Maria dei
"poveri del Signore"
che attendono nella
speranza tutto da Lui, vi invitiamo a
partecipare alla nostra ricerca
di Dio. Il Carmelo accoglie nella
foresteria, senza sottili
distinzioni, chi veramente
desidera vivere spazi di
solitudine e di ricerca. E un'oasi vitale e di recupero,
non certo meta turistica e
tanto meno di normale relax.
L'ospite, pur inserendosi nel ritmo di vita comunitaria, non è
obbligato a vivere in pieno tutti i
momenti di preghiera; deve però rispettare i momenti
di silenzio e di solitudine.
Per chi vuole vivere con noi questa esperienza rendiamo
disponibili:
la Cappella, che
custodisce una presenza e un mistero d'amore;
la mensa, punto d'incontro nella serenità e nella pace in
un mondo diviso;
le camere, singole, per famiglie, per gruppi parrocchiali,
gruppi Scout...
spazi a contatto con la natura, nei
giardini tra gli ulivi delle
nostre colline, e alcuni saloni al coperto;
tempo
di incontro con la comunità per chi vuole partecipare
alla preghiera comune o desidera ascolto e dialogo
personale.
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