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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Geremia  40


[1] Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzaradān, capo delle guardie, lo aveva rimandato libero da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda, i quali venivano condotti in esilio a Babilonia.

[2] Il capo delle guardie prese Geremia e gli disse: "Il Signore tuo Dio ha predetto questa sventura per questo luogo;

[3] il Signore l'ha mandata, compiendo quanto aveva minacciato, perché voi avete peccato contro il Signore e non avete ascoltato la sua voce; perciō vi č capitata una cosa simile.

[4] Ora ecco, ti sciolgo queste catene dalle mani. Se preferisci venire con me a Babilonia, vieni; io veglierō su di te. Se invece preferisci non venire con me a Babilonia, rimani. Vedi, tutta la regione sta davanti a te; vā pure dove ti piace e ti č comodo andare.

[5] Torna pure presso Godolia figlio di Achikām, figlio di Safān, che il re di Babilonia ha messo a capo delle cittā di Giuda. Rimani con lui in mezzo al popolo oppure vā dove ti piace andare".
Il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo licenziō.

[6] Allora Geremia andō in Mizpā da Godolia figlio di Achikām, e si stabilė con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.

[7] Tutti i capi dell'esercito, che si erano dispersi per la regione con i loro uomini, vennero a sapere che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese Godolia figlio di Achikām, e gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini e i poveri del paese che non erano stati deportati a Babilonia.

[8] Si recarono allora da Godolia in Mizpā Ismaele figlio di Natania, Giovanni figlio di Kāreca, Seraiā figlio di Tancųmet, i figli di Ofi di Netofa e Iezaniā figlio del Maacatita con i loro uomini.

[9] Godolia figlio di Achikām, figlio di Safān, giurō a loro e ai loro uomini: "Non temete i funzionari caldei; rimanete nel paese e state soggetti al re di Babilonia e vi troverete bene.

[10] Quanto a me, ecco, io mi stabilisco in Mizpā come vostro rappresentante di fronte ai Caldei che verranno da noi; ma voi fate pure la raccolta del vino, delle frutta e dell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle cittā da voi occupate".

[11] Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli Ammoniti, in Edom e in tutte le altre regioni, seppero che il re di Babilonia aveva lasciato una parte della popolazione in Giuda e aveva messo a capo di essa Godolia figlio di Achikām, figlio di Safān.

[12] Tutti questi Giudei ritornarono da tutti i luoghi nei quali si erano dispersi e vennero nel paese di Giuda presso Godolia a Mizpā. Raccolsero vino e frutta in grande abbondanza.

[13] Ora Giovanni figlio di Kāreca e tutti i capi delle bande armate che si erano dispersi per la regione, si recarono da Godolia in Mizpā

[14] e gli dissero: "Non sai che Baalės re degli Ammoniti ha mandato Ismaele figlio di Natania per toglierti la vita?". Ma Godolia figlio di Achikām non credette loro.

[15] Allora Giovanni figlio di Kāreca parlō segretamente con Godolia in Mizpā: "Io andrō a colpire Ismaele figlio di Natania senza che alcuno lo sappia. Perché egli dovrebbe toglierti la vita, cosė che vadano dispersi tutti i Giudei che si sono raccolti intorno a te e perisca tutto il resto di Giuda?".

[16] Ma Godolia figlio di Achikām rispose a Giovanni figlio di Kāreca: "Non commettere una cosa simile, perché č una menzogna quanto tu dici di Ismaele".